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Attualità | 20 dicembre 2022, 19:55

Cuneo, tettoia Vinay e la fideiussione 'mancante': è bagarre in consiglio comunale

La polizza, secondo quanto riportato dall’amministrazione comunale, sarebbe stata richiesta più volte ma mai presentata. Sul piede di guerra Boselli, Lauria e Sturlese: “C’è stato controllo da parte del Comune?”

Cuneo, tettoia Vinay e la fideiussione 'mancante': è bagarre in consiglio comunale

Non sembra volersi fermare la discussione rispetto al contenzioso tra Comune di Cuneo e Tettoia Vinay srl: dopo la notizia – confermata dalla sindaca Patrizia Manassero nella prima sessione di consiglio comunale tenutasi nella serata di ieri (lunedì 19 dicembre) – della richiesta da parte della prima cittadina delle dimissioni della tesoriera dell’associazione Cuneo Illuminata, perché coinvolta proprio con la srl suddetta, nella sessione di questa sera si è affrontato l’argomento della fidejussione relativa alla gestione dell’immobile omonimo.

Il consigliere Giancarlo Boselli (Indipendenti) proprio ieri sera ha chiesto delucidazioni sull’eventuale escussione della polizza. Delucidazioni consegnate in forma scritta – tramite una lettera inviata alla sindaca – in apertura dei lavori: secondo quanto riportato sul testo, l’amministrazione ha chiesto la presentazione di due polizze, una sui lavori (regolarmente presentata e svincolata al collaudo degli stessi) e una seconda sulla gestione che “anche se richiesta più volte, non è mai stata presentata”.

La polizza, insomma, non solo non è stata escussa ma non è mai stata nemmeno presentata. Inevitabile, in consiglio, lo scoppio della bagarre.

Tra gli interventi più accalorati quello di Beppe Lauria: “Rasentiamo il ridicolo e continuiamo, mese dopo mese, a farci prendere per il c**o – ha detto - . Il dubbio è che nessuno dei coinvolti, a nessun livello, stia pagando”.

Perché non è stato rescisso il contratto? – ha sottolineato ancora Lauria - Eppure negli anni si sono avvicendati diversi assessori. Contiamo ancora qualcosa oppure contano solo gli uffici, che possono fare quello che vogliono? Se sì, ed esistono i presupposti per risolvere il contratto, questo va fatto. Non credo sia più possibile accettare una situazione di questo tipo”.

La riflessione politica che si può inevitabilmente ottenere è quanto sia stato labile il controllo da parte del Comune nel corso degli anni – ha aggiunto Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) -. Peggio di questa situazione c’è solo quella del complesso Agorà”.

Politicamente parlando le ombre più lunghe, proprio come indicato da Sturlese, cadono sulle precedenti amministrazioni dato che la situazione, con annessi e connessi, si protrae ormai dal 2016.

Cosa che non ha mancato di far notare proprio Boselli – nell’intervento realizzato prima della convocazione della conferenza dei capigruppo, che ha bloccato lavori e discussione -: “L’attuale vicesindaco c’era già ed era assessore all’urbanistica, cosa che sinceramente mi stupisce parecchio – ha detto - . Questa è una delle situazioni più serie che abbia visto in tre o quattro legislature, una realtà gravissima. E una delle tante ‘mele avvelenate’ lasciate dall’ex sindaco Borgna”.

Simone Giraudi

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