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Attualità | 28 marzo 2023, 18:33

Sessant’anni di Michelin, la fabbrica che puntò sulle “braccia" degli agricoltori della Granda

Domani in salone d’onore a Cuneo saranno illustrate le attività programmate per l'anniversario di uno degli stabilimenti chiave del gruppo, che contribuì a cambiare radicalmente il tessuto economico e sociale della nostra provincia

Domani a Cuneo la conferenza in occasione dei 60 anni di attività di Michelin

Domani a Cuneo la conferenza in occasione dei 60 anni di attività di Michelin

Domani, mercoledì 29 marzo, si terrà una conferenza stampa presso il comune di Cuneo per illustrare le attività relative al 60° anniversario della fabbrica Michelin.

L'importante realtà industriale che divenne operativa in frazione Ronchi nel 1963, uno dei poli produttivi più importanti della nostra provincia. E tra i maggiori al mondo del gruppo marchiato ‘bibendum'.

Era il 30 settembre di quell'anno quando dalle presse dello stabilimento uscì il primo pneumatico “Made in Cuneo".

Il gruppo francese arrivò qui in provincia dopo quasi sessant’anni di presenza a Torino, nello stabilimento che nel 1928 arrivò ad occupare circa 4.000 dipendenti. 

Nel boom dello sviluppo dell’industria automobilistica italiana la Michelin scelse di ampliare la produzione nel nostro paese. 

Tra Ronchi e Saluggia (nel vercellese) la scelta dell'ingegner Robert Daubree ricadde sulla prima.

Nel 1961 cominciò la costruzione dello stabilimento quando sindaco a Cuneo era Mario Delpozzo. Fu l'architetto Nino Rosani (noto per essere l'autore del grattacielo Lanica) a progettarne gli uffici.

LA FABBRICA CHE CAMBIO' IL TESSUTO SOCIALE DELLA GRANDA

La realizzazione della Michelin è un tassello chiave che portò a un cambiamento epocale nel tessuto economico e sociale della nostra provincia. 

Quando la Michelin di Cuneo entrò nella sua piena operatività arrivò ad impiegare migliaia di persone provenienti dalle campagne. Operai che non abbandonarono, almeno inizialmente, il lavoro nei campi dopo il turno in fabbrica.

Si arrivava a Ronchi persino dalla lontana Alta Langa.

STIPENDIO DECOROSO E MEZZI PUBBLICI IN TUTTE LE VALLATE

Il ‘successo’ fu assciurato dallo stipendio decoroso (60 mila lire di allora) che Michelin garantiva e dalla rete di trasporto pubblico che il gruppo industriale organizzava con corriere che partivano da ogni angolo della provincia, vallate comprese.

Questo fece ottenere alla Michelin manodopera certa che, terminato il turno di otto ore, tornava a casa e continuava ad aiutare la famiglia nei campi.

I primi ad essere stati assunti furono proprio gli agricoltori le cui terre erano divenute proprietà della fabbrica. Seguirono tutti gli altri abitanti dalla pianura e dai monti.

Un approccio che evitò, almeno inizialmente, il temuto spopolamento delle montagne. Fenomeno che comunque avvenne negli anni a seguire con la grande emigrazione della popolazione più giovane verso le città.  

5MILA DIPENDENTI A INIZIO ANNI '80

All’inizio degli anni ’80 la Michelin di Ronchi arrivò ad occupare più di cinque mila persone. Per estensione e per ‘popolazione’ a tutti gli effetti una cittadina. Molto più grande della maggior parte dei centri della Granda. 

Un numero di dipendenti che con il tempo si è ridimensionato. Ma oggi, con i suoi oltre due mila dipendenti rappresenta ancora uno dei maggiori ‘datori di lavoro’ della provincia.

L'ULTIMA IMPORTANTE VERTENZA NEL 2015

Una storia fatta anche di importanti vertenze sindacali. L’ultima in ordine di tempo è quella del 2015 che portò alla chiusura dello stabilimento di Fossano (dove operavano circa 400 lavoratori) e al trasferimento del reparto dei cerchietti Rx a Ronchi con un piano industriale che vide l’ampliamento del magazzino di stoccaggio (grande quanto Piazza San Pietro).

L'INCENDIO DEL 1999

Ma anche di momenti bui. Come quello del grande incendio dell’agosto del 1999 quando andò a fuoco il settore “Zeta” della fabbrica. Un rogo che proseguì per giorni e che per un periodo portò addirittura al divieto di raccolta di verdura nel raggio di due chilometri dalla fabbrica.

Un incidente che fece temere per il futuro occupazionale della Michelin quando furono messi in cassa integrazione quasi 3mila dipendenti.

Ma la ricostruzione - e la ripartenza - riuscì.

LA MICHELIN DI RONCHI È LA STORIA DI 12 MILA PERSONE

E il sito di Cuneo è, ad oggi, il più grande sito europeo Michelin per la produzione di pneumatici turismo. Oltre ad essere stata la storia, di vita, di 12 mila persone.

Daniele Caponnetto

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