“Chi rappresenta il personaggio della statua al centro di piazza Galimberti?”: quante volte abbiamo sentito questa domanda posta ai cuneesi nelle interviste.
Quasi sempre la risposta è stata “Duccio Galimberti”, senza sapere che, invece, il monumento più rappresentativo di Cuneo è dedicato a Giuseppe Barbaroux, illustre cittadino che nella nostra città nacque il 6 dicembre del 1772.
A Cuneo Barbaroux frequentò le scuole fino al completamento degli studi con i corsi di Grammatica, Umanità, retorica e Filosofia durante il Liceo. Trasferitosi con la famiglia a Torino, entrò ben presto nello studio del celebre avvocato Filippo Tonso e quando questi morì gli subentrò come titolare. Sposato con Sofia Teresa dei conti Scotti Boschi, ebbe da lei sette figli.
La carriera pubblica di Giuseppe Barbaroux iniziò nel 1814, nominato da re Vittorio Emanuele I Avvocato Generale presso il Senato di Genova. Diventò poi nobiliare di Conte e, dopo poco tempo, fu mandato dal re in Vaticano dove diventò Inviato Straordinario e Ministro Plenipotenziario. Rimase a Roma otto anni, meritandosi la stima di papa Pio VII.
Nel 1824 rientrò a Torino diventando Segretario di Gabinetto di Carlo Felice e, successivamente, Guardasigilli. Dopo una lunga carriera, nei primi anni 30 del diciannovesimo secolo la sua salute cominciò a vacillare e nel 1843 morì.
La città di Cuneo gli ha dedicato una via l’8 novembre del 1855 (dove tuttora c’è ancora la targa originale), poi il 10 agosto 1879 l’inaugurazione della statua in quella che allora si chiamava Piazza Vittorio, diventata, dopo la conclusione della seconda guerra Mondiale, Piazza Galimberti.
In tutti questi anni la statua di Barbaroux ha visto scorrere ai suoi piedi la vita della città di Cuneo, ma con questa anche l’inesorabile trascorrere del tempo, con le intemperie che ne hanno inevitabilmente lasciato il segno.
Presto, però, avrà nuova vita.
Grazie al Lions Club di Cuneo che ha deciso di mettere mano al portafoglio e procedere, in accordo con l’Amministrazione comunale, con il restauro.
L’intervento è stato presentato stasera (giovedì 24 novembre) nel Salone d’onore del municipio alla presenza degli stati maggiori del Lions Club Cuneo, dal presidente Giorgio Fossati, al Past President Franco Civallero, insieme con il presidente di zona Luca Mellano ed il gran Cerimoniere Professor Michele Girardo, già docente di Filosofia e Storia al liceo scientifico di Cuneo.
A curare l’opera sarà l’impresa costruzioni Fantino Spa, rappresentata in conferenza stampa da Giorgio Fantino, terza generazione della famiglia. “La stella polare per me è sempre stato mio nonno Ettore – ha detto in apertura -, il mio mito”.
Giorgio Fantino ha spiegato come si è arrivati alla decisione del restauro: “Mi sono reso subito disponibile alla proposta fatta a suo tempo da Franco Civallero, cercando di trovare soluzioni sia dal punto di vista economico che organizzativo per i lavori”.
Che inizieranno con l’asportazione delle incrostazioni della statua tramite pulitura a laser, per passare poi alla fase successiva attraverso la pulitura delicata della policromia. La terza fase sarà il consolidamento delle abrasioni e l’incollaggio di eventuali distacchi, quindi la stesura sul monumento di un prodotto biocida. Infine, la stesura di un protettivo silossanico.
Ancora Giorgio Fantino: “Vogliamo utilizzare una pulitura speciale per queste superfici. Che non lasci residui, per poter quindi essere trattate con prodotte e materiali che permetteranno una durata maggiore nel tempo. Riusciremo a dare nuova vita al monumento più rappresentativo della nostra città”.
Il Past President Civallero si è detto entusiasta del progetto: “Avevamo iniziato a parlarne con l’ex sindaco Federico Borgna, quando competente era l’assessore Valter Fantino. Per vicissitudini nostre, e anche a causa del Covid non se ne fece nulla, ma quando l’impresa Fantino mi chiamò per dirmi che avrebbero voluto partecipare mi sembrò una cosa fantastica. Così, quando poco tempo fa il dottor Giorgio Fantino mi richiamò e mi diede di nuovo la disponibilità, pensai che fosse davvero giunto il momento di passare dalle parole ai fatti”.
A fare gli onori di casa la sindaca, Patrizia Manassero: “Abbiamo capito che con la bellezza e la cura delle cose pubbliche si sta tutti meglio. L’intervento ha una suo percorso ed una sua storia nella quale ognuno ha messo un pezzo di sua competenza per rendere la città ancora più gradevole”.
Il via ai lavori nella primavera del 2023.