Non prendete impegni venerdì 13 maggio. A Bra torna la preghiera in stile Taizé nella cripta del Santuario nuovo della Madonna dei Fiori. L’ultimo appuntamento della stagione è alle ore 21 con l’incontro guidato da Mattia Miggiano, seminarista della diocesi di Nardò-Gallipoli.
L’iniziativa è partita da alcuni giovani braidesi che hanno fatto esperienza della comunità fondata nel 1940 da frère Roger. Già da diversi anni sono impegnati nell’animazione di una preghiera cittadina, aperta a tutti, senza distinzione di Parrocchie, gruppi, movimenti ed età, come segno di una comunione e di una fiducia in Dio e tra gli uomini necessaria per ottenere la vera pace.
La preghiera di Taizé è fatta soprattutto di silenzio, canti, meditazione della Parola e si tiene in un’atmosfera di raccoglimento e di accoglienza: l’ambiente viene illuminato dalla calda luce di molte candele, vengono stesi attorno all’altare tappeti variopinti, perché i fedeli possano sedere gli uni accanto agli altri in perfetto stile ecumenico.
Stanno sulle dita di una mano le proposte che la comunità di Taizé offre ai giovani per vivere “Il coraggio della Misericordia”. La prima è “Affidarci a Dio che è Misericordia”.
La seconda è “Perdonare sempre e ancora”. La terza: “Avvicinarsi da soli o insieme ad altri, a una situazione di difficoltà”. C’è poi la richiesta di “Espandere la Misericordia alle sue dimensioni sociali”, in particolare a “Donne, uomini e bambini che sono costretti ad abbandonare la propria terra”. E ancora: “Andiamo oltre la paura dello straniero, delle differenze di cultura”, perché se l’afflusso dei rifugiati e dei migranti crea delle difficoltà, può anche offrire delle possibilità.