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Attualità | 18 luglio 2022, 16:34

Da Venezia alla Francia passando per Cuneo: Bernardo Sagrado in viaggio per dire grazie ai sanitari

Spagnolo di 74 anni, non è nuovo a queste imprese. In lockdown ha percorso 2mila chilometri in 638 ore senza uscire di casa. "Sto ricevendo tanta solidarietà. Ma soprattutto voglio che nessuno dimentichi ciò che i sanitari hanno fatto per noi"

Da Venezia alla Francia passando per Cuneo: Bernardo Sagrado in viaggio per dire grazie ai sanitari

A segnalarci la presenza di Bernardo Sagrado è stato un giovane corriere che gli ha dato un passaggio accompagnandolo fino all'area del cimitero di Cuneo. "Viaggia per omaggiare i sanitari per quanto hanno fatto durante la pandemia. Andate ad incontrarlo", ci ha detto Omar al telefono. E così abbiamo raggiunto Bernardo, incuriositi dalla sua storia e poi, una volta incontrato, rapiti dai suoi piccoli occhi azzurri, pieni di vita e curiosità, entusiasmo e gratitudine.

Bernardo, 74 anni, viaggia con un grande zaino al quale lui ha montato delle rotelle. Poi ha uno zaino in spalla. 40 chili il peso totale, anche una doccia portatile. Non è tecnologico, ha il cellulare ma viaggia con la vecchia cartina, dove ci mostra il percorso che sta affrontando. Partito da Venezia il 4 luglio, chilometro dopo chilometro è arrivato a Cuneo. Da qui, attraverso il Colle della Maddalena, tornerà a Caussade, capitale del cantone di Montauban, a cinquanta chilometri da Toulouse, dove vive da quando la moglie, francese, è andata in pensione. Lui è di Salamanca ma ha vissuto per 42 anni ad Andorra.

Il signor Sagrado non è nuovo a queste imprese. In pieno lockdown, tra aprile e giugno del 2020, ha camminato per più di 638 ore, 2000 chilometri in casa, tre milioni di passi, senza mai uscire. La sua impresa è stata raccontata anche da tv e giornali spagnoli.

Ora questa nuova impresa. Bernardo dorme sempre nei pressi delle zone cimiteriali perché "c'è sempre l'acqua e posso docciarmi. Tutti si stupiscono di questa scelta, ma è la più logica".

Per compiere questo nuovo viaggio ha preventivato un mese e mezzo di tempo. "Sto ricevendo tantissimo aiuto e solidarietà. C'è chi mi offre un caffè, chi l'acqua, chi mi dà da mangiare. Nessuno vuole soldi. Voi italiani siete davvero persone generose", ci dice. Ma quello che gli preme davvero è che tutti vedano il cartello giallo appeso allo zaino. "Omaggio agli operatori sanitari", c'è scritto.

"Per me quello che conta è che le persone, vedendo e leggendo il cartello, pensino anche solo per un attimo a ciò che i sanitari hanno fatto per noi durante i durissimi mesi del Covid. Al loro grandissimo lavoro e al loro sacrificio. Io non sto facendo nulla di straordinario. Loro, i sanitari, invece, lo hanno fatto. Ed è per questo che ho con me questo cartello. Ci stiamo dimenticando di quello che è successo. Ma non dobbiamo. Ed ecco perché ho deciso di portare con me questo messaggio. Le persone lo leggono e mi dicono che faccio bene, che sto facendo la cosa giusta", spiega ancora Bernardo.

Non ha ragioni personali o esperienze che lo hanno segnato particolarmente. Ha tre dosi vaccinali, il Covid lo ha preso ma non ha avuto alcuna conseguenza. "E' stato un raffreddore o poco più. Ma penso a tutti i morti e mi sento fortunato. Loro, i sanitari, sono stati la nostra grande arma e a loro va il mio grazie e, spero, quello di tutti. Lo scopo del mio viaggio è solo questo: invitare tutti a non dimenticare quanto i sanitari hanno fatto per tutti noi. In Italia, in Spagna, in Francia e in tutto il mondo. Grazie".

Barbara Simonelli

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