Nessuno può dire - e lo hanno visto con i propri occhi anche i consiglieri regionali della Granda nel partecipare alla Commissione Trasporti in spedizione al cantiere del Tenda bis - che i lavori non stiano procedendo speditamente.
Lo scavo è a buon punto, mancano circa 450 metri. Lo scavo della nuova canna ha raggiunto 1733 metri dall’imbocco italiano e 1036 metri da quello francese. E procedono anche i lavori di rivestimento, così come si vedono già i primi impianti installati all'imbocco della galleria. A vigiliare sul cantiere, all'ingresso del tunnel, sia dalla parte italiana che da quella francese, è stata posizionata la statua di Santa Barbara, protettrice dei minatori.
Stamattina i consiglieri regionali della Granda sono stati accompagnati all'interno del cantiere dall'ingegner Nicola Prisco di Anas, commissario straordinario per l'opera. Presenti anche i sindaci della valle e i vertici della Lift, la società che gestisce gli impianti della Riserva Bianca.
L'apertura del transito, che sarà in modalità cantiere, è ancora confermata per il prossimo mese di ottobre. Sono già iniziati i lavori di consolidamento del piazzale all'uscita del tunnel sul lato Francia, propedeutici all'installazione del ponte.
L'infrastruttura è stata ordinata e potrebbe essere montata a partire dal prossimo mese di maggio.
Preoccupa, però, una questione marginale rispetto all'intera opera ma strategica per la sicurezza dell'opera stessa e degli utenti, soprattutto: non è ancora certa, infatti, la posizione della Francia sull'installazione dei paravalanghe. I soldi, circa 6 milioni di euro, ci sono, come ha confermato Anas stessa. Ma pare che da parte francese siano stati sollevati dei dubbi, in particolare per l'impatto ambientale che inevitabilmente avrebbero.
I consiglieri, stamattina, hanno comunque espresso soddisfazione sia per le rassicurazioni di Anas in merito ai tempi e all'impegno per rispettarli sia per l'opera stessa, che sta procedendo a ritmo sostenuto.
Le loro voci nel video
Qualche dubbio è stato sollevato dalla sindaca di Roccavione Germana Avena: "Non sono un impresario, ma a me pare che ci sia ancora troppo da fare- ha commentato -; l'impegno c'è e i lavori avanzano, ma ne ho viste troppe sul Tenda. Credo che serva un miracolo per poter aprire ad ottobre. Magari questa volta succederà e io sarò la più felice del mondo. Vogliamo tutti quest'opera!"