Intervenire al più presto per ripristinare la rete escursionistica delle valli alpine cuneesi, in particolare quei sentieri della valle Gesso che sono stati pesantemente danneggiati dall’alluvione dell’ottobre scorso e salvare la stagione estiva che ormai è alle porte.
Questo il tema dell’incontro che si è svolto lunedì 17 maggio in Provincia a Cuneo alla presenza del presidente Federico Borgna, del consigliere regionale e vice presidente della Terza Commissione Montagna e Turismo Paolo Bongioanni, del presidente dell’Atl del Cuneese Mauro Bernardi con il consigliere Rocco Pulitanò e il direttore dell’Atl Daniela Salvestrin, del presidente del Parco Alpi Marittime Piermario Giordano con il direttore Giuseppe Canavese e del sindaco di Entracque Gianpietro Pepino. Erano rappresentati anche gli assessorati regionali del vice presidente Fabio Carosso con Mauro Bertolino e dell’assessore Marco Gabusi con Grazia Gallo. Per la Provincia erano presenti anche gli ingegneri Riccardo Enrici e Simone Nicola, con il capo reparto Giovanni Odasso che si stanno occupando dei lavori di ricostruzione stradale soprattutto in valle Gesso.
Sentieri e percorsi escursionistici, trekking e percorsi a tappe, rifugi e bivacchi: il patrimonio montano del Cuneese è molto vario e soprattutto ricco di località ricche di fascino e biodiversità ancora poco conosciute al turismo di massa. Una ricchezza che l’ultima alluvione dell’ottobre 2021 ha messo a dura prova, spazzando via interi percorsi e rendendo, di conseguenza, più difficile raggiungere la maggior parte dei rifugi in valle Gesso (Federici al Pagarì, rifugio Genova e rifugio Ellena Soria). Tanti gli interventi già eseguiti o in corso, ma tanto resta ancora da fare anche perché la rete escursionistica è crocevia per la Francia, Gta, Vie alpine che rappresentano un importante richiamo turistico anche per cicloamatori appassionati di mountain bike ed e-bike.
Il presidente della Provincia, Borgna: “La Provincia sta proseguendo i lavori di minimo per consentire l’accesso a San Giacomo di Entracque con il consolidamento della pista ad oggi realizzare sulla provinciale 301 Entracque-San Giacomo e sulla sp 239 Sant’Anna Valdieri-Terme di Valdieri. Ci sono tratti a senso unico alternato e i lavori proseguono, ma riusciremo ad aprire entrambe le strade per fine maggio, seppur con dei limiti di portata e di velocità. Prendendo poi atto della difficoltà a reperire fondi per la sistemazione dei sentieri e delle strade comunali oltre le provinciali, pensiamo ad un confronto con la Regione Piemonte per verificare la possibilità di utilizzare parte dei sovraccanoni rivieraschi previsti dalla legge 2020 per le strade bianche allo scopo di supportare l’azione dei parchi e dei comuni”.
Il consigliere regionale Paolo Bongioanni: “L’incontro di oggi è stato sicuramente importante per analizzare le problematiche di accesso ai rifugi dell’alta Valle Gesso. Siamo stati i primi a sollecitare soluzioni efficaci a seguito delle problematiche di viabilità conseguenti all’alluvione dell’ottobre scorso. La soluzione che proporremo sarà quella di utilizzare lo stanziamento previsto dal mio emendamento alla legge sui canoni idrici che assegna alle strade sterrate della provincia di Cuneo, site in comuni montani, 364.000 euro all’anno, utilizzandone una parte per intervenire sul recupero di questi percorsi. I sentieri sono infatti necessari sia per permettere la ripresa del turismo outdoor in questa area strategica del nostro territorio, sia per poter raggiungere i rifugi che già vivono una stagione turistica estremamente breve, ma che con la ripartenza dell’imminente estate sarà sicuramente ricchissima di presenze”.
Il presidente del Parco Giordano: “Stiamo lavorando a testa bassa per ripristinare tutti i sentieri di accesso ai rifugi ben consci del fatto che nessuno può rimanere indietro, che la riapertura delle attività è fondamentale per il futuro economico della nostra provincia. In particolare, dobbiamo dare accesso ai pastori che saliranno ai pascoli estivi e a tutti i rifugi che saranno meta preferita di un turismo all’insegna dell’aria aperta. Già l’estate scorsa siamo stati invasi di turisti in seguito all’apertura dopo l’emergenza sanitaria, tante persone che erano abituate ad andare al mare hanno scoperto della montagna. Stiamo svolgendo un ruolo anche sociale, frutto del lavoro passato, ma soprattutto dell’attuale programmazione. Stiamo lavorando in sinergia con Regione, Comuni e soprattutto la Provincia che con il presidente Borgna e i suoi tecnici hanno messo il cuore oltre ostacolo, affrontando con il giusto pragmatismo l’apertura delle strade”.
Il sindaco di Entracque Pepino: “Siamo intervenuti prontamente con le risorse che avevano a disposizione grazie ai fondi Ato dell’acqua e abbiamo speso finora 492 mila euro sia per ripristinare l’accesso al lago delle Rovine verso il rifugio Genova, sia quello a monte di San Giacomo di Entraque verso il rifugio Soria e il Pagarì. I cantieri sono aperti, stiamo lavorando e per metà giugno contiamo di finire il nostro lavoro, poi interverrà anche il Parco sulla sentieristica. Siamo quindi fiduciosi di garantire l’accesso a tutti e tre i rifugi, ma devo dire con la stessa decisione che dopo 7 mesi dall’alluvione non abbiamo ancora visto un centesimo dallo Stato e questo è molto grave”.
Il direttore dell’Atl del Cuneese Daniela Salvestrin: “La stagione estiva è alle porte ed è fondamentale poter accogliere i turisti in piena sicurezza. Da parte nostra ci sarà la massima attenzione per fornire informazioni dettagliate e aggiornate in tempo reale sul ripristino della percorribilità dei sentieri perché nelle nostre campagne promozionali in Italia all’estero la montagna estiva è assoluta protagonista. Il sistema dei rifugi alpini merita tutta la nostra attenzione in quanto fondamentale appoggio per il turismo delle attività outdoor”.