/ Attualità

Attualità | 30 dicembre 2022, 17:29

Quarant'anni in servizio nelle Langhe del Barolo: «È stato un onore dare il mio contributo per la sicurezza su queste colline»

Il commissario Flavio Iannitello, comandante della Polizia Locale dell'Unione, è giunto al traguardo della meritata pensione: "Felice che negli anni il Corpo sia diventato un punto di riferimento per i cittadini di questi comuni" [INTERVISTA]

Flavio Iannitello (al centro da sinistra), Comandante della Polizia Locale dell'Unione dei Comuni, riceve la pergamena in onore del suo servizio durato 39 anni

Flavio Iannitello (al centro da sinistra), Comandante della Polizia Locale dell'Unione dei Comuni, riceve la pergamena in onore del suo servizio durato 39 anni

Quando nella vita si arriva a tagliare traguardi importanti, dopo aver fatto quell’ultimo passo verso una nuova fase, ci si gira indietro e si guarda al passato con soddisfazione, per poi proiettarsi a un nuovo futuro. Chissà se il commissario Flavio Iannitello, comandante della Polizia Locale dell’Unione dei Comuni “Colline di Langa e del Barolo”, ha pensato così, l’altra sera, durante la seduta con la quale il Consiglio comunale del Monchiero ha voluto rivolgergli parole di stima per i suoi 39 anni di servizio. Ora per lui si aprono le porte della pensione, ottenuta con merito dopo un lavoro costante nel tempo, che ha portato alla nascita di una nuova figura del vigile, che gli abitanti delle Langhe hanno imparato ad apprezzare e a vedere come un punto di riferimento.

Quasi quarant'anni di lavoro a servizio del territorio: come è nata l’idea di fare il vigile?

«Negli anni ’90 ero messo comunale presso il Comune di Alba e, negli anni, è nata l’idea di creare un corpo di vigilanza, una professione alla quale mi sono avvicinato con curiosità e che è diventata il mio lavoro. Dalle semplici mansioni di far rispettare l’ordine e la segnaletica stradale, fare parte della Polizia Locale è diventato sempre più complesso ma soddisfacente. Devo ringraziare i colleghi per come mi hanno avviato e per la collaborazione che hanno sempre dimostrato anche quando, nel 2006, mi è stato proposto dal sindaco Mazzocchi, l’allora presidente dell’Unione dei Comuni, di creare una corpo di vigilanza che unisse i paesi e che mettesse in relazione le diverse stazioni esistenti.

E così mi sono dedicato a questo ambizioso progetto che, negli anni, mi ha regalato molte soddisfazioni, pur tra difficoltà e momenti anche critici, che siamo riusciti a gestire grazie a un lavoro di squadra encomiabile. Quello che mi rende felice è il fatto che la Polizia Locale sia diventata un punto di riferimento per i cittadini dell’Unione, che così hanno potuto rivolgersi a più vigili per informazioni su vari argomenti».


Quali sono gli aspetti che secondo lei siete riusciti a migliorare in modo significativo in questi anni?

«Io ho sempre creduto nel lavoro di squadra e penso che, con la creazione dell’Unione dei Comuni, si sia creata l’opportunità di servire un territorio con il supporto di una Polizia Locale formata da più persone. L’esserci in modo continuativo è stato importante e molto apprezzato dagli abitanti. La presenza dei vigili è importante anche in una zona tranquilla come la nostra, dove anche il turista può fare affidamento su un corpo di vigilanza capace e preparato, anche nel dare informazioni corrette che possono agevolare la permanenza».

Tempo di ringraziamenti.

«Dovessi fare i nomi di tutti coloro con cui ho lavorato per 39 anni, rischierei sicuramente di dimenticarne qualcuno. Ringrazio in generale tutti i collaboratori, gli amministratori che ci sono stati sia ad Alba che nell’Unione dei Comuni, i dipendenti dei vari Comuni, la cittadinanza, e le persone che mi ho incontrato nella mia vita lavorativa e che mi hanno dato qualcosa per crescere insieme. Ho ricevuto tanta stima in questi anni e credo di lasciare una Polizia Locale competente e capace, un corpo di vigilanza tenuto in considerazione dal territorio, per cui lavora da anni».

Ora che è in pensione, ha già pensato che cosa “farà da grande”?

«Svegliarsi il 1° gennaio e pensare che non dovrò più indossare la divisa per andare a lavorare, sicuramente mi farà effetto. Mi ci abituerò. Nei primi mesi del 2023 sarò comunque ancora nell’orbita della Polizia Locale per i vari passaggi di consegne, e farò un po’ da “tutor”. Sicuramente avrò più tempo per rilassarmi e dedicarmi ai miei hobby: amo lo sport e giocherò di più a tennis e padel, senza trascurare le camminate che mi piace fare per ammirare le Langhe, un territorio che mi ha dato tanto e che rispetterò sempre».

IL RINGRAZIAMENTO DI ROBERTO PASSONE, PRESIDENTE “UNIONE DEI COMUNI COLLINE DI LANGHE E BAROLO”

«Flavio Iannitello ha svolto un servizio encomiabile, mettendosi a disposizione dell’Unione, e dimostrando competenza e preparazione. È sempre stato una persona molto sensibile, attenta al prossimo e vicina a tutti. Sicuramente non più vederlo nelle vesti di Comandante ma di semplice cittadino sarà una strana sensazione ma è giusto così, potrà godersi la pensione meritatamente. Per chi porterà avanti la Polizia Locale sarà una responsabilità e un onore, con sempre bene in mente il suo esempio da cui imparare quanto la passione e la dedizione per il territorio possano portare a ottenere negli anni grandi risultati. Ora spero il corpo dei Vigili possa trovare presto un nuovo Comandante: attendiamo anche che si sblocchi la possibilità di assumere altro personale, di cui c’è bisogno con urgenza per dare agli abitanti delle Langhe e ai turisti un supporto sempre migliore e presente».

Livio Oggero

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium