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Sanità | 09 novembre 2022, 13:06

“Ricorriamo ai gettonisti per tenere aperti i servizi”: anche Giuseppe Guerra intervistato dalle Iene

Il direttore generale dell'Asl CN1 è stato intervistato sulle cooperative dei medici: “Al momento mancano 64 medici. Noi abbiamo seguito tutte le precedure, provando anche con contratti di lavoro autonomo. Non c'è altro modo”. Per garantire la qualità del servizio “noi chiediamo il curriculum di tutti i medici all'interno delle cooperative"

“Ricorriamo ai gettonisti per tenere aperti i servizi”: anche Giuseppe Guerra intervistato dalle Iene

“Ricorro ai gettonisti perchè devo tenere aperti i servizi”. È la risposta che Giuseppe Guerra, direttore generale dell’Asl CN1, ha dato alla “iena” Gaetano Pecoraro nel servizio “La sanità pubblica nelle mani dei privati” andato in onda ieri sera, martedì 8 novembre, su Italia Uno.

Al momento mancano 64 medici. Noi abbiamo seguito tutte le precedure, provando anche con contratti di lavoro autonomo. Non c'è altro modo. Se devo tenere aperti i servizi devo rivolgermi alle cooperative”, ha dichiarato Guerra alle Iene.

Una questione di cui ci eravamo occupati anche noi quando, a luglio 2022, era stato aperto il bando di gara (mediante la procedura informatica Sintel) per l’affidamento del servizio di assistenza medica a cooperative private di medici per l'Asl CN1. “Io difendo il servizio pubblico”, ci aveva premesso Guerra che aveva aggiunto: “L’Asl si è trovata costretta a bandire la gara. Trattasi di una soluzione temporanea, imposta dallo stato di necessità, che comunque, come si evidenzia nel disciplinare, è diretta a selezionare l’appaltatore che si avvale di Medici con migliore professionalità”.

Una procedura legale e diffusa in tutta Italia quella di rivolgersi alle cooperative. Soprattutto per far fronte alla grave carenza di medici, in particolare nella Medicina di Urgenza. “Un businnes” secondo il servizio delle Iene che ha puntato il dito anche contro la qualità del servizio e la selezione operata dalle cooperative dei cosiddetti medici a gettone. Facendone un quadro di “privatizzazione selvaggia”.

Noi chiediamo il curriculum di tutti i medici all'interno delle cooperative – ha dichiarato Guerra -. Cerchiamo di fare quello che si può. Se non trovi nessuno, se hai fatto tutte le procedure, e se vuoi mantenere attivo un servizio, è chiaro che devi andare sulle cooperative”.

A scagliarsi contro questo sistema, nel servizio delle Iene, Fabio De Iaco, presidente nazionale Simeu, Società Italiana della Medicina di Emergenza-Urgenza e il giornalista del Corriere della Sera Giovanni Viafora.

Ma a far riflettere è il commento di un medico, dipendente di un ospedale del Nord Italia, con il volto pixellato per proteggerne l'identità: “Se credi nella sanità pubblica non lo fai, se vuoi metterti i soldi in tasca lo fai. È una scelta”.

Cristina Mazzariello

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