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Attualità | 28 febbraio 2023, 08:10

Il sì di Cuneo al biodigestore, Manassero: "Scelta in continuità, ma non sono subordinata a nessuno"

La sindaca ha risposto alle (tante) critiche relative al voto favorevole alla ricezione del finanziamento PNRR per l'ampliamento del sito di san Nicolao

La sindaca di Cuneo Patrizia Manassero

La sindaca di Cuneo Patrizia Manassero

Rigetto totalmente qualunque accusa di subordinazione a possibili poteri occulti: ho l’ambizione di rappresentare un modo mio personale di fare politica, che non va nel senso di essere un ‘sindaco dittatore’ ma piuttosto uno che cerca di ragionare e costruire”.

Parole chiare quella della sindaca di Cuneo Patrizia Manassero che ieri sera (27 febbraio) ha affrontato in consiglio comunale una lunga disamina relativa al progetto di riqualificazione e ampliamento dell’impianto Acsr di Borgo San Dalmazzo.

Ma soprattutto, del ‘ribaltone’ realizzato durante l’assemblea dei sindaci di venerdì 17: la sindaca ha infatti espresso opinione favorevole all’accettazione del finanziamento PNRR rispetto al progetto quando, appena quarantotto ore prima in commissione consiliare, lei e l’assessore all’ambiente Gianfranco Demichelis si erano detti dubbiosi e intenzionati a rispettare la decisione di Borgo (negativa e ufficializzata nel corso del consiglio comunale del 16 febbraio).

Una pagina amministrativa complessa per la sindaca, e che ha ingenerato la presentazione di ben tre interpellanze e un ordine del giorno – quest’ultimo con la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta sulla faccenda - , discussi appunto in serata.

Il sostegno del centrodestra e la confusione dei Beni Comuni

Che il rapporto tra il progetto e l’amministrazione comunale sia complesso è facilmente intuibile dal fatto che due dei tre proponenti d’interpellanze – Noemi Mallone (FdI) e Frano Civallero (FI) – si sono complimentati con la sindaca per la scelta assunta in assemblea, indicando il progetto come “virtuoso esempio di economia circolare conforme a quanto previsto dalla legge Regionale in materia di rifiuti, che sono emergenza crescente in tutta Italia e la cui gestione è vera opportunità”.

Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni) si è invece detta disorientata d quanto successo: “La volontà di stabilire un gruppo di lavoro aperto e condiviso andava esplicata prima della votazione, dubito che nei prossimi tre anni si rifletterà su come raggiungere quota ‘rifiuti zero’ quanto piuttosto per aumentarne l’apporto al nostro territorio – ha detto - . Alla ripetuta richiesta di dimostrare la sostenibilità dell’impianto non è stata data risposta scientifica, solo la fideistica convinzione che nel tempo i rifiuti dovranno aumentare”.

Giancarlo Boselli (Indipendenti) ha ricordato le domande che sottendono la richiesta relativa alla commissione d’inchiesta, dicendosi però sicuro del parere negativo del consiglio: “Non mi illudo, anche se accettarne la convocazione servirebbe a tutti per chiarire ogni forma di dubbio in una vicenda particolarmente importante. Nel campo dei rifiuti, anche in Piemonte, accadono cose particolarmente gravi”.

Il fantasma dell'ex sindaco

I 17 voti contrari totalizzati dall’ordine del giorno in sede di voto hanno dato ragione ai sospetti di Boselli. Votazione giunta a seguito di una lunga discussione tra i consiglieri comunali, che ha visto le minoranze puntare il dito in più occasioni allo ‘spettro che si aggira per la città capoluogo’.

Il più diretto è stato senza dubbio Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni): “L’impressione è che su tutta una serie di questioni aleggi un ‘potere nemmeno troppo occulto’, ovvero il precedente sindaco Federico Borgna, per il quale il consiglio non conta un cavolo di niente – ha detto, ripreso poi anche da Nello Fierro - . Patrizia, o cambi questo atteggiamento di sottomissione rispetto alla precedente giunta oppure non sei credibile come sindaca. Puoi davvero scegliere una tua linea autonoma invece di continuare a essere dipendente dall’amministrazione precedente”.

Credo che la sindaca, che ho sempre ritenuto ottima amministratrice, paghi lo scotto di due situazioni di aver sempre agito da gregaria e senza autonomia e della pesante eredità lasciata dalla precedente amministrazione. Lei, però, sta scegliendo di agire sul solco, quindi non ha scuse – ha aggiunto Beppe Lauria - . Il biodigestore è un’idea che arriva dall’ex sindaco ed è stata portata avanti da Davide Dalmasso che, dopo le dimissioni da assessore, ha cominciato a guardare alla presidenza Acsr. Invito la sindaca a cominciare a prendere le scelte che deve fare per il bene della città, smettendo di essere eterodiretta, figura incapace gestita e vincolata da fuori. Insomma, a fare la sindaca”.

A difesa della prima cittadina di Cuneo, tutte le forze di maggioranza. Come Maria Laura Risso (Centro per Cuneo), che si è stupita delle posizioni espresse da ‘chi dice no’ e si è detta confusa dalla richiesta di Boselli, dato che in quanto consiglieri è possibile accedere agli atti del progetto senza difficoltà.

In commissione il presidente del CEC Quiriti ha tranquillizzato sul conferimento di rifiuti da parte degli altri consorzi, che ora non sussiste ma che tra due anni potrebbe esserci, oltre a spiegare che un progetto di riqualificazione è più efficace e conveniente del lasciare il sito all’abbandono” ha detto Stefania D’Ulisse (Cuneo Solidale Democratica), che si è poi lamentata dei torni aggressivi e ineleganti dimostrati da alcuni consiglieri”.

La sindaca è espressione di un dialogo democratico e condiviso dalle forze che la rappresentano, e da parte nostra c’è piena fiducia in lei anche all’interno di un dibattito che prosegue all’interno della maggioranza – ha detto Luca Paschiero (Cresere Insieme) - . Bello parlare e discutere di questi argomenti ma non riesco a capire se la commissione d’inchiesta sia stata proposta ‘tanto per’ oppure no: mi sembra un tentativo di fare chiasso su un argomento molto importante”.

Manassero: "Governance in continuità. Borgo non ha votato nulla in consiglio"

E’ naturale che la mia candidatura sia in continuità con il tentativo di portare rinnovamento e innovazione nella città degli ultimi anni, ma anche di un’esperienza di lavoro che ha portato ad alcuni percorsi specifici – ha detto la sindaca - . Negli ultimi mesi prima dell’assemblea dei sindaci ho deciso di andare ad analizzare più approfonditamente il progetto del biodigestore, e non ho trovato motivazioni oggettive nei documenti per andare contro la proposta”.

Manassero ha anche citato la sindaca di Borgo Roberta Robbione, sostenendo come il rapporto con l’ente vicino le stia particolarmente a cuore, e sottolineando come durante il consiglio comunale del 16 febbraio non si sia votato nulla che potesse cancellare la precedente deliberazione positiva sul biodigestore: “Questo ha dato mandato, per noi, di sostenere il passaggio di accettazione del contributo. La richiesta di un gruppo di lavoro la immagino come possibilità per andare più a fondo nell’analisi di un progetto che, ora, è soltanto studio di fattibilità”.

Simone Giraudi

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