Il TAR rifiuta ufficialmente il ricorso presentato da Pro Natura, Legambiente e Italia Nostra sulla variante parziale 31 del Comune di Cuneo: la notizia è arrivata negli scorsi giorni, ripresa poi da un comunicato stampa dell’ente cittadino, secondo il quale il tribunale amministrativo abbia ritenuto “infondati tutti i sei elementi che le associazioni contestavano all’amministrazione comunale”.
Nessun elemento d'irragionevolezza. E scarso consumo di suolo
“Dall’esame degli atti impugnati non emergono elementi che lascino intravedere palese irragionevolezza, illogicità, macroscopico travisamento dei fatti relativamente alla valutazione sulla assenza di significativi impatti sull’ambiente della variante parziale approvata nonché nella motivazione di non assoggettarla a valutazione ambientale strategica (VAS)” si legge ancora nelle ragioni comunicate dal TAR in merito al responso. È stata riconosciuta, anche, la mancanza di violazioni dell’iter procedurale della legge regionale su varianti e revisioni al Piano Regolatore. In merito al consumo di suolo, poi, il TAR definisce gli incrementi complessivi previsti come “modesti e rientranti nei parametri consentiti nel quinquennio di pianificazione”.
“Questa sentenza sblocca finalmente una situazione che teneva in stallo cittadini e imprese e rende operativa una variante del Piano regolatore importante. E conferma anche che gli uffici comunali preposti hanno svolto il loro lavoro con competenza e precisione” ha commentato il vicesindaco Luca Serale.
I gruppi ambientalisti sono stati condannati al pagamento delle spese di lite.
51 modifiche tra cui il polo sportivo all'ex Auchan
La variante parziale 31 è stata una delle più discusse in seno all’amministrazione comunale e, allo stesso tempo, una delle più corpose: comprende infatti ben 51 modifiche tra cui quelle relative all’area ‘ex Enel’ di corso Francia e quella riguardante la zona adiacente al centro commerciale ‘Grande Cuneo’. È stata approvata dal consiglio comunale lo scorso febbraio.
Quest’ultimo progetto – presentato dalla proprietà dell’area di 76.000 metri quadrati presente tra via Margarita, via Savona e via Cappa, ovvero la Nhood (ex Ceetrus) – presuppone la realizzazione di un’area commerciale di 12.800 metri quadri e un centro sportivo con strutture annesse, per un costo di circa 30.000.000 di euro.
Nello scorso settembre la giunta Manassero ha dato ufficialmente ‘luce verde’ al progetto: in consiglio comunale l’assessore Alessandro Spedale aveva risposto a Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni), che chiedeva quale fosse il parere della nuova giunta sul progetto (positivo, quindi).