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Attualità | 23 gennaio 2023, 18:06

La denuncia: "Caos in pista e fuori al concerto di Emis Killa". Il locale: "Sicurezza nostra priorità"

Diverse le proteste di giovanissimi e famiglie dopo l'evento cuneese del rapper. I titolari della discoteca: "Trattiamo bene i vostri ragazzi"

Immagine di repertorio - Pixabay

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Genitori a casa preoccupati perché i figli tardano a tornare dalla discoteca.

Mamme e papà nel parcheggio, in attesa della prole che ci mette più di un'ora a recuperare la giacca dal guardaroba. Poi lunga coda per entrare, molti non ammessi all'ingresso, e fumo di sigarette in pista.

È quanto sarebbe successo sabato sera alla discoteca Colibrì, in via Villafalletto a Cuneo, un locale in voga tra i ragazzi dai 14 anni in su. Sabato 21 gennaio c'è stata l'esibizione del rapper Emis Killa che ha richiamato tantissimi giovani.

Diverse le segnalazioni che abbiamo ricevuto dai ragazzi stessi e dai loro genitori.

All'ingresso lunghe code, di addirittura due ore di attesa, nonostante il locale all'interno non fosse totalmente pieno e nonostante il possesso della prevendita acquistata giorni prima. Durante l'esibizione del cantante, erano tutti ammassati con gente che 'pogava' e altri che fumavano sigarette (non elettroniche) in pista”, scrive una ragazza.

Noi abbiamo fatto coda e poi non ci hanno fatto entrare, così siamo dovuti rimanere fuori al freddo fino alla fine della serata, visto che tornavamo con la navetta”, dicono altri due giovani.

La parte più emozionante è stata all'uscita. A partire dalle 2.45 era impossibile prendere la propria giacca dal guardaroba, che ovviamente bisogna pagare tre euro. Ci sono state consegne di capi a caso. A un certo punto alcuni ragazzi hanno scavalcato il bancone e sono andati dentro il guardaroba per prendersi la loro presunta giacca. Ora mi chiedo in quanti abbiano ricevuto la propria o abbiano preso l'indumento di qualcun altro che potrebbe anche avere lasciato portafogli e cose di valore all'interno. Qualcuno è uscito senza cappotto”, scrive ancora una giovane.

Alle 2.30 ero fuori con la macchina ad aspettare mia figlia e le sue amiche che non arrivavano. Nessuna di loro mi rispondeva al telefono. Mi sono preoccupata non poco. Ci hanno messo quasi un'ora a uscire. Mi hanno spiegato che la giacca di una di loro era introvabile”, ci scrive una mamma.

State tranquilli, trattiamo bene i vostri ragazzi – commentano di rimando i titolari Mary e Roby, che hanno risposto punto su punto alle segnalazioni-. Tanta gente non è entrata perchè facciamo selezione fuori. È un nostro diritto e lo facciamo per la sicurezza di chi entra, cioè solo i ragazzi perbene. Chi è ubriaco non entra al Colibrì. La sicurezza è gestita da un'azienda esterna, che fa il suo lavoro. Se il ragazzo ha la prevendita e non può entrare, noi gli restituiamo i soldi. Poi non serviamo alcolici ai minorenni. I maggiorenni sono riconoscibili perché hanno un bracciale. E diamo le patatine a tutti, in modo che mangino e abbiano la pancia piena”.

Sul fumo in pista: “Noi non lo consentiamo. Non si può fumare all'interno. Ci sono molte sigarette elettroniche. Ne troviamo tante per terra, di quelle usa e getta, dopo la chiusura”.

Sul servizio guardaroba: “Nonostante sia ben gestito, a volte si possono creare dei problemi. Il fatto è che i ragazzi si ammassano a fiumi, fanno tappo e ci vuole tempo per restituire i capi. Poi magari perdono il biglietto della giacca in pista. Sono affannati, hanno i genitori fuori che li aspettano e li riempiono di chiamate. A volte le mamme chiamano anche il numero del locale e io le tranquillizzo. Da parte nostra c'è tanta volontà. Può capitare che uno o due giacche vengano perse, ma noi le risarciamo. Sono una mamma anche io. E dico sempre a chi guida le navette di non partire fino a quando non sono presenti tutti i ragazzi che fanno l'appello. Fino a quando sono nel locale, è tutto sicuro”.

Cristina Mazzariello

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