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Attualità | 30 ottobre 2021, 11:36

L'Almanacco della Resistenza 2022 dell'ANPI presentato a Bra (VIDEO)

Al Politeama, una "festa" per non dimenticare le radici del nostro presente. Tra gli ospiti, Gad Lerner e Carlin Petrini, che ha sottolineato l’importanza di legare la memoria storica all’attualità. Consegnata una targa commemorativa a Romano Fedrigo, figlio del partigiano "Lampo" fucilato a soli 18 anni.

L'Almanacco della Resistenza 2022 dell'ANPI presentato a Bra (VIDEO)

Mese per mese. Giorno per giorno. Per non dimenticare quanta ferocia c’era dietro il nazifascismo e quanto furono profonde le radici della liberazione e della riscoperta della libertà. Ieri, venerdì 29 ottobre, al Politeama di Bra è avvenuta la presentazione dell'Almanacco della Resistenza 2022 curato dalla sezione Alba-Bra dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia). A condurre Luciano Bellunato, che ha dialogato con il noto giornalista Gad Lerner, Massimo Bisca (presidente provinciale dell'ANPI genovese), Gigi Garelli (diretto Istituto Storico della Resistenza di Cuneo), Graziella Altare (figlia del partigiano Carletto, tra i fondatori della Brigata internazionale "ISLAFRAN") e Chiara Gribaudo, deputata del PD originaria di Borgo San Dalmazzo a cui nei mesi scorsi erano stati rivolte forti offese sessiste.

L’almanacco offre una panoramica sui venti mesi di guerra resistenziale sulle montagne e le colline della provincia di Cuneo, tramite un’accurata selezione tra gli oltre 2.500 eventi che hanno segnato le nostre zone. Dopo i saluti del sindaco, la serata è proceduta passando in rassegna, attraverso un commento degli ospiti, ogni mese, a cui è associato e approfondito in un riquadro il fatto principale. "Il calendario non ha il semplice scopo di ricordare", sottolinea Garelli. "Oggi non bisogna infatti rimanere prigionieri della memoria, ma utilizzarla per riflettere, meditare, come già ammoniva Primo Levi".

Gad Lerner ha poi salutato i numerosi associati dell’ANPI che nelle prime file sedevano indossando la fascia tricolore. "La vostra presenza ci ricorda che la liberazione è una festa nazionale: a questa dobbiamo la possibilità oggi per ciascuno di esprimere proprio pensiero. Molti ritengono la Resistenza un atto superfluo, in quanto la vittoria degli Alleati sarebbe avvenuta ugualmente. Ma in verità ben diversa sarebbe stata la nostra Storia senza di questa, passaggio fondamentale per disegnare l’Italia del futuro".

Il momento più toccante della serata è stato sicuramente quando è salito sul palco Romano Fedrigo, figlio di Antonio, partigiano col nome di battaglia "Lampo" rimasto fucilato all’età di 18 anni presso Cervignano (Friuli). A lui è stata consegnata una targa da parte del sindaco di questo Comune. "Voi siete la mia famiglia" ha commentato visibilmente commosso.

È intervenuto anche Carlin Petrini, che ha posto l’attenzione sull’importanza di "Ricordare tutta l’azione antifascista e legare la memoria storica all’attualità, alla luce di eventi recenti come l’attacco alla sede della CGIL. Oggi in particolare il nocciolo della questione riguarda i migranti. I partigiani non avrebbero mai permesso che il nostro Governo stringesse accordi con la Libia, coi loro trafficanti di esseri umani e direttori delle carceri dove questi sono sottoposti alle peggiori sevizie".

A questo invito ha riposto Gribaudo, rimarcando il suo voto contro questi patti (per cui è andata controcorrente rispetto alla linea dettata dal suo Partito) e poi sottolineando il ruolo nella Resistenza delle donne, prima tappa per la loro emancipazione e progressiva conquista di diritti, ma ancora oggi troppo spesso dimenticato e relegato ai margini.

"Immaginando la nostra Nazione come un grande edificio", conclude Bellunato," Potremmo considerare la guerra di Resistenza come le sue fondamenta, la scelta della Repubblica la sua struttura e la Costituzione il tetto. E l’ANPI come suo portinaio, con lo scopo di conservarlo e evitarne il disfacimento."

Luca Sottimano

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