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Attualità | 01 giugno 2022, 07:40

Bra, primo passo per la nascita di un museo delle confraternite dei Battuti Bianchi e Neri

I presidenti dei due rispettivi direttivi hanno recentemente incontrato il sindaco Gianni Fogliato per sottoporgli l’idea di un piccolo museo contenente i pezzi della loro ultracentenaria storia

La Confraternita dei Battuti Neri

La Confraternita dei Battuti Neri

Le confraternite braidesi dei Battuti neri e dei Battuti bianchi sono al lavoro per l’istituzione di un piccolo museo che raccolga i pezzi della loro ultracentenaria storia.

"L’idea nasce da quando in questi ultimi anni abbiamo cominciato il riordino del nostro archivio storico secondo le indicazioni della Sovraintendenza archivistica di Torino" -spiega Roberta Comoglio, presidente dell’Arciconfraternita dei Battuti Neri -. "In questo frangente sono emersi, oltre al patrimonio documentale, anche altri oggetti molto importanti, da ostensori a paramenti sacri. Abbiamo dunque pensato di catalogarli, restaurarli e renderli fruibili al pubblico. E dunque abbiamo proposto ai Battuti neri l’idea di un piccolo museo, contenente oggetti appartenenti alle due confraternite in egual numero, per raccontare la nostra storia e la nostra relazione con Bra".

"Questo patrimonio lo dobbiamo anche all’affetto dei braidesi, in quanto frutto di donazioni e contributi", aggiunge Comoglio. "Le due confraternite sono infatti fortemente radicate nel territorio tramite un legame morto forte mai venuto meno".

Comoglio e Valter Manzone, presidente della confraternita dei Battuti Bianchi, si sono dunque presentati al sindaco Gianni Fogliato per una chiacchierata in cui hanno chiesto se la città fosse interessata al progetto. "Attendiamo una risposta ufficiale, ma ci sembra che la proposta sia stata gradita. È un primo passaggio di un percorso molto lungo, perché gli attori in gioco sono tanti, tra cui la Curia Metropolitana di Torino, da cui dipendiamo, e la Soprintendenza, per avere il permesso di spostare gli oggetti", conclude Comoglio.

Aggiunge Manzone: "Abbiamo subito spostato il progetto, che nasce da Comoglio ma che condividiamo a pieno. Siamo infatti in possesso di un archivio incredibilmente ricco, i cui lavori di riordino sono stati avviati dal compianto Fra Luca. Tra questi, anche molte suppellettili, arredi sacri, come parte della sacrestia: stiamo valutando di selezionarne alcuni per l’esposizione. Pensiamo davvero che i nostri oltre 400 anni di Storia debbano essere consegnati alla memoria della cittadinanza anche in questa forma".

Luca Sottimano

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