Attualità - 24 novembre 2022, 17:03

Sotto i 30 euro nessun obbligo di accettare pagamanti elettronici: "Misura di buon senso"

A commentare il presidente provinciale FIPE Carlo Comino: "Si è messo mano ad una norma buona per metà, che costringeva gli esercenti ad accettare pagamenti di 5 euro senza obbligare il sistema bancario a rivedere le commissioni"

Non sarà più obbligatorio accettare carte di credito e bancomat per scontrini al di sotto dei 30 euro.

Questa la norma contenuta nella bozza della Legge di Bilancio 2023 del Governo Meloni che interessa i pagamenti con il Pos. Secondo quanto previsto dalla manovra approvata dal Consiglio dei Ministri, il Ministero delle Imprese stabilirà entro giugno i “criteri di esclusione al fine di garantire la proporzionalità della sanzione e di assicurare l’economicità delle transazioni in rapporto ai costi delle stesse”.

In attesa delle linee guida, viene sottolineato che saranno sospesi i procedimenti e i termini per l’adozione di sanzioni che prevedevano un fisso di 30 euro a cui aggiungere il 4% della transazione negata dagli esercenti.

L’obbligo di accettare i pagamenti sopra i 5 euro, entrato in vigore a giugno scorso, interessava commercianti, artigiani, liberi professionisti come commercialisti e avvocati, tassisti, tabaccai, venditori ambulanti e attività ricettive tra cui alberghi e ristoranti.

Ma cosa ne pensano gli esercenti cuneesi? Lo abbiamo chiesto a Carlo Comino, rappresentante provinciale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi, in seno alla Confcommercio. "L'introduzione della norma di giugno aveva provocato parecchie reazioni tra gli esercenti che hanno transazioni di piccola entità, come i bar o le panetterie", spiega.

Per Comino la decisione di alzare il tetto dei pagamenti a 30 euro è la risposta ad una norma incompleta. Se da un lato obbligava gli esercenti ad accettare i pagamenti elettronici, non ha però mai obbligato le banche a rivedere le commissioni sulle transazioni. "Credo che questa misura dei 30 euro risponda ad un criterio di buon senso. Tra le righe voglio leggere che è stato compreso che non si dovevano obbligare gli esercenti senza toccare il sistema bancario. Si è messo mano ad una legge buona solo a metà". 

Comino sottolinea come ormai la maggior parte delle persone paghi con i sistemi elettronici, soprattutto con Satispay, che fino ai 9,99 euro non prevede commissioni. "Nel nostro territorio è molto diffuso, ma non in altre aree dell'Italia".

Conclude: "Satispay qualcosa ha smosso nel sistema bancario, ma non abbastanza. Senza contare che tra i 10 e i 20 euro agli esercenti conviene il pagamento con carta di debito o credito. Sopra i 30, le commissioni tra i due metodi di pagamento, Satispay e carte, si equivalgono".