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Economia | 11 ottobre 2021, 07:00

Lanap Laser: di cosa si tratta, indicazioni e come agisce

E' l'unico protocollo medico approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) per il trattamento della parodontite: ecco una pratica guida per essere informati al meglio

Lanap Laser: di cosa si tratta, indicazioni e come agisce

La salute orale è un aspetto che merita molta attenzione. Trascurarla - abitudine purtroppo diffusa - può portare ad avere a che fare con problematiche come la malattia parodontale. 

Quando la si nomina, si inquadra una condizione che comprende la gengivite e la parodontite. In quest’ultimo caso, il paziente che sperimenta in prima persona la patologia soffre per via del totale deterioramento del sistema di sostegno del dente. Degna di nota è anche la formazione delle cosiddette tasche parodontali, sacche che si creano tra la superficie interna dei denti e le gengive. All’interno di esse, si accumulano ingenti quantità di batteri.

Premettendo il fatto che la prevenzione, che passa innanzitutto dall’igiene attraverso strumenti come lo spazzolino da denti e il filo interdentale, è il principale punto di riferimento per evitare di avere a che fare con la patologia, è doveroso fare presente che, nel momento in cui è necessario intervenire con la cura, esistono diversi approcci mini invasivi. Tra questi, spicca Lanap Laser. Di cosa si tratta di preciso? In quali casi è indicato? Scopriamolo assieme nelle prossime righe di questo articolo.

 

Cos’è Lanap Laser?

 

Quando si parla diLanap Laser, si inquadra un protocollo grazie al quale è possibile intervenire in caso di parodontite. Si tratta, per la precisione, dell’unico protocollo medico approvato dalla FDA (Food and Drug Administration) per il trattamento della parodontite. Per rendersi conto dell’importanza di quanto appena specificato, basta ricordare che, solo in Italia, circa il 60% della popolazione adulta soffre di malattia parodontale (dati del Ministero della Salute).

Trattamento laser mini invasivo, prevede diversi step. Il primo consiste nella misurazione delle tasche parodontali. In questo frangente, viene utilizzata una sonda. I dati che restituisce sono nodali per la cura. Grazie ad essi, infatti, è possibile farsi un’idea chiara in merito all’entità del distacco tra dente e gengive.

Il passo successivo prevede il ricorso al laser e, nello specifico, alla luce pulsata. Il suo ruolo è importantissimo: grazie ad essa, infatti, il dentista, che deve aver seguito un corso ad hoc finalizzato all’ottenimento di una certificazione, agisce all’interno delle tasche procedendo sia all’eliminazione dei batteri, sia alla rimozione del tessuto malato senza intaccare in alcun modo quello sano.

A seguito della denaturazione del tartaro tramite ultrasuoni, sempre tramite il laser si procede alla formazione di un coagulo. Quest’ultimo è il primo passo verso la guarigione. Si può infatti paragonare a un sigillo protettivo attorno al dente.

Un indiscusso vantaggio di questo trattamento è legato alla mancanza di necessità di punti di sutura, richiesti invece quando si ha a che fare con altre procedure per il trattamento della parodontite. Come è possibile ciò? Grazie alla compressione dei tessuti contro le superfici dentali.

Il trattamento si conclude con un focus, da parte del dentista, sul bilanciamento occlusale. Come mai il professionista si concentra su questo aspetto? Perché, nel momento in cui non ci sono problemi di occlusione, è minimo l’impatto traumatico sui denti. In questo frangente, si punta soprattutto a tutelare quelli che hanno avuto a che fare con una forte perdita ossea.

Come è chiaro, si tratta di un approccio contraddistinto da una bassissima invasività, nonché di un protocollo molto rapido. Al paziente, infatti, è richiesta una sola seduta. Un altro aspetto sul quale vale la pena soffermarsi riguarda l’efficacia biostimolante del sistema. Questo consente non solo di fare riferimento alle naturali capacità di autoguarigione del nostro corpo ma anche di apprezzare, sia poco dopo il trattamento sia nei giorni successivi, una sostanziale assenza di dolore.

Alla luce di ciò, i pazienti che si sottopongono al trattamento possono tornare immediatamente al sociale e all’esercizio delle proprie attività quotidiane. Concludiamo rammentando che Lanap Laser non ha controindicazioni e che, prima di sottoporsi al trattamento, non è necessario sospendere eventuali terapie farmacologiche.

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