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Attualità | 06 marzo 2021, 14:00

Milano ricorda la monregalese Susanna Aimo, ex governante di Liliana Segre, tra i "Giusti d'Italia"

Originaria di Gratteria, pronta a correre rischi per tutti i componenti della famiglia, ne custodì gli oggetti fino a guerra finita

Foto Credits Andrea Cherchi

Foto Credits Andrea Cherchi

Era una ragazza giovane, abitava nella frazione monregalese di Gratteria e si trasferì a Milano per lavorare come governante per la famiglia Segre, dove scelse di restare anche dopo l'emanazione delle leggi razziali (leggi qui). 

La protagonista di questa storia è Susanna Aimo il cui nome ora verrà ricordato per sempre perché entrerà a far parte del "Giardino dei Giusti" della città di Milano, dove ieri, venerdì 5 marzo, si è tenuta la cerimonia di consegna delle pergamene per i Giusti al Monte Stella.

Alla cerimonia ha partecipato anche la Senatrice Liliana Segre che ha ricordato e condiviso alcuni affettuosi ricordi della sua ex tata che, dopo la deportazione di tutti i componenti della famiglia nei campi di sterminio, conservò preziosi e fotografie che custodì fino alla fine della guerra.

Era stata proprio la senatrice Segre a far riscoprire la storia di Susanna Aimo: ne parlò durante una visita ad Alba nel 2019 al presidente della Regione Cirio e poi  si recò in visita privata alla tomba dell'ex governate  nel cimitero di Gratteria. Lo scorso novembre il comune di Mondovì ha conferito un riconoscimento pubblico alla sua memoria.

"Commovente. E' la parola che descrive meglio la cerimonia che si è tenuta ieri a Milano, in ricordo di Susanna Aimo. Entrerà nel Giardino dei Giusti della città." - commenta il vice sindaco di Mondovì, Luca Olivieri che ha preso parte all'evento - "Insieme al nipote Fiorenzo Aimo, accompagnato dalla figlia Laura, ci siamo fatti raccontare da Liliana Segre alcuni ricordi, memorie di una bambina accudita dalla sua tata Susanna. Era una persona speciale, ma umile. Aveva certo un coraggio da leone. Sfidando le leggi razziali, continuò ad accudire la piccola Liliana e il vecchio nonno malato, finché i tedeschi portarono tutti via. Il ricordo delle violenze e della morte, tuttavia,  non ha cancellato nella mente di Liliana Segre i sorrisi e le carezze di Susanna Aimo. "Una persona indimenticabile" continuava a ripetere pensando a lei. "Le affidammo la custodia dei nostri averi, i gioielli, i ricordi di famiglia. Lei conservò ogni cosa, come la madre di ognuno di noi e quando finì la guerra e l'orrore dei campi di concentramento, quando tornai, mi restituì tutto".  Avrebbe potuto approfittarne, come altri fecero. Erano momenti duri. Magari rivendersi gli ori. Susanna, però, era una persona coraggiosa e con un profondo senso della giustizia. Entrò nella famiglia Segre come domestica e badante e ne uscì come una sorella maggiore. Fra pochi giorni, l'8 marzo, ricorre l'anniversario della sua scomparsa. 8 marzo, festa delle donne. A proposito di coraggio, quello vero, quello delle piccole cose, delle persone per bene. Spesso il coraggio è donna. Spesso il coraggio non si vede. Sicuramente lo si commemora, lo si ricorda. Come oggi. L'8 marzo, ricordiamoci tutti che tra noi monregalesi ha vissuto la Giusta Susanna Aimo. Vorrei ringraziare l'associazione GARIWO che ha permesso tutto ciò. Ringrazio anche il bravissimo reporter Andrea Cherchi per le foto concesse".

Arianna P.

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