Attualità - 26 ottobre 2022, 08:05

Cuneo, approvato il programma dell'amministrazione Manassero: respinti tutti gli emendamenti della minoranza

Nessuna delle 51 proposte programmatiche di Indipendenti, Cuneo Mia e Cuneo per i beni Comuni è stata accolta. Sturlese, Boselli e Bongiovanni: "Ai propositi devono seguire gli interventi concreti. Da voi troppa chiusura"

Ha coperto ben due serate la discussione, in consiglio comunale a Cuneo, sulle linee programmatiche presentate dalla sindaca Patrizia Manassero (ovvero i driver principali dei prossimi cinque anni di amministrazione). Lavori complessi, che hanno visto la trattazione di tutti e 51 gli emendamenti presentati dai gruppi di minoranza Indipendenti, Cuneo per i Beni Comuni e Cuneo Mia.

Tutti respinti gli emendamenti
Gli emendamenti hanno portato l’attenzione su una gran quantità di tematiche particolarmente sentite (di cui molte già ampiamente discusse in consiglio comunale, commissioni e, in generale, durante le occasioni di dibattito pubblico), tra cui: la realtà di Parco Parri, lo spostamento dello Sferisterio di piazza Martiri, il superamento delle barriere architettoniche, il dopo di noi con riferimento alle persone con disabilità, la sanità territoriale e l’ospedale (nuovo e vecchio).

La scelta di proporre questi emendamenti è un modo di vedere la politica in modo diverso, di lavorare con la maggioranza in senso propositivo senza adottare la politica del no, ma quella del ‘sì, ma’ – ha detto Paolo Armellini (Indipendenti) - . Chi fa solo opposizione non costruisce, chi fa minoranza attiva come noi invece sì: nessuno ha il monopolio delle buone idee ma chiunque può dare suggerimenti”.

Luciana Toselli ha corroborato le parole del collega: “Ci è sembrato più onesto scendere nei particolari e proporre emendamenti perché non partiamo dall’idea di votare contro in generale – ha detto - . In uno stato democratico il ruolo della minoranza è importantissimo, siamo in buona fede”.

La sindaca è intervenuta in risposta a diversi degli interventi di presentazione degli emendamenti. Nessuno degli emendamenti è stato accolto dalla maggioranza del consiglio comunale, e le linee programmatiche sono quindi state approvate con 21 voti favorevoli e nove contrari.

Particolarmente amareggiati Franco Civallero e Massimo Garnero. Se il primo si è detto deluso dall'atteggiamento di chiusura della maggioranza, il secondo ha rimandato il giudizio alla coscienza personale di ciascun consigliere: "Ognuno farà i conti con se stesso - ha detto - ma Cuneo meritava, da parte vostra, uno sforzo in più".

Manassero: “Rigenerare e riutilizzare nostri leit motiv”
La sindaca – come già fatto in commissione consiliare la scorsa settimana – ha illustrato il senso delle linee programmatiche, ovviamente ricalcate sul programma da lei portato alle elezioni dello scorso giugno. Un documento fondamentale ma che si presenta come il più concreto e generale possibile, così da poter facilmente intercettare nel corso dei prossimi cinque anni le istanze che la contemporaneità potrà portare all’attenzione della maggioranza.

Il modus operandi dei prossimi cinque anni – secondo la sindaca – sarà quello di porre attenzione massima all’intercettazione di fondi di qualunque tipo, ai rapporti con altre città italiane per la condivisione delle buone pratiche e con altri enti del territorio, rispetto soprattutto alla sostenibilità degli eventi e delle iniziative messe in campo: “Un metodo di lavoro che riguarda da vicino il raggiungimento e la gestione dei fondi PNRR – ha detto Manassero - ; attraverso progettazioni di questo tipo siamo riusciti e ci proponiamo di riqualificare intere aree della città nell’ottica della riduzione del consumo di suolo e non solo del recupero patrimoniale”.

La sindaca ha poi ricordato alcuni interventi specifici di particolare rilevanza come la conclusione di quello relativo a palazzo Santa Croce (sede futura di entrambe le biblioteche comunali), i bandi PINQuA da oltre 26.000.000 di euro riservati alle politiche dell’abitare, la realizzazione della scuola polo di Borgo San Giuseppe e quella della palestra accanto al palazzetto dello sport. “Da non dimenticare il tema della sicurezza in città, nella quale garantiamo comunanza d’intenti con tutti gli attori coinvolti e quotidiano confronto – ha concluso la sindaca - . Il tema, ad oggi, interessa un isolato specifico della nostra città, su cui poniamo tutta l’attenzione necessaria. Ma le antenne vanno tenute alzate su tutto il territorio”.

Il dibattito: la maggioranza è divisa?
La lunga discussione ha visto gli interventi di esponenti di tutti i gruppi consigliari. A cominciare dai tre autori degli emendamenti – rappresentati da Ugo Sturlese, Claudio Bongiovanni e Giancarlo Boselli - . Da loro, ovviamente, posizioni fortemente critiche.

Il giudizio su un’amministrazione non si può fare alla presentazione di quello che, comunque, rimane il documento fondamentale per una consigliatura – ha sottolineato Sturlese - , ma sarà dato inevitabilmente dalla conseguenza, eventuale o meno, dei proclami elettorali con le azioni concrete nei cinque anni. Staremo attenti, quindi, ai futuri comportamenti della squadra di governo. Credo la situazione internazionale complessiva a livello socio-economico richieda non solo un cambio di programmazione ma proprio un cambio di passo”.

Bongiovanni ha invece spiegato che i suoi emendamenti derivano dalla necessità di spogliare il documento dei suoi aspetti più vaghi e ricondurlo a una dimensione concreta: “Secondo noi manca una presa di posizione chiara e decisa rispetto ad ambiente e mobilità – ha detto - : si abbattono gli alberi ma poi non si sfavorisce l’uso dell’auto, e non si fa cenno a un regolamento del verde. Con l’aumento dei costi non tutti gli interventi in programma si potranno realizzare e bisognerà fare delle scelte, guardando alle intenzioni della collettività. È un periodo difficile per tutti, quindi questo dev’essere il momento dell’ascolto e dell’unire le forze in cerca di soluzioni nuove”.

Boselli si è invece lasciato andare a un’analisi più politica rispetto ai primi mesi di mandato. Senza risparmiarsi, e definendo Manassero ‘un’abilissima giratrice di minestrone quando non sa come rispondere’: “Dobbiamo sottolineare un atteggiamento insicuro della sindaca e della giunta, che ancora non ha mostrato la propria spinta propulsiva, e spesso sfuggente al confronto. Addirittura, è bene notare come una parte della maggioranza non sia e non sia mai stata allineata su alcune delle disposizioni di un’altra forza di maggioranza, che non ne rappresenta nemmeno più la parte pi ampia ma che continua a portare tutti al guinzaglio. Ci definite un’opposizione composita? Giusto, probabilmente. Ma voi siete una maggioranza composita”.

Nonostante le accuse - reiterate – di ‘sfilacciamento’ da parte della minoranza, gli interventi della maggioranza hanno mostrato sostegno assoluto al programma elettorale che (è bene non dimenticarlo) ha portato all’elezione di tutti loro.

Crediamo in una città radicata sul suo territorio e promotrice della sua valorizzazione, ma anche proiettata verso il futuro – ha detto Stefania D’Ulisse, che ha chiesto la messa a terra del PEBAS e azioni economiche in favore delle fasce di popolazione più deboli - . Una città sensibile al sociale, con politiche al servizio del cittadino. Una Cuneo bella, sicura, attrattiva e vivibile, sostenibile e attenta a tutti. Assicuriamo a tutti gli scettici e i preoccupati, perché noi per primi siamo preoccupati, che l’attuazione concreta del programma sarà immancabilmente figlia del contesto socio-economico globale, in un atteggiamento di maturità politica e attenzione al bene comune”.

In questi cinque anni affronteremo crisi di particolare entità, rispetto alle quali le linee programmatiche si dimostrano attente, in un documento trasparente e semplice ma ambizioso che raccoglie le sollecitazioni dei cittadini e ci guida verso obiettivi chiari e concreti” ha detto Luca Paschiero, che ha suggerito alla minoranza di abbandonare la ‘politica del no’: “Spesso, in quest’ottica, si bloccano o rallentano interventi e attività fondamentali ma è un modo di fare che non può corrispondere a un’epoca con tutta questa disponibilità di mezzi economici”.

Monica Pellegrino e Serena Garelli (Centro per Cuneo) si sono divise un lungo intervento in cui hanno ugualmente sostenuto le linee programmatiche ma ponendo l'attenzione sulle tematiche relative alla sicurezza (citando nello specifico il Parco Fluviale, i Giardini Fresia, la zona di Cuneo centro e della stazione), le grandi opere (soprattutto quelle relative alla viabilità), la crisi e il sostegno alle attività economiche, l'attenzione ai più deboli, l'importanza del turismo e il ruolo dell'ATL, dei giovani tra scuola e sport e dei servizi culturali della città.

Allo stesso modo, infine, anche Antonino Pittari (Gruppo Misto Maggioranza) ha sostenuto, coerentemente con quanto dimostrato in campagna elettorale – quando era ancora parte del Partito Democratico - , le linee programmatiche. Ma con un'importante precisazione a conclusione del proprio intervento: “Vigilerò rispetto alla concretizzazione di quanto inserito nel documento”.