L'Ufficio scolastico provinciale, meglio noto come Provveditorato agli Studi, sarà abbattuto per fare posto al futuro polo scolastico di Cuneo, un'area presso la quale verranno trasferiti gli studenti del Grandis.
Una scuola nuova, moderna, avveniristica e sostenibile, progettata dallo Studio Kuadra di Cuneo e per la quale verranno investiti 20 milioni di euro.
Dovrà essere pronta per marzo 2026, in quanto finanziata con il bando Pnnr. Il bando di gara europeo si è chiuso nei giorni scorsi; sette le offerte pervenute, sulle quali sono in corso le valutazioni di legge per decidere chi sarà il costruttore.
La prima progettazione prevedeva che il palazzo del Provveditorato non sarebbe stato abbattuto prima di un paio d'anni, garantendo tutto il tempo per ricollocare il personale: 85 tra impiegati e funzionari, di cui 35 del Provveditorato e 50 della Regione.
Ma è stata valutata l'opportunità di abbattere il palazzo in tempi decisamente più brevi, dell'ordine di pochi mesi.
Non solo il personale: va ricollocato anche l'archivio, la cui mole sarebbe particolarmente ingente.
Che fare, quindi? Da mesi si parla del trasferimento dell'attività e di tutto il personale presso una delle tre ali della Provincia. Le trattative in corso sono serrate. I mugugni non mancano. Tra mancanza di parcheggio, richieste di mantenere la stessa ridistribuzione del personale, comodità dell'attuale collocazione dell'archivio, sono tante le richieste avanzate alla Provincia.
Martedì mattina il consigliere con delega alla Scuola, Davide Sannazzaro, farà personalmente un'ispezione presso il palazzo di corso De Gasperi 40, per rendersi conto della situazione, così da replicarla quanto più possibile presso la Provincia.
"Siamo molto pressati dalle richieste, il tempo stringe e nessuno era preparato a questa accelerazione, che necessita di un trasloco più frettoloso del previsto. Mi rendo conto del disagio e dello smarrimento dei dipendenti", chiosa Sannazzaro.
Ma dove, di preciso, saranno ricollocate 85 persone?
"Negli ultimi anni abbiamo avuto una forte riduzione di personale - continua il consigliere - per cui abbiamo diversi locali vuoti, al netto di quelli che abbiamo dato in uso ad alcuni enti. Stiamo procedendo anche ad una riorganizzazione interna: il Covid ci aveva costretti a distribuire il personale per garantire il distanziamento, cosa che adesso non è più necessaria, per cui si libereranno degli uffici".
Non solo spazi, ma anche richieste specifiche a livello logistico e tecnologico. L'Ufficio scolastico regionale chiede infatti un accesso comodo agli archivi, un sistema di rete internet uguale a quello attuale - che è però diverso da quello in uso presso la Provincia - e il mantenimento dello staff dei vari uffici.
Sarà possibile soddisfarle tutte? Conclude Sannazzaro: "Martedì andrò a visionare uffici e archivi. Poi, con il dirigente competente Fabrizio Freni, faremo una proposta che sia il più rispondente possibile alle esigenze che ci sono state sottoposte. Non sarà facile, me ne rendo conto. Ma è necessario trovare una soluzione nel giro di poche settimane: quel palazzo, entro pochi mesi, non ci sarà più".