- 16 dicembre 2022, 08:51

Sindaci agli arresti: legali al lavoro sulle carte dell’inchiesta che ha scosso due Comuni del Roero

Oltre 200 pagine nelle ordinanze emesse dal Gip del Tribunale di Asti. Entro mercoledì gli interrogatori di garanzia delle otto persone finite ai domiciliari

Il Comando cuneese delle Fiamme Gialle

Studiano le carte, gli avvocati difensori degli indagati di Feudo 2, l’inchiesta con la quale il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Cuneo ha messo sotto le lente dieci anni di bilanci dei Comuni di Vezza d’Alba, di Montaldo Roero e dell’Unione Collinare Roero Tartufo e Arneis.

L’operazione è quella in forza della quale il Gip presso il Tribunale di Asti Federico Belli ha disposto due ordinanze contenenti misure cautelari nei confronti di 14 soggetti (leggi qui), otto dei quali dalla mattinata di ieri, mercoledì 14 ottobre, sono sottoposti agli arresti domiciliari.

Tra questi ultimi, tre amministratori pubblici: il sindaco di Vezza d’Alba Carla Bonino, il suo vice Giuseppe Steffanino e il primo cittadino di Montaldo Roero Fulvio Coraglia. Poi due funzionari in servizio negli stessi municipi, due professionisti e un imprenditore.

Nell’attesa degli interrogatori di garanzia, che si dovranno tenere entro cinque giorni dagli arresti, e quindi non oltre la scadenza di mercoledì 22 dicembre, i legali sono al lavoro sui copiosi incartamenti notificati ai loro clienti dai 40 militari delle Fiamme Gialle che nelle prime ore di ieri hanno notificato loro le misure: si tratta delle 117 pagine che compongono il decreto di applicazione delle misure cautelari e delle 114 che fanno invece parte del decreto di sequestro preventivo per quanti di loro sono stati fatti oggetto di tale provvedimento, che ha portato l’autorità giudiziaria a bloccare beni e conti per un totale di 1,5 milioni di euro: la somma alla quale, secondo le stime degli investigatori, ammonta il potenziale danno erariale cagionato ai tre enti pubblici in ragione dei reati contenuti nella lunga serie di capi d’imputazione contemplata nelle richieste del pubblico ministero Davide Lucignani.  

"Attendiamo l’interrogatorio di garanzia e di potere leggere e valutare attentamente gli atti. Poi sarà nostra premura offrire tutti gli elementi utili a chiarire la posizione della nostra assistita", dice l’avvocato albese Elisa Anselmo, che col collega del foro di Asti Marco Calosso difende la sindaca di Vezza d’Alba, Carla Bonino, 71enne insegnante in pensione con trascorsi anche da consigliere provinciale.

"Il mio cliente è sereno e manifesta la massima fiducia nell’operato della Magistratura" dice l’avvocato Silvia Calzolaro, il legale albese che rappresenta Giuseppe Steffanino, dal 2017 vicesindaco di Vezza d’Alba con delega a Protezione Civile e Consorzio Rifiuti, pensionato impegnato nell’amministrazione del Comune roerino sin dal 2004 – quando entrò in Consiglio come esponente dell’allora opposizione – e da sempre attivo in numerose realtà dell’associazionismo del paese, dalla protezione civile all’Aib, dal comitato gemellaggi al gruppo sportivo.

Fiducia nel buon esito degli accertamenti che seguiranno viene espressa anche dall’avvocato Claudio Bertolino, anche lui albese, che rappresenta il sindaco di Montaldo Roero Fulvio Coraglia: “Un’indagine tanto inattesa quanto estremamente complessa e articolata – spiega –, nel cui contesto il coinvolgimento del sindaco Coraglia è marginale: prova ne sia che è esclusa a suo carico qualsiasi ipotesi di corruzione e men che meno di malversazione. E ciò non a caso, avendo egli sempre operato nell’interesse esclusivo della collettività e mai per tornaconto personale, come avremo senz’altro modo di chiarire”.