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Attualità | 27 gennaio 2023, 13:24

Giornata della Memoria, la Prefetta di Cuneo agli studenti: "Non siate passivi e inerti. Il bene e il male esistono"

Consegnate le medaglie d’Onore concesse dal Presidente della Repubblica Mattarella alla memoria di cinque internati e deportati di Polonghera, Diano d'Alba, Rodello e Loazzolo

Stamane al Toselli di Cuneo la cerimonia con la consegna delle Medagli d'Oro assegnate dal Presidente della Repubblica

Stamane al Toselli di Cuneo la cerimonia con la consegna delle Medagli d'Oro assegnate dal Presidente della Repubblica

A Cuneo, oggi 27 gennaio, si è celebrata la Giornata della Memoria. Al teatro Toselli, alla presenza delle massime autorità e di tanti studenti delle superiori, Matteo Corradini, scrittore, ebraista e narratore, ha proposto un'intensa e profonda riflessione dal titolo "E fu memoria".

Ed è proprio la memoria, da creare e custodire ciò che consente di raggiungere le nuove generazioni. Come scrive lo stesso Corradini, "fare memoria è mettersi in relazione con le parole del passato e comprendere da vicino quelle domande che ancor oggi si dimostrano attuali. Lasciarsi interrogare dagli stessi interrogativi. Lasciarsi chiamare dalle stesse invocazioni".

Intensi anche gli intervento della sindaca Patrizia Manassero e di Gigi Garelli, che ha raccontato senza retorica, i numeri della tragedia e la forza delle Resistenze.

Commovente il momento della consegna delle Medaglie d’Onore concesse dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella agli internati e deportati nei lager nazisti. Sono state consegnate alla memoria di Carlo Tommaso Tuninetti di Polonghera, presenti il nipote e il sindaco; a Carlo Ciriotti di Loazzolo, presente la figlia, e a Lorenzo Castella di Diano d'Alba, per il quale ha ritirato la medaglia la giovane nipote. Non presenti i famigliari di Giuseppe Novelli, anche lui di Loazzolo, ed Edoardo Brandone di Rodello, a cui la medaglia sarà consegnata tramite i sindaci dei rispettivi comuni.

Sul finale ha preso la parola la Prefetta Fabrizia Triolo, che si è rivolta ai ragazzi con trasporto e con parole molto dirette, invitandoli a dare ascolto alla propria bussola interiore, per farsi orientare nelle scelte e nella discriminazione tra il bene e il male. Un invito anche a cogliere il disagio e a porgere un aiuto. Senza avere paura di farsi aiutare, in caso di bisogno. "Quando vi sentite smarriti, non abbiate paura di rivolgervi alla famiglia, alla scuola, all'associazionismo. Non siate passivi, non siate inerti. E non dimenticate la vostra bussola".

Barbara Simonelli

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