Il canalese Paolo Pera rivisita il "Pierino Porcospino" di Hoffmann

Nuova prova letteraria per il giovane autore canalese Paolo Pera, che dopo i positivi riscontri del suo "La falce della decima musa" ha ora dato alle stampe la silloge poetica "Pierino Porcospino" (Gian Giacomo Della Porta Editore, 2021), macabro divertissement che rivisita l’omonimo classico della poesia per l’infanzia composto da Heinrich Hoffmann nel lontano 1845, tradotto in Italia da Gaetano Negri nel 1882 per le edizioni Hoepli.

La parodia di Pera riprende il cinismo dell’opera originale, rendendo l’impianto generale decisamente bruto. A farne le spese i bambini, protagonisti unici dell’opera. Pera giustifica le sue azioni nella premessa ai testi, richiamando alla memoria quei cartoni che “comicizzavano la violenza”, di cui la sua generazione (l’autore nasce nel 1996) si è imbevuta. Afferma difatti che una tale e costante fruizione non può che formare – o meglio, deformare – le coscienze come pure la comprensione stessa del bello. Insomma l’autore sembra incolpare una certa cultura cartoonesca di aver traviato una buona parte delle menti a lui coetanee.
Oltre questo "j’accuse", una sorta di divertita leggerezza emerge dai versi: l’opera – non del tutto amorale dunque – si presenta quale divertissement, come una lettura utile a sollevare la giornata, al pari di una barzelletta raccontata durante la pausa caffè.

Il libro, composto da 12 filastrocche dalle lunghezze e dai metri variabili, risulta un riuscito esperimento letterario elaborato nelle orme di un classico. L’opera, per chi volesse, è facilmente reperibile in libreria come su tutti gli store online.