Correre: un’azione che uomini e animali fanno da milioni di anni, per diverse ragioni. Antonio Lattarulo, oltre che per passione, corre anche per solidarietà. Dopo aver organizzato nel 2020 la 250 km senza sosta da Monticello d’Alba al porto di La Spezia, i cui proventi sono stati devoluti alla Collina degli Elfi di Govone ed alla Favela Santa Marta di Rio de Janeiro (leggi articolo), l’ultra maratoneta è ora pronto ad una nuova “avventura solidale”.
La lampadina si è accesa durante i suoi allenamenti nei boschi, come lui stesso ha detto: «Un’intuizione che raddoppia l’impresa di due anni fa. La nuova “amata pazzia” ha un nome: la corsa “250kmx2”, sempre in nome del mio motto “Perché mai nessuno sarà lasciato solo”». E quel “nessuno” è riferito ai bambini che sono in difficoltà nel mondo.
L’idea è in evoluzione, come ammette Antonio Lattarulo che, tra l’altro, quest’anno ha corso la “Finisher run strada hard” di 1650 km complessivi in 77 giorni 20 ore e 54 minuti, gara a tempo che l’ha visto primo nella categoria uomini e secondo assoluto, dietro alla vincitrice donna. «Per prepararmi alla 500 km – continua l’atleta 59enne che corre da 43 anni – a luglio andò al mare a piedi fino a Varazze, ricoprendo la distanza di 104 km, ed a settembre andrò al Santuario del Todocco correndo su una distanza di 76 km. Saranno due eventi di allenamento per fare gruppo con gli altri atleti, e ricordo che, chi vorrà, potrà donare, sempre a favore dei bambini in difficoltà.
Queste due saranno tappe di avvicinamento alla “250kmx2”, idea nata prendendo spunto da una gara che ogni anno vado a fare in Grecia sulla stessa distanza. Ho pensato che era meglio non spendere soldi ma devolvere i miei, e raccoglierne per continuare la mia opera di solidarietà».
E così a maggio 2023 tutti alla 500 km: Monticello - La Spezia e ritorno: «La gara si svolgerà sullo stesso tracciato di quella del 2020, solo che questa volta sarà ad andata e ritorno. Parlando con gli altri atleti si pensa di svilupparla su cinque giorni, con punti di ristoro e di riposo. Una formula che permetterà la partecipazione a più persone, perché l’intento è quello della solidarietà. I fondi saranno devoluti alla Collina degli Elfi, associazione con cui collaboro da dieci anni, ed alla Onlus “Voce al silenzio” di Torino, che segue i bambini malati e maltrattati.
Le due associazioni avranno i loro punti lungo il percorso, e sto già pensando ai gudget, tra magliette, borse ecologiche, e altro. Con me ci saranno i fedelissimi Gennaro Piscopo, Barbara Cosma e l’ultra-atleta di livello internazionale Ciro Di Palma. Spero che il numero dei sessanta partecipanti alla 250 possa anche questo raddoppiare, come la distanza portata a 500 km. Il tutto in nome della solidarietà». Così da permettere ad Antonio Lattarulo di aggiungere altri km corsi agli attuali 260 mila km circa, e magari un nuovo paio di scarpe alle diverse già consumate.