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Attualità | 29 maggio 2021, 17:13

“Comandare significa assumersi la responsabilità, non delegarla”: l’incontro con Maurizio Vercesi, comandante della Polizia Locale di Dronero

Originario di Pavia, nel 1989 era entrato a far parte degli agenti di Polizia Locale a Cuneo. Dal 1997 al comando della stazione di Dronero, il 1° luglio lascerà l’incarico andando in pensione

Maurizio Vercesi

Maurizio Vercesi

Originario di Pavia, in gioventù Maurizio Vercesi era stato dapprima ufficiale di complemento nel corpo degli alpini e successivamente a Moena, ufficiale addestratore presso il Centro di Addestramento Alpino della Polizia di Stato. Congedato, aveva poi lavorato a Milano presso un’agenzia pubblicitaria, ma la passione per il servizio ereditata dal padre lo aveva spinto, nel 1989, ad entrare a far parte degli agenti di Polizia Locale a Cuneo. 

Dal 1997 è comandante della stazione di Dronero. Il 1° luglio lascerà l’incarico, andando in pensione.

Da gestire le cose più semplici, come ad esempio il vestiario, a stilare provvedimenti o andare a fare contravvenzioni. Comandare significa assumersi la responsabilità, non delegarla. Pertanto, occorre avere un carattere molto forte, idee ed obiettivi ben precisi, molta fermezza. Comandare, poi, è diverso da dirigere. A differenza del dirigente, che prende decisioni ed affida i compiti, il comandante è insieme fisicamente ai propri collaboratori, si mette a lavorare con loro, a faticare con loro. Una sostanziale differenza, certamente uno degli aspetti che mi hanno fatto decidere di volere questo incarico. Io ho sempre tenuto ad essere sul campo, ad essere lì con i miei collaboratori. Non è facile, è però gratificante. Come una famiglia che ho cercato di guidare, spero di averlo fatto al meglio".

"Negli anni ho riscontrato un aumento dell’aspetto burocratico, che è diventato una grossa componente del lavoro. Il risultato è spesso, a mio avviso, lo scarico di responsabilità e, per uno come che invece ha scelto di assumersela, è stato certamente motivo di interrogazioni: credo bisognerebbe fare qualcosa a riguardo, anche proprio come valenza educativa alla responsabilità individuale. Credo sia importante".

"Desidero ringraziare tutte le amministrazioni che negli anni mi hanno supportato, ma anche sopportato perché non ho un carattere semplice. Ho avuto diversi sindaci: Franco Reineri, Giovanni Biglione, Pier Giuseppe Reineri ed in ultimo Livio Acchiardi. Desidero ringraziare tutti i cittadini di Dronero: il nostro compito prevede naturalmente anche contravvenzioni, ad esempio nelle soste. Naturalmente non è piacevole, però ci spetta per permettere il rispetto delle regole. Spero di aver lavorato nel miglior modo possibile, spero di essere ricordato bene. 

Mi mancherà molto questo lavoro, l’ho scelto e ho avuto la fortuna di poterlo svolgere. Ogni tanto passerò qui in stazione ed in amministrazione a salutare tutti, sarà inevitabile!

Beatrice Condorelli

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