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Politica | 26 luglio 2022, 12:23

Boselli all'assessora Paola Olivero: "Stai zitta, oca". Luca Paschiero: "Inammissibile attacco sessista"

La frase pronunciata dal rappresentante degli Indipendenti prima della riunione dei capigruppo scatena la bagarre in aula durante il consiglio comunale di Cuneo. Lui: "Se vuole si rivolga alle sedi opportune, ho le prove che mi ha insultato"

A sinistra: Luca Paschiero. Giancarlo Boselli e l'assessora Paola Olivero

A sinistra: Luca Paschiero. Giancarlo Boselli e l'assessora Paola Olivero

Una cosa è certa. La "trombatura" alle elezioni in qualità di candidato sindaco non ha scoraggiato Giancarlo Boselli, che alla prima convocazione del consiglio comunale di Cuneo ha lasciato immediatamente intendere che la sua non sarà un'opposizione né morbida né passiva.

Subito due interpellanze di quelle che sanno movimentare gli animi: la chiusura da alcuni mesi del sottopassaggio del Movicentro ed il "frettoloso" collaudo del Parco Parri, che Boselli ha bollato come "iniziativa pre elettorale" e che nel mese di giugno è stato anche teatro di alcune problematiche (esondazione del laghetto, caduta di un'opera esposta su un bambino). E la discussione ha acceso le coscienze.

Ma è stata l'interpellanza presentata da Ugo Sturlese (Beni Comuni) a scatenare una vera e propria bagarre in aula, durante la quale Boselli non le ha mandate a dire facendo volare anche qualche parola di troppo.

Al centro del dibattito, Domenico Giraudo per la questione PING, con la condanna da parte del Tribunale di Torino, proprio in capo all'ex assessore, al pagamento di poco meno di 50 mila euro alla società Pensare in Granda. Non solo, per lui e per altri due amministratori di PING anche il pagamento di altri 20mila euro e la rimozione dall'incarico.

E proprio la citazione degli altri due amministratori richiedeva la discussione senza pubblico che, ovviamente, il presidente del Consiglio, Marco Vernetti, ha fatto rispettare.

Decisione tecnicamente ineccepibile, ma le opposizioni non l'hanno accettata passivamente. Gli animi si sono immediatamente accesi: un solitamente pacato Sturlese è arrivato ad alzare la voce in modo importante, battendo più volte i pugni sul tavolo, mentre da parte di Giancarlo Boselli sono partiti strali.

Fin quando la seduta è stata sospesa per la convocazione dei capigruppo. Qui, è successo il "fattaccio": "Stai zitta, oca", avrebbe detto ad un certo punto il rappresentante degli Indipendenti rivolto all'assessora Paola Olivero, mentre stava per iniziare la riunione.

Ma cosa avrebbe scatenato la sua reazione? "Mentre mi passava accanto, ho semplicemente detto a Boselli: "Non vedevamo l'ora che arrivassi tu in Consiglio". Tutto qui - precisa l'assessora il giorno dopo -. Non è nel mio stile far polemica, ma è da due anni che ci massacra, anche pubblicamente. La mia è stata una semplice constatazione. E poi Boselli ha pure scelto l'animale sbagliato, si sa che le oche sono notoriamente intelligenti".

Alla ripresa della seduta, il portavoce della lista "Crescere Insieme", Luca Paschiero, ha attaccato duramente Boselli: "Inammissibile usare certi termini. Soprattutto nei confronti di una donna ed in un momento storico come quello che stiamo vivendo".

La Olivero non ha replicato pubblicamente, mentre Boselli non si è perso d'animo: "Sono stato insultato. Se lo ritiene, l'assessora Olivero lo faccia presente nelle sedi opportune: porterò le prove che quel che dico è vero".

Dai banchi della maggioranza si è invece alzata, timida, la voce di Santina Isoardi (PD), che ha chiesto "un po' di rispetto per la Olivero e per tutta la Giunta".

"Pensate a fare proposte concrete, invece di vivere all'ombra degli assessori", la risposta del consigliere, che ha aggiunto: "Forse non eravate abituati, ma sappiate che d'ora in poi vi troverete di fronte ad una opposizione battagliera".

Il giorno dopo, Giancarlo Boselli è pronto a chiedere scusa all'assessora Olivero? "Perché dovrei? Anzi, sono loro che devono imparare a rispettare le opposizioni".

Il battagliero consigliere di minoranza ha già pronta un'altra interpellanza. Stavolta solleciterà la Giunta sull'annoso tema di Corso Giolitti e della zona intorno alla stazione ferroviaria, suo cavallo di battaglia durante la campagna elettorale. Siamo solo all'inizio.

Cesare Mandrile

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