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Viabilità | 24 febbraio 2023, 18:25

Lavori a Barcellonette, l’autotrasporto cuneese ancora più isolato dalla Francia. Resta il Frejus (a 300 euro a passaggio)

I lavori cominceranno nel primo tratto da aprile e a inizio giugno con lo stop ai mezzi pesanti superiori alle 26 tonnellate. Si tratta di sette lotti che verranno completati con chiusure a singhiozzo fino al 2025

Lavori a Barcellonette, l’autotrasporto cuneese ancora più isolato dalla Francia. Resta il Frejus (a 300 euro a passaggio)

Un’altra tegola per la viabilità della Granda. Soprattutto per il mondo produttivo e dell’autotrasporto. 

Nella giornata di ieri, giovedì 23 febbraio, in Prefettura a Cuneo, è stato convocato l’incontro che annuncia i lavori che interesseranno la Rue Dipartimentale 900 nel comune francese di Barcellonette. 

Continuazione, lato Francia, del Colle della Maddalena-Larche. Stando a quanto comunicato dalla Sotto Prefettura di Barcellonette il piano delle opere prevede interventi in più tranche e in tempi diversi che copriranno un arco temporale che va dal 2023 al 2025. Si parla di sette lotti con cantieri che saranno attivati in tempi diversi e che in molti casi non permetteranno ai mezzi pesanti (superiori alle 26 tonnellate) di circolare

Nel 2023 si partirà con interventi al quarto e al quinto lotto. Il primo stop è previsto dal 17 aprile al 6 giugno (circa). Come si legge dalla comunicazione della Prefettura di Cuneo: "I lavori previsti comporteranno la totale chiusura ai mezzi pesanti superiori a 26 tonnellate mentre gli altri veicoli saranno deviati su itinerari alternativi segnalati.” Più soft il secondo blocco in autunno con il blocco della circolazione pesanteper 16 notti, dalle ore 22 alle ore 6 dal lunedì al giovedì. Qui la disposizione entrerà in vigore, con ogni probabilità, nel secondo fine settimana di settembre, ma non sono ancora state indicate le date precise. 

Sugli altri cinque lotti di lavori si attende il conferimento dell’appalto per stabilire date precise dei fermi al traffico pesante. Stop che potrebbero essere significativi il prossimo anno, nel 2024. 

All’incontro di ieri erano presenti tutte le categorie dell’autotrasporto che operano sul territorio: Astra Cuneo, Fai Cuneo, Confartigianato Trasporti e Acit. Presente anche per le categorie produttive una rappresentanza di Confindustria. 

I fermi sui tre anni inficeranno non poco sul trasporto su gomma diretto in Francia, mettendo ancora più in difficoltà un intero comparto. Per l’apertura del Tenda Bis per raggiungere la Valle Roja e la Costa Azzurra bisogna attendere (stando agli annunci) la fine del 2023. Ma bisognerà nei fatti capire quello che sarà lo stato delle strade dalla fine del tunnel in avanti in quella data. E se le strade potranno essere percorse dai camion viste anche le limitazioni ai mezzi superiori alle 19 tonnellate che c’erano state, lato Francia, negli anni precedenti al disastro dell’alluvione. 

Limitazioni che riguardano, da tempo e sempre lato Francia, tutti i mezzi superiori alle 26 tonnellate che proseguono sulla Rue Dipartimentale 900 percorrendo la valle Stura. Qui una speciale deroga permette ai mezzi cuneesi di transitare. Ma ora, con l’inizio dei lavori che comporteranno fermate a ‘singhiozzo’ per i prossimi anni le strade per raggiungere la Francia sono sempre meno, più scomode e soprattuto costose. 

La strada più comoda per raggiungere l’Oltralpe rimarrà, una volta avviati i lavori a Barcellonette, il colle del Frejus. Il costo del transito per un mezzo privato si aggira intorno ai 300 euro per un tratto di pochi chilometri. 

L’altro percorso rimane l’autostrada ligure via Ventimiglia. Anche qui il costo è notevole trattandosi di uno dei tratti autostradali più cari d’Italia.

Daniele Caponnetto

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