Da alcuni giorni in TV ed in radio viene messo in onda uno spot sullo spegnimento dei canali a bassa risoluzione, cosiddetti provvisori, presenti in chiaro sul digitale terrestre. Rimarranno solo più quelli in HD, peraltro già attivi, e saranno visibili su TV con il bollino “LaTV” o dotate di decoder moderno.
In questo ambito attuale, a Cortemilia, forse il canone RAI, che viene pagato a rate nelle bollette dell’energia, verrà versato più volentieri, dopo anni di buio televisivo. Da qualche giorno anche in queste zone l’offerta del nuovo digitale terrestre, attivo dall’8 marzo, è finalmente completa, grazie soprattutto all’interessamento dell’amministrazione comunale. Infatti la ditta incaricata è intervenuta sul ripetitore in località Castella ed ha sistemato le frequenze. Così, oltre a tutti i canali tradizionali e tematici RAI, ora si vedono anche La7, La8, La9, Real Time, e tutti quelli di approfondimento. E non manca il TGR Piemonte di RAI3, che sembrava ormai scomparso dai radar.
Poi, per quel che riguarda l’anzianità dei televisori delle famiglie, questo è un problema diciamo privato, ma almeno ora anche in questa zona dell’Alta Langa i canali si ricevono senza problemi.
Finalmente il sindaco Roberto Bodrito può ritenersi soddisfatto: «Era doveroso intervenire su un impianto diventato comunale, e su cui la RAI non investe più. Abbiamo speso circa 7 mila Euro per gli aggiornamenti tecnici, ed ora la popolazione può finalmente vedere praticamente tutta l’offerta del digitale terrestre. Devo anche precisare che, negli incontri fatti anche con il Ministero delle Comunicazioni, l’indicazione è quella di installare parabole per il futuro, ma a noi sembrava opportuno dare ai compaesani una televisione finalmente fruibile».
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