Scuole e corsi - 19 gennaio 2023, 14:11

Bernezzo, caos orari: "Dalla scuola nessuna risposta, solo la richiesta di uno specchio e uno zerbino"

L'assessora all'Istruzione del Comune, Silvia Musso, esprime il suo disappunto per la mancanza di confronto sui prospettati nuovi orari. "Disagi per le famiglie e un aggravio di costi per il Comune, che non ha risorse aggiuntive"

Immagine di repertorio

"Sulla scrivania in Comune ho una sola comunicazione da parte del Comprensivo Duccio Galimberti: la richiesta di uno zerbino e di uno specchio. Non ho invece ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sugli orari del prossimo anno scolastico, oggetto di sondaggi tra le famiglie e di cui, però, non si tiene conto".

E' molto arrabbiata l'assessora all'Istruzione del Comune di Bernezzo Silvia Musso per la situazione che si sta vivendo in paese e che coinvolge decine e decine di famiglie. "La decisione di modificare gli orari della Primaria crea problemi finanziari al Comune, che ha l'appalto in corso sia per il servizio trasporto che per il servizio mensa. Non c'è stato dialogo, nessun confronto o condivisione. Con i dirigenti precedenti ogni decisione veniva valutata e concordata", continua.

La dirigente scolastica Paola Demarchi, assieme ai docenti, ha deciso, a partire dal prossimo anno scolastico, di distribuire le 27 ore settimanali in modo diverso, "per ragioni didattiche e a vantaggio dei bambini", come ha sempre sostenuto. Non più tre pomeriggi, ma uno a Bernezzo e due nella primaria della frazione San Rocco. Ingresso anticipato e uscita posticipata per coprire le ore dei pomeriggi che non ci saranno più. La notizia, di dicembre ma resa nota solo al rientro in classe a gennaio, ha suscitato un vero e proprio terremoto in paese. 

Le famiglie bocciano, per la stragrande maggioranza, i nuovi orari, sia per esigenze organizzative che per aggravio di costi. Il Comune, dal canto suo, non può sostenerli. La dirigente, però, ha garantito che i pomeriggi saranno comunque coperti, senza pesare sulle famiglie. Ma come? Si chiedono tutti?

Al di là dei pomeriggi, sarà però necessario aggiungere un pullmino e un autista, ricalcolare il costo dei pasti della mensa, che diminuiranno di numero con un quasi certo aumento dei costi. 

"Il Comune non ha le risorse - dice subito l'assessora. Pullmino e autista in più costano 20 mila euro l'anno. Spalmato sugli studenti, compresi quelli delle medie che però nulla c'entrano, la spesa sarà di circa 500 euro a bambino, praticamente il doppio. Spostare di un quarto d'ora l'ingresso non risolverebbe il problema: 15 minuti non sono sufficienti per evitare un terzo mezzo". 

Il braccio di ferro con le famiglie sta continuando, tra dimissioni di genitori dagli organi scolastici, lettere, sondaggi. Bocciata anche la richiesta di posticipare la decisione all'anno scolastico 2024/2025. Nel frattempo, a fine mese chiudono le iscrizioni, e tutto questo potrebbe spingere le famiglie di Bernezzo ad optare per altre scuole, fuori dal paese.

Conclude la Musso: "Io credo che questo non avverrà, perché alla fine si sceglie di stare nel proprio paese. Dispiace il comportamento. Abbiamo già interpellato l'Ufficio scolastico provinciale, da cui ci attendiamo una mediazione. Nel frattempo, pretendo di conoscere l'orario definitivo e di avere delle risposte, per la serenità della comunità e delle famiglie".