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Attualità | 12 gennaio 2023, 12:45

A Bernezzo cambiano gli orari scolastici della Primaria, ma Comune e genitori non ci stanno

Più del 90% dei genitori ha espresso parere contrario. Stasera alle 18 il confronto con la dirigente scolastica Paola Demarchi, che commenta: "Non lasceremo sole le famiglie. Continueremo a dare assistenza e interverremo anche sui costi"

Immagine di repertorio

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Una modifica degli orari scolastici deliberata in sede di Consiglio di Istituto. E' quanto avvenuto lo scorso mese di dicembre, a pochi giorni dall'inizio delle Festività, all'Istituto comprensivo Duccio Galimberti di Bernezzo, per la Primaria.

Nella sede di Bernezzo, dall'anno scolastico 2023/2024, si passerà dall’orario attuale 8.30/12.30 dal lunedì al venerdì con 3 rientri con orario 14.00/16.00 nei giorni di lunedì, mercoledì e giovedì al nuovo orario 8.00/13.00 dal lunedì al venerdì con un rientro settimanale il mercoledì dalle 14.30 alle16.30.

In frazione San Rocco il nuovo orario sarà: lunedì e mercoledì 8-30-12.30 con il rientro pomeridiano dalle 14 alle 16. Il martedì, giovedì e venerdì l'orario sarà dalle 8 alle 13.

I genitori non ci stanno. Un sondaggio lo ha evidenziato chiaramente. La stragrande maggioranza, superiore al 90%, non è d'accordo. Perché la modifica unilaterale dell'orario impatta sull'organizzazione delle famiglie.

E sui conti del Comune.

Stasera alle 18 è previsto un incontro tra le famiglie e la dirigente scolastica, ma non sembrano esserci margini di trattativa, anche perché la modifica è stata votata e al voto hanno partecipato anche dei genitori, membri del Consiglio. Non solo, siamo in periodo iscrizioni e la scelta della scuola viene fatta non solo per vicinanza ma spesso anche per gli orari, perché si concilino al meglio con quelli di lavoro dei genitori. Difficile che si torni indietro in fase di scelta della scuola, perché si rischierebbe di creare una enorme confusione. 

Nel sondaggio, viene riportata la motivazione del cambio di orario, imputabile alla difficoltà, rilevata dal corpo docenti “di fare lezione al pomeriggio a causa della stanchezza dei bambini”. Si legge nel testo che accompagna la richiesta di voto ai genitori: "Dopo esserci confrontati tra famiglie, quello che è emerso è che da inizio anno ad oggi a nessuno di noi è mai
 stato reso noto questo problema che, se fosse stato reale, pensiamo avrebbe meritato più attenzione e una gestione diversa.
 Ma poi, la domanda che ci è sorta spontanea, è: ipotizzando che questa motivazione sia reale, siamo sicuri
che i bambini non saranno stanchi almeno alla pari se non addirittura di più con il nuovo orario? Siamo certi
 che sia un orario migliorativo per i bambini?
"

E' abbastanza evidente che non sarà un incontro facile quello di stasera, perché sono molte le famiglie arrabbiate e preoccupate, non solo perché dovranno riorganizzarsi ma anche per il conseguente aggravio di costi.

Come spiega il sindaco Lorenzo Bono, che auspica un confronto costruttivo e chiarificatore, il Comune gestisce i servizi di trasporto e mensa e un eventuale servizio di post scuola, che potrebbe rendersi necessario con il cambio di orari.

"Abbiamo appalti in corso triennali - spiega -, che potrebbero risentire di maggiori costi. Saranno infatti necessari un mezzo e un autista in più, perché i nuovi orari si sovrappongono a quelli delle scuole medie, per cui non sarà più possibile per lo stesso pulmino portare prima gli studenti alle medie e poi fare il giro per quelli della primaria. Per quanto riguarda la mensa, il numero di pasti è calcolato su tre giorni. Avendo perso dei pomeriggi, il numero di pasti diminuirà e sarà necessario compensare i costi. Non ultimo, bisognerà garantire quei pomeriggi persi con un servizio di doposcuola. Ma il Comune non ha le finanze per coprire questi costi, che per buona parte saranno quindi in carico alle famiglie. Stasera dovremmo avere qualche delucidazione e capiremo come agire".

La dirigente Paola Demarchi difende le ragioni della scelta. "Staserà le spiegherò e mi auguro di poterlo fare. Fino ad ora questa possibilità non mi è stata data. I genitori devono capire che una cosa è la didattica, un'altra l'assistenza. Il nuovo orario riteniamo che sia nettamente migliorativo dal punto di vista della didattica. Nessuno ha mai detto che negli altri pomeriggi i bambini non potranno stare a scuola. Non lasceremo sole le famiglie, né per quanto riguarda l'assistenza scolastica né per quanto riguarda i costi. Dove non arriverà il Comune interverremo noi. Ma chiedo che mi sia data la possibilità di spiegare e di essere ascoltata".

Barbara Simonelli

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