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Attualità | 31 dicembre 2022, 14:08

Acquedotto delle Langhe e delle Alpi Cuneesi: la distribuzione dell'acqua diventa "circolare"

Quasi venti milioni di investimenti in quattro anni per adeguarne gli impianti. Il presidente Travaglio: «Interventi fondamentali per garantire l'approvvigionamento delle risorse idriche anche in caso di danni per calamità sulla condotta principale»

Importanti lavori in arrivo per l'acquedotto delle Langhe e Alpi Cuneesi

Importanti lavori in arrivo per l'acquedotto delle Langhe e Alpi Cuneesi

Investimenti per 19.280.000 euro. E' quanto l’acquedotto delle Langhe e delle Alpi Cuneesi ha pianificato nel quadriennio nel quadriennio 2023-2026 per rendere sempre più moderni gli impianti che attingono l’acqua che sgorga dalle Alpi cuneesi per condurla attraverso l'Alta Langa nelle Langhe, nel Roero e fino alla pianura.

Un ambizioso piano di lavoro (leggi l'articolo), i cui punti salienti riguardano la nuova condotta addutrice Carrù-Monforte d’Alba, l’aumento della produzione di energia per il funzionamento degli impianti in modo sempre più indipendente e il telecontrollo. Col presidente dell'Alac (Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi) Marino Travaglio abbiamo ora fatto il punto su due aspetti che, guardando alle cifre dei 19 interventi che verranno effettuati, saltano subito all’occhio.

Stiamo parlando dei 6,5 milioni di euro messi in conto per i lavori alla nuova condotta adduttrice che collegherà Carrù a Monchiero, secondo una tabella di marcia di due anni (2023 e 2024) e degli importanti investimenti stanziati per i lavori in Alta Langa.

Presidente, perché la nuova condotta adduttrice da Carrù a Monforte d’Alba è così prioritaria?
«L’acquedotto delle Langhe e delle Alpi Cuneesi è una struttura lunga e complessa, con un’arteria centrale che parte dalle Alpi e che arriva nelle Langhe, trasportando l’acqua quasi tutta per caduta, e con diverse diramazioni che, dai vari serbatoi di raccolta, servono tutto il territorio sopracitato. Un’opera voluta più di cinquant’anni fa, grazie alla lungimiranza di persone come Giacomo Oddero, e che noi cerchiamo di rendere sempre più moderna, per dare un servizio efficiente agli abitanti.

La nuova condotta adduttrice, il cui progetto era già in essere e approvato da anni, ora vedrà la luce e permetterà di avere una distruzione dell’acqua in modo circolare. Questo è un aspetto fondamentale per permettere al territorio di avere risorse idriche anche in caso di danni per calamità sulla condotta principale. Siamo così riusciti a risolvere un problema che ha sempre creato difficoltà in caso di interventi straordinari. A lavori terminati l’acquedotto potrà elargire acqua in modo rindondante, così da avere a disposizione il prezioso liquido in modo più diretto».


Un vantaggio anche per i lavori che vi apprestate a fare in Alta Langa. Perché proprio in questa zona?
«La seconda priorità riguarda la ridefinizione delle adduttrici in questa zona perché qui sono presenti condotte ormai obsolete che risalgono ai primi impianti e che richiedono interventi di manutenzione sempre più costanti. Intervenire in modo drastico significa dotare l’acquedotto di tubazioni nuove e moderne,  per migliorare il servizio a questo territorio. Stiamo parlando di tutta la grande area del Bormida dove si servono parecchi Comuni».

Tra le voci di investimento spiccano anche i cantieri programmati in alcune valli cuneesi.

«La caratteristica dell’acquedotto è quella di unire, nella sua arteria principale, diversi territori che vanno dalle Alpi fino alla zona dell’Albese dove, ad esempio, arriviamo anche fino all’Ospedale di Verduno tramite un partner locale.
Intervenire nelle valli cuneesi, come nelle altre zone sopracitate, significa mettere a disposizione degli utenti un servizio funzionale che possa alimentare molti kilometri con acqua pulita e utilizzabile per diversi scopi. In tutto questo gli investimenti su fotovoltaico e telecontrollo servono anche per il buon funzionamento dei vari impianti che compongono la rete, in un’ottica di risparmio energetico ed economico. Tutti fattori che incidono in maniera positiva su ogni utenza».

Livio Oggero

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