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Attualità | 10 novembre 2022, 10:05

"Troppa rassegnazione e preoccupazione. Serve lavorare con i cittadini": Mallone e Bongiovanni commentano l'assemblea di Cuneo centro

I due consiglieri di FdI e di Cuneo Mia hanno presenziato all'incontro tenutosi martedì sera al cinema Monviso

Il presidente del comitato Cuneo centro Carbonero

Il presidente del comitato Cuneo centro Carbonero

A qualche ora di distanza dall'incontro avvenuto nella serata di martedì 8 novembre al cinema Monviso di Cuneo, in cui i residenti e i commercianti del quartiere Cuneo centro hanno incontrato la giunta comunale e i capigruppo in consiglio per esporre loro in maniera diretta istanze e richieste rispetto alle situazioni di complessità vissute nel quartiere stesso, anche Noemi Mallone (FdI) e Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) - entrambi consiglieri comunali presenti alla serata - hanno commentato il risultato del lungo dibattito.

"Il fenomeno del degrado del quartiere è ormai fuori controllo - ha chiarito Mallone - . Non può e non deve essere tollerato, sta producendo in capo ai residenti e ai commercianti modifiche sostanziali delle proprie abitudini di vita, una tra tante la paura di uscire di casa non accompagnati in tarda serata. I temi della serata riguardavano legalità e servizi: ed è proprio attraverso tali strumenti di repressione e di assistenza sociale che il fenomeno della riqualificazione urbana e della sicurezza in città può e deve essere attuato".

"Oltre alle varie richieste sostanziate all'interno dell'assemblea bisogna ricordare che la percezione di (in)sicurezza in città è prodotta dalla carenza di cura del territorio, dalla scarsa manutenzione degli spazi pubblici, dalla mancanza di pulizia, di vitalità, di scarsa illuminazione... alcuni dei fattori che concorrono a creare tale fenomeno - ha concluso l'esponente del partito di Giorgia Meloni - . Fratelli d’Italia lavora costantemente per denunciare questi episodi critici ed è vicina a tutti i residenti e ai commercianti rassegnati e preoccupati per la propria incolumità e per quella della propria attività".

Bongiovanni ha invece sottolineato l'assenza in sala di qualunque rappresentante delle forze dell'ordine (quantunque fossero stati invitati). Fatto che ha portato, inevitabilmente, alcune questioni sollevate dai residenti a perdersi nel vuoto: "A noi parrebbe importante capire se chi delinque sono solo immigrati o anche altri, sapere chi è che spaccia sostanze stupefacenti e chi è che acquista, se è gente che viene da fuori o se sono locali, anche se delinquere è spesso conseguenza di una vulnerabilità non risolta che non guarda il colore della pelle".

"A noi parrebbe importante approfondire la conoscenza delle ragioni per cui cresce il consumo di droga e se e come si intenda affrontarle con interventi seri e professionali di tipo sociale e non soltanto con un approccio securitario - si legge ancora nel comunicato stampa di Cuneo Mia - . Certi interventi hanno sottolineato i disagi di chi ha lasciato la propria terra e non parla la nostra lingua, che si ritrova solo e disorientato, che non riesce a destreggiarsi con le nostre regole e non riesce a difendersi dai soprusi, che non capisce le diffidenze. Qualcuno dei partecipanti ha ben sottolineato la necessità di distinguere chi delinque per scelta da chi fa fatica ad adeguarsi a vivere in un contesto per lui nuovo e difficile, perché da questa distinzione nasce la risposta efficace ai problemi di convivenza. Ne siamo convinti, ancor più dopo l’incontro".

"L’amministrazione cittadina, nelle sue componenti sia di maggioranza che di minoranza, ha il dovere di approfondire la conoscenza di tutti gli aspetti dei problemi ascoltando i cittadini e le loro organizzazioni - ha concluso Bongiovanni - . Solo da un impegno comune sul fronte dell’integrazione e del rispetto delle persone e delle norme della convivenza civile potranno venire azioni efficaci".

Simone Giraudi

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