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Economia | 05 febbraio 2021, 15:09

Alstom si prende i treni Bombardier. Il cuneese Michele Viale resta alla guida del gruppo

Viale è stato nominato direttore generale della multinazionale francese in Italia confermando anche la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Alstom Ferroviaria S.p.A: "Alstom entra in una nuova era, in cui diventerà leader mondiale nella mobilità sostenibile e intelligente"

Alstom si prende i treni Bombardier. Il cuneese Michele Viale resta alla guida del gruppo

Il cuneese Michele Viale resta a capo dell'Alstom a livello nazionale. La multinazionale francese - che di recente ha formalizzato l'acquisizione del ramo ferroviario di Bombardier - non cambia il suo numero uno.

Viale è stato infatti nominato direttore generale del gruppo in Italia confermando anche la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Alstom Ferroviaria S.p.A.

La sua carriera parte proprio dallo stabilimento di via Ottavio Moreno a Savigliano nell'allora Fiat Ferroviaria. Vanta una lunga esperienze nel settore in Alstom, azienda per cui opera da quando il gruppo si è insediato nello stabilimento saviglianese.

Sarà lui a dover guidare il processo di integrazione a seguito del "maxi merge" con la Bombardier Transportation. L'obiettivo, indicato anche nel discorso inaugurale di una settimana fa dal Ceo mondiale di Alstom Henri Poupart-Lafarge, è quello di sviluppare una mobilità sostenibile.

Il nuovo gruppo a livello globale può contare su un fatturato aggregato fissato a 15,7 miliardi di euro, con un portafoglio ordini di 71,1 miliardi di euro, 75mila dipendenti in 70 paesi del mondo.

“Con questa acquisizione - ha commentato la nomina il presidente Michele Viale - Alstom entra in una nuova era, in cui diventerà leader mondiale nella mobilità sostenibile e intelligente. I due Gruppi, che ora daranno vita ad un unico team, hanno lo stesso DNA e conoscono a fondo tecnologie, mercati e progetti del settore ferroviario, ma hanno anche una capacità di innovazione unica nel campo della mobilità ad idrogeno ed elettrica. Con 10 siti e oltre 3.500 dipendenti in Italia, Alstom diventerà sempre più italiana per dimensioni e distribuzione dell’offerta. Le due Società sono infatti complementari sia geograficamente, sia come linee di prodotti e grazie a competenze solide e diversificate potranno dar vita a sinergie e aprire la strada allo sviluppo di soluzioni tecnologiche per la mobilità del futuro. Ora ci attendono grandi sfide e siamo pronti a crescere tutti insieme.”

Daniele Caponnetto

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