Attualità - 15 marzo 2023, 13:08

Il primario della Psichiatria di Cuneo: "Disturbi del comportamento alimentare, servono strutture dedicate"

Il dottor Francesco Risso evidenzia come ci sia un'estrema carenza di posti letto in questo ambito, che necessita di risposte urgenti, stante l'aumento dei casi. Ma qualcosa si sta muovendo, come annunciato dall'assessore regionale Icardi

Il primario della Psichiatria di Cuneo: "Disturbi del comportamento alimentare, servono strutture dedicate"

L'aveva già anticipato il dottor Francesco Risso, direttore del dipartimento di Salute Mentale interaziendale di Asl CN1 con l’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle e membro del Coordinamento regionale dell’Area Psichiatrica.

La Regione Piemonte domani pubblicherà sul Bollettino ufficiale e sul sito della Regione Piemonte l’avviso per la manifestazione di interesse relativo all’attivazione di nuove strutture residenziali dedicate al trattamento dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

La ricerca riguarda nello specifico una struttura residenziale sanitaria per adulti da 20 posti letto da destinare a pazienti in trattamento per anoressia nervosa e bulimia nervosa e due strutture per minori (CTM), per le medesime patologie, da 10 posti letto ciascuna, per le fasce di età 10-14 e 14-17 anni.

La notizia arriva nella Giornata nazionale del Fiocchetto lilla, nata per sensibilizzare sul tema dei disturbi alimentari, in crescita costante anche tra i giovanissimi, al punto da essere diventato anche un problema di gestione sanitaria. Non ci sono posti letto - 15 al Regina Margherita, per tutto il Piemonte - né strutture dedicate alla parte riabilitativa, fisica e psichica.

Una di queste ha compiuto un anno e oggi la ricorrenza è stata festeggiata con l'inaugurazione di una panchina lilla a Prunetto, dove si trova Villa Giulietta, 20 posti letto proprio per questi disturbi. Si tratta di una struttura convenzionata.

E' specializzata nel trattamento dell'obesità e del disturbo da alimentazione incontrollata (o binge eating disorder, BED); da qualche tempo è accreditata anche per il trattamento dell'anoressia, ma nella forma moderata. 

Per quella grave, come ha sottolineato il dottor Risso, è fondamentale la vicinanza ad un ospedale, perché l'anoressia grave può portare ad arresti cardiaci e a compromissioni che richiedono interventi rapidissimi. 

Commenta il dottor Risso: "In questi ultimi due anni si è fatto molto. Con la Regione, si sono tracciati dei percorsi ambulatoriali che sono delle eccellnze, grazie ad un approccio interdisciplinare che vedi coinvolti psichiatra, psicoterapeuta e nutrizionista. Questi percorsi sono stati attivati in tutte le Asl e funzionano. C'è poi il problema dei casi più gravi e complessi, dove si possono riscontrare tendenze suicidarie e disturbi del comportamento. Mancano strutture e posti letto dedicati. Quella di Prunetto è molto valida, ma non basta. E non prende in carico situazioni gravissime. Attendiamo di vedere gli sviluppi di questa manifestazione di interesse che sarà pubblicata domani. A Verduno si parla da tempo di attivare cinque posti letto dedicati, ma per ora non è stato avviato niente".

 

Barbara Simonelli

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