Attualità - 19 gennaio 2023, 11:19

Passato, presente e futuro di ACDA nell'incontro con l'amministrazione di Cuneo

Martedì 24 gennaio i vertici della società incontreranno la I^ commissione consiliare per l'analisi del bilancio 2021 e dell'esercizio 2022: sulle prospettive 2023, lo spettro della siccità

Il cda di ACDA

Si terrà martedì 24 gennaio alle ore 18 in sala Vinaj a Cuneo l'audizione della I^ commissione consiliare con i vertici dell' Azienda Cuneese dell'Acqua per la relazione su bilancio 2021, l'analisi della gestione dell'esercizio 2022 e l'illustrazione delle prospettive per il 2023.

Un incontro che ben s'inserisce nella normale prassi amministrativa, essendo ACDA una delle società partecipate del Comune capoluogo (parte integrante del 'gruppo Comune di Cuneo'), ma che sarà anche sede di confronto con alcuni consiglieri di minoranza – in particolar modo Giancarlo Boselli e Ugo Sturlese - , che lo scorso settembre in sede di consiglio l'avevano richiesto espressamente, motivati dalle notizie riguardanti la bocciatura dell'Ato4 nella richiesta di fondi PNRR per il servizio idrico integrato (oltre 15 milioni di euro).

Lo scorso dicembre la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero e i vice Luca Serale hanno incontrato Quaranta e Beltritti; il primo avvicinamento ufficiale della nuova giunta con i vertici della partecipata, realizzato a seguito del raggiungimento, da parte di ACDA, della qualifica di Energy Service Company.

L'ACDA oggi: oltre 100 comuni per un'estensione di quasi 4.000 km quadri

ACDA può vantare sul territorio provinciale 108 comuni soci e un'estensione territorale di 3.975 km quadrati, per un totale di 254.780 abitanti. Le utenze acquedotto si stanziano sulla cifra di 101.491 e quelle di fognatura e depurazione a 70.935, per un totale in km coperti di 7.014; 347 sono gli impianti di depurazione, oltre duemila le sorgenti, i serbatoi e i pozzi da cui proviene l'acqua gestita.

Il bilancio del 2021 per come approvato lo scorso anno pareggia a 33.097.153 euro, presentando un utile di 3.761.471 euro tutto destinato a nuovi investimenti. Il patrimonio della società diretta da Livio Quaranta si attesta sui 49.075.665 euro.

Il dramma della carenza d'acqua

Ma nella commissione consiliare si parlerà anche di presente e futuro. E questo significa che si toccherà, invariabilmente, il problema della carenza d'acqua.

Secondo una recente intervista effettuata dal nostro giornale al presidente Quaranta, metà dei comuni soci sono in crisi idrica, totale o parziale. Soprattutto borgate con pochi abitanti, in alta o media valle (Stura, Maira e Varaita soprattutto), come Brondello, Lisio, Nucetto, Pagno, Perlo, Roccabruna, Rossana e Viola, ma anche – pur se in maniera minore - Bernezzo, Brossasco, Celle Macra, Cervasca, Demonte, Piasco, Pietraporzio,Roccasparvera, Sampeyre, San Damiano Macra, Sanfront, Stroppo, Valmala, Venasca e Villar San Costanzo. Sono giò stati portati in quota 4.000 metri cubi d'acqua, ovvero quattro milioni di litri.

Una situazione che rischia non solo di ripresentarsi con cadenza sempre più ravvicinata, ma anche di incancrenirsi anno dopo anno. Su cui la società dovrà per forza di cose basare le proprie attività e i propri investimenti futuri.


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