"Il mio motto da sempre è 'se vuoi, puoi', ma vorrei che fosse chiaro a tutti: nessun risultato si ottiene senza determinazione, sacrificio e fatica".
Così Alessia Refolo, campionessa paralimpica di arrampicata, ha raccontato le tappe che l'hanno portata a raggiungere importanti traguardi nello sport e nella vita.
Ieri, sabato 4 marzo, è stato assegnato a lei il premio della prima edizione del riconoscimento "Isabella Doria", promosso dal Comune di Farigliano e dalla biblioteca civica "Nicola e Beppe Milano".
Già istitutito nel 2016 con l'amministrazione Spinardi, poi rimandato per cause di forza maggiore, il premio porta il nome della Marchesa Doria, moglie di Manfredo IV del Vasto, Marchese di Saluzzo, signora del Feudo di Farigliano dal 1337 al 1353, a cui è legata la leggenda sulla nascita dei "Gat Ross", simbolo del paese.
"Un premio dedicato alle donne, alla cultura e all'intraprendenza femminile, valori che Alessia Refolo incarna alla perfezione." - ha spiegato il sindaco Ivano Airaldi - "Siamo davvero felici di aver potuto assegnare questo riconoscimento ad Alessia, che avevo avuto modo di conoscere tempo fa in una serata promossa dal Lions Club Carrù-Dogliani, perché è una straordinaria protagonista del suo tempo e soprattutto un esempio per tutti i giovani".
In una sala gremita di giovani, autorità, associazioni e non solo, la "Barbie climber", come è stata ribattezzata, ha condiviso con i presenti alcuni momenti chiave della sua vita: dalla malattia, alla perdita della vista, fino ai grandi risultati sportivi raggiunti in diverse discipline.
Classe 1990, nata ad Ivrea, in provincia di Torino, Alessia è sopravvissuta al neuroblastoma, tumore infantile da cui si salva solo 1 bambino su 5, ma a causa dei farmaci e delle terapie la sua vista è stata gravemente compromessa, fino a portarla alla completa cecità.
"Non permetto a questo problema di limitarmi - ha detto - e mi impegno al massimo in tutto ciò che faccio in modo da raggiungere gli obiettivi che mi prefiggo. A scuola ho dovuto trovare un metodo di studio diverso da quello dei miei comapgni per riuscire a ottenere ottimi voti e poi mi sono impegnata tanto per trovare lavoro. Per me era ed è fondamentale essere autonoma ed indipendente. Ho preso una casa vicino al mio ufficio, in modo da poter fare il tragitto da sola, così come svolgo tutte le altre azioni del quotidiano: preparare da mangiare, lavare i panni, pulire casa, vestirmi con abiti abbinati, tutti aspetti che stupiscono molto le persone".
E' un vero vulcano di energia, sempre sorridente prosegue: "Ferma sul divano non riesco a stare, non voglio perdere neanche un minuto di ciò che la vita ha da offrire e quindi quando mi capitano le giuste occasioni mi dico 'perché no? Proviamo'. E' andata così per lo sci nautico come per la scrittura del mio primo libro: ogni lasciata è persa".
Il titolo di Campionessa Mondiale paralimpica di arrampicata lo ha conquistato nel 2014 in Spagna. Il suo amore per lo sport l'ha poi condotta allo sci nautico, che ha iniziato a praticare a livello agonistico, vincendo l'oro al Campionato Europeo Paralimpico nel 2018 in Francia; ma Alessia non si è fermata e ha conquistato anche il titolo di campionessa italiana di atletica e ciclismo.
Nel 2019, con la casa editrice Hever ha pubblicato il suo primo romanzo: 'Se vuoi, puoi. Una vita al di là del buio', cui è seguita una pubblicazione dedicata ai bambini, un libro di favole 'Cuore e coraggio. Se vuoi, puoi", Hever, 2021): "Vado molto nelle scuole a incontrare gli studenti e volevo lasciare qualcosa anche ai bambini".
Il premio, è consegnato ad Alessia da Antonella Ratto a nome del Comitato della biblioteca fariglianese, con la seguente motivazione: "Per il suo straordinario impegno nello sport e per il suo sconfinato amore per la vita".
Nel corso dell'evento, cui hanno partecipato anche i ragazzi dell'Associazione 'Le Nuvole' di Fossano, sono intervenuti Lorenzo Repetto, presidente dell'associazione Discesaliberi, la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo Dogliani-Farigliano, i sindaci dei comuni limitrofi, Ezio Tino del Panathlon Mondovì, Raffaella Gramaglia di Donne per la Granda, una delegazione di Donne impresa Confartigianato Cuneo, l'associazione Bocce Quadre, la Pro loco, i Volontari del Soccorso e tutte le altre associazioni locali.
A portare i saluti della Regione Piemonte, il vice presidente del consiglio regionale Franco Graglia, che è rimasto profondamente colpito dalla storia di Alessia e con cui ha voluto condividere la sua personale storia di lotta contro la malattia; il presidente della provincia di Cuneo Luca Robaldo e il consigliere di Fondazione CRC Mirco Spinardi. Da tutti gli intervenuti sul palco i complimenti ad Alessia per i suoi risultati sportivi, ma soprattutto per come ha saputo affrontare le sfide della sua vita; un plauso infine alla sua famiglia, al suo papà, che l'ha accompagnata a Farigliano e a tutti coloro che la sostengono.