Un Hospice nel cuore della città di Cuneo.
Esiste un progetto, commissionato da Adas, fondazione senza scopo di lucro che, da circa 30 anni, fornisce assistenza ai pazienti e alle loro famiglie in modo gratuito. Tra le sue attività rientrano le cure palliative e la terapia del dolore.
Ed è proprio in questa direzione che va il progetto preliminare dell'Hospice cittadino. Nel territorio dell'Asl CN1, ad oggi, gli unici posti letto, in questo ambito, sono a Busca. C'è, quindi, un gran bisogno di strutture di ricovero e assistenza per malati terminali.
Sulla base di ciò e grazie alla disponibilità e supporto fornito dalla Congregazione delle Suore di S. Giuseppe di Cuneo, Adas ha commissionato il progetto, realizzato da Cout Architettura, per la creazione di un Hospice cittadino in Cuneo nella sede dell’ex Collegio “Immacolata” della Congregazione delle Suore di S. Giuseppe.
"Lo spazio è stato pensato nell'edificio dove già abbiamo la nostra sede, affacciati sul Rondò Garibaldi, di fronte alla Città dei Talenti, in un'idea di circolarità, come è la vita stessa. Da un lato la ricerca di talenti, lo sbocciare della vita, dall'altro lato la chiusura di questo ciclo, in un contesto assistitito e pieno di amore", spiega il direttore di Adas Emanuele Salvini.
Un progetto bellissimo quello che nei prossimi giorni Adas presenterà in conferenza stampa. La struttura sarebbe inserita in un contesto architettonico che prevederebbe al piano terra un centro incontri aperto alla popolazione e un giardino terapeutico aperto, non solo agli ospiti della struttura, ma anche ad altri malati che ne potessero trarre beneficio come, per esempio, i pazienti con demenza che frequentano i centri diurni.
Inoltre, tale spazio potrebbe, insieme ad altri, eventualmente essere utilizzato per un’attività di day-hospice.
Al primo piano sorgerebbe il vero e proprio hospice che, grazie alla fortunata struttura architettonica dei locali, permetterebbe, non solo di creare ambienti confortevoli, ma di offrire agli ospiti un panorama d’eccezione verso le montagne.
Infine, al secondo piano, sarebbe collocata l’unità di coordinamento dell’attività domiciliare accanto alla quale sorgerebbe un vero e proprio centro formativo con l’obiettivo di garantire la possibilità di organizzare corsi di formazione sulle cure palliative rivolti a diverse categorie di professionisti ma anche di creare importanti sinergie con la sede universitaria di Cuneo del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche o con l’università degli Studi di Torino per l’organizzazione di eventuali master o per la collaborazione nel contesto della scuola diSpecializzazione in Cure Palliative.
Nel progetto è stata ipotizzata, grazie alla disponibilità di un’ampia terrazza coperta, la predisposizione di un giardino sensoriale a disposizione degli ospiti della struttura nonché dei parenti degli stessi.
Mancano ancora molti tasselli, ma il progetto c'è e si stanno per affrontare i passi necessari, anche dal punto di vista economico-finanziario, per la sua realizzazione. C'è anche un'ipotesi di cronoprogramma, che prevede il termine dei lavori per maggio 2024.
Il complesso di edifici della Congregazione delle suore di San Giuseppe è composto da tre maniche che formano un impianto a “C”i ntorno ad una corte aperta verso est, che si apre ad est verso il paesaggio collinare. La manica a nord è utilizzata dalle suore. La manica a sud è ad uso scolastico e comprende la scuola dell’ENAIP. La manica centrale a ovest sarà quella adibita ad hospice.
Nel progetto, l’hospice è pensato come una struttura fortemente aperta alla città, un luogo che non si riduce alla sua mera funzione sanitaria, ma che assume un ruolo fortemente urbano e sociale. "Il nostro obiettivo è quello di creare una struttura che parli di vita e quindi inserito nella vita della città", ha concluso il direttore Salvini.