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Attualità | 18 febbraio 2023, 16:20

Il sì al biodigestore di Borgo San Dalmazzo: "Un'ingerenza. I grandi Comuni abbiano più rispetto del territorio"

A chiederlo l'Assemblada Occitana Valades, che commenta quanto deciso dai sindaci dell'Acsr ieri sera. Non si placano, poi, le reazioni dei consiglieri comunali cuneesi

L'assemblea Acsr di venerdì 17 febbraio

L'assemblea Acsr di venerdì 17 febbraio

A poco meno di ventiquattro ore di distanza dalla decisione dell’assemblea dei sindaci dell’Acsr rispetto all’accoglimento del finanziamento PNRR che andrebbe a coprire i lavori di realizzazione del biodigestore nell’impianto di San Nicolao a Borgo San Dalmazzo – che si è rivelata essere positiva, nonostante il parere contrario di quest’ultimo ente comunale – non si placano le reazioni, in particolar modo quelle contrarie.

Oggetto dei contributi che cominciano a leggersi sui canali social di gruppi, associazioni e amministratori locali, la decisione – positiva e numericamente determinante – del Comune di Cuneo. Un ‘ribaltone’, come già in diversi l’anno chiamato, che ha spiazzato un po’ tutti.

La decisione di Cuneo e lo spettro delle 'ingerenze' della maggioranza
Non più tardi di due giorni prima infatti, nella commissione consiliare tenutasi nella serata di mercoledì 15 febbraio, la sindaca Patrizia Manassero e l’assessore all’ambiente Gianfranco Demichelis si erano detti ancora incerti rispetto alla decisione che Cuneo avrebbe dovuto adottare in conferenza dei sindaci, ma avevano espresso l’intenzione chiara di rispettare sia la volontà del territorio che il biodigestore dovrà ospitarlo (quindi Borgo) sia quello più ampio dell’intera assemblea.

Una posizione sostanzialmente attendentista, nella quale la città si sarebbe riservata la possibilità di “decidere sino all’ultimo” come esprimersi. Durante la commissione consiliare si sono poi vissuti attimi di ‘tensione’ nel corso di uno degli interventi del consigliere Giancarlo Boselli. Il leader degli Indipendenti – lamentando, come spesso ha fatto in questi mesi d’amministrazione, il ‘mutismo’ delle forze di maggioranza - ha chiesto a ciascun gruppo nel consesso quale posizione adottasse rispetto all’opera: se Cuneo Solidale Democratica e Cuneo Centro si sono espressi più o meno a favore, il PD e Cresce Insieme hanno scelto di non rispondere.

Questo ha, inevitabilmente, dato il via libera al consigliere – che ha sempre dimostrato di non averne comunque bisogno – per dipingere una situazione in cui le forze di maggioranza hanno pesato sulla decisione portata in assemblea da Manassero, ‘forzandola’ per evitare fratture insanabili in seno alla maggioranza.

Sturlese: "Un impianto che porterà a produrre più rifiuti"
Una lettura che ha paventato – seppur con meno insistenza – anche Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), espressosi sulla propria pagina Facebook: “Clamoroso il voltafaccia della sindaca, che vota a favore della realizzazione di un'opera che a priori non ha le condizioni per poter funzionare, e cioè un quantitativo di rifiuti organici e di sfalcio pari a 45.000 tonnellate: molti territori provinciali si servono di altri impianti e non hanno convenienza a conferire i rifiuti a Borgo”.

Il suo voto è stato decisivo e in contrasto con quello della sindaca di Borgo San Dalmazzo, sede dell'impianto, che ieri assieme al consiglio comunale ha meritoriamente espresso parere contrario – ha aggiunto il consigliere - . Alla base di queste decisioni ci sono convinzioni basate su assiomi smentiti dalla scienza, come il fatto che i rifiuti possano essere una risorsa; al contrario, da tempo è in atto un movimento sostenuto da docenti universitari improntato all’ottica ‘Rifiuti zero’. Invece, con il biodigestore, saremo incentivati a produrre sempre più rifiuti per rendere economico l'impianto. Dietro a queste decisioni assurde non capisco se ci sia solo la disinformazione o altro (la pressione di gruppi di interesse)”.

L'Assemblada Occitana chiede più rispetto da parte dei grandi comuni
Ma a stupirsi di come le cose si siano svolte non sono soltanto i consiglieri comunali del capoluogo. Anche l’Assemblada Occitana Valades ha espresso contrarietà in una lettera ufficiale:

Noi de l'Assemblada Occitana Valades vogliamo esprimere la nostra contrarietà al metodo usato per la decisione dell'assemblea dell'ACSR sul da farsi in merito al biodigestore di Borgo San Dalmazzo.

Non entriamo nel merito dell'utilità o dell'economicità del progetto (su cui comunque nutriamo dei dubbi) ma contestiamo il metodo – si legge - . Il biodigestore insisterà sul territorio di Borgo San Dalmazzo nonostante la contrarietà espressa (a maggioranza) dal consiglio comunale. Dal comune di Cuneo si era fatto capire che si sarebbe seguito il parere del paese che avrebbe dovuto ospitare l'opera finalizzata allo smaltimento dei rifiuti, salvo cambiare idea nel corso dell'assemblea e decidere, risultando determinante al fine dell'approvazione”.

Il Comune di Cuneo deve portare maggior rispetto ai comuni occitani e avviare una nuova fase di dialogo e ascolto del parere dei consigli comunali, che rappresentano il volere degli occitani residenti nel comune, senza continuare a prendere decisioni che incidono sui territori montani in base a idee sue e sue convenienze politiche” hanno aggiunto ancora i membri dell’Assemblada, definendo la decisione sul biodigestore una vera e propria ‘ingerenza’.

Simone Giraudi

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