Attualità - 17 novembre 2022, 11:48

In 379 alla prova preselettiva per diventare guardiaparco nelle Alpi Marittime

Si sono presentati meno della metà degli ammessi. Variegatà l'età dei partecipanti, l'80% uomini e la maggior parte sono piemontesi. Qualche voce: "Un concorso inerente i nostri studi", "Una buona opportunità di lavoro", "Lo faccio per mettermi in gioco", "Abito in un comune del Parco e vorrei lavorare in montagna"

 

Alla fine si sono presentati in 379 su 871 ammessi. Variegata l'età, circa l'80% sono uomini. La maggior parte piemontesi, soprattutto residenti in Granda, ma anche qualche ligure e abbiamo incrociato pure un siciliano.

È la fotografia della prova preselettiva per 5 posti da guardiaparco a tempo pieno e indeterminato presso l’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime, in corso questa mattina al palazzetto dello Sport di San Rocco Castagnaretta. A gestire la procedura concorsuale il Comune di Cuneo.

Meno della metà dunque. “Una prassi per i concorsi degli ultimi anni dove spesso, chi si iscrive, poi non si presenta”, commentano gli organizzatori che riscontrano anche in generale “una maggiore approssimazione nella preparazione”.

Siamo qui perchè si tratta di un concorso inerente ai nostri studi”, raccontano due giovani neolaurete.

È una buona opportunità di lavoro vicino a casa”, dice un ragazzo.

Abito in un Comune del Parco e mi piacerebbe molto lavorare in montagna”, aggiunge un altro.

Lo faccio per mettermi in gioco e capire come funzionano i concorsi”, commenta un quinto.

I posti disponibili sono soltanto cinque, che saranno assegnati presso una delle sedi operative dell’Ente (Entracque, Chiusa Pesio) e presso la sede di servizio a Briga Alta (Carnino).

Come riporta il bando,“le figure ricercate svolgeranno in via prevalente le attività inerenti all’area di vigilanza curando il rispetto di norme nazionali, regionali e di regolamenti, con particolare riferimento alle norme in materia ambientale limitatamente al territorio di competenza delle aree gestite dall’Ente”. Un profilo che si configura come agente di polizia giudiziaria che sarà chiamato “a provvedere al monitoraggio naturalistico ed ambientale, collaborando alla gestione faunistica, forestale e floristico-vegetazionale nonché coadiuvando nelle attività di gestione e ricerca ambientale, di promozione, di fruizione e di educazione ambientale”.

Dalla prova preselettiva passeranno i primi 60 e i pari merito, che poi dovranno superare una prova scritta, una teorico-pratica e una orale.

È quasi una figura mitologica quella del guardiaparco, un posto molto ambìto.

Un guardiparco all'entrata alza il berretto d'ordinanza e ci mostra i capelli bianchi: “Meno male che c'è tanta gente. Serve un ricambio generazionale. L'ultimo concorso è stato bandito circa 15 anni fa per un solo posto e nel frattempo tanti sono andati in pensione”.