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Attualità | 18 febbraio 2021, 11:02

Terme di Vinadio: “La volontà di andare avanti c'è, si punta a finire i lavori nel 2023”

L'architetto Enrico Marengo: “Difficile fare ipotesi sulle tempistiche. Si tratta di un grande cantiere dove servono ingenti lavori. Sappiamo bene quanto lo stabilimento sia importante per il territorio e vogliamo portarlo a termine”

Render di Terme di Vinadio

Render di Terme di Vinadio

"Il cantiere delle Terme di Vinadio non è abbandonato. La volontà di andare avanti c'è”. La conferma arriva da Enrico Marengo. L'architetto cheraschese parla per conto di Terme di Vinadio srl, la società proprietaria dello stabilimento che raccoglie imprenditori albesi.

Il progetto iniziale di circa 7 milioni di euro, presentato a maggio 2016, ha subìto inevitabili modifiche. “Essendo una struttura realizzata in tanti momenti diversi, abbiamo avuto qualche imprevisto – spiega l'architetto Marengo -. Dalle indagini strutturali sono emerse necessità di lavori di efficientamento. Quindi è stato necessario rivedere il progetto, ed evidentemente spendere qualcosa in più”.

La pandemia ha fatto il resto rallentando inevitabilmente il cantiere che, secondo le previsioni iniziali, doveva terminare proprio nel 2020. “Meno male che non è stato così – commenta Marengo -. Col senno di poi è stato un bene non aprire nell'anno del Covid, altrimenti avremmo inaugurato per poi chiudere subito l'attività”.

Le Terme di Vinadio, chiuse dal 2015, rappresenterebbero un vero e proprio rilancio turistico per tutto il territorio. Ce lo ha spiegato bene anche il sindaco di Vinadio Angelo Giverso in una recente intervista: “In Valle Stura servono le terme di Vinadio che aprono tutto l'anno e che garantiscono posti di lavoro fissi per i giovani. Farebbero da richiamo turistico nazionale”.

Il punto è capire quando riaprirà lo stabilimento. Al momento infatti sono stati fatti interventi singoli a sé stanti come il rifacimento del tetto e le balconate sul retro della struttura, ma il grosso dei lavori deve ancora iniziare.

“Difficile fare ipotesi sulle tempistiche – conclude Marengo -. Si tratta di un grande cantiere dove servono ingenti lavori. Una previsione verosimile potrebbe essere il 2023, ma tutto dipende dagli inverni. Non sempre nella stagione fredda è possibile procedere. Noi puntiamo a fare i lavori al meglio con una struttura proiettata sul futuro. Sappiamo bene quanto lo stabilimento sia importante per il territorio e vogliamo portarlo a termine”.

cristina mazzariello

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