Mercoledì 15 marzo, a Cuneo e a Paesana, ad alcuni automobilisti capiterà di imbattersi in alcune rotonde decorate con tanti fiocchetti lilla.
Verranno posizionati per ricordare a tutti la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata a chi soffre di Disturbi del Comportamento Alimentare e alle loro famiglie, oltre a ricordare tutte le persone che in questi anni hanno perso la vita a causa di queste malattie.
L’Associazione A-fidati quest’anno ha deciso, tra le altre iniziative, di evidenziare così questa giornata, cercando di portare all’attenzione di tutti queste patologie purtroppo in forte aumento in questi anni.
L'invito è quello, transitando in queste rotonde, di dedicare un pensiero alle molte famiglie che sono in forte difficoltà nell’affrontare questo tsunami che le travolge, e che molte volte si sentono sole nella lotta quotidiana alla malattia.
Sarà come sentire un gigantesco abbraccio ed un incoraggiamento a non mollare.
La giornata del Fiocchetto Lilla compie 12 anni. E il 15 marzo il lilla sarà ovunque. Un significato solo: una lotta che sta diventando sempre più urgente.
Sempre più persone fragili toccate dall’insicurezza si rifugiano in un tunnel legato al mangiare, quando è poi la malattia a mangiare loro.
Scrivono dall'associazione A-Fidati: "Quest’anno abbiamo deciso di proporre ai lettori, in occasione della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, le riflessioni di alcuni genitori e familiari che ringraziamo di cuore per la disponibilità a condividere le loro esperienze.
Queste riflessioni, scritte in modo anonimo per tutelare la privacy di genitori e figli, rappresentano bene il vissuto dei genitori, dei familiari, dei figli quando in famiglia irrompe il mostro del Disturbo dell’ Alimentazione e della Nutrizione (D.A.N.).
Evidenziano anche la difficoltà nel trovare i percorsi di cura, sono il riassunto di quanto arriva al nostro punto di ascolto telefonico, che chiede aiuto a noi di A-fidati ma deve interrrogare tutti.
Rappresentano e vogliono essere la voce di molte famiglie che vivono nel silenzio e nell’ombra le loro fatiche, che sono così travolte da questo tsunami che non riescono neanche e parlarne o a scriverne. A tutte loro vada il nostro forte abbraccio, l’invito a non mollare, e la disponibilità ad ascoltarle".
Le testimonianze sono in allegato all'articolo.