Dopo le lacrime, l’addio. Sarà celebrato domani, giovedì 5 gennaio, alle ore 12, presso la chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Vercelli, il funerale di don Augusto Scavarda.
Il sacerdote salesiano è mancato all’affetto della comunità all’età di 70 anni, a causa di un malore improvviso che non gli ha lasciato scampo.
Lo piangono nelle chiese del Sacro Cuore e Sant’Antonio di Padova a Vercelli, nonché di Santa Cecilia a Caresanablot, dove era parroco, ma anche a Bra, dove molti lo ricordano attivo nella Casa salesiana di viale Rimembranze di cui è stato direttore fino al 2006.
Il suo legame con la città della Zizzola è stato mantenuto, grazie alla collaborazione con la rubrica del nostro giornale “Schegge di Luce”, in cui don Augusto parlava ancora ai braidesi, attraverso i commenti periodici del Vangelo della domenica.
Quest’anno avrebbe festeggiato 43 anni di sacerdozio, tutti passati da autentico testimone di fede. Un uomo che si è distinto per la grande disponibilità e la passione per il suo ministero, timbrato con la ricchezza della sua umanità, della sua allegria mostrata alle sfilate di Carnevale e del suo essere “social”.
Un esempio? Il post apparso sul suo profilo Facebook in occasione del quarantennale di sacerdozio, che ha la valenza di un testamento spirituale: «1980 - 7 giugno - 2020. Grazie Signore, per la tua fiducia e bontà nei miei confronti chiamandomi al tuo servizio come sacerdote nella Congregazione di don Bosco. Quarant'anni di prete sostenuto dai tuoi doni, Signore, e dalla preghiera di tante persone che mi hanno voluto bene e continuano a volermi bene. Sostienimi ancora e ti affido tutte le persone delle mie parrocchie e coloro che ho incontrato in questi anni di servizio. Pregate per me e io prego per voi. D. Augusto».
Un traguardo importante, partito dalla chiesa di Maria Maddalena a Foglizzo (Torino), suo paese natale e raggiunto con l'insostituibile aiuto di Maria Ausiliatrice.