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Attualità | 12 settembre 2020, 07:30

L’annuncio a sorpresa di Cirio: “La Regione finanzierà la ciclovia della Valle Varaita”, opera strategica per lo sviluppo del territorio (FOTO)

65 chilometri, in bici, da Costigliole Saluzzo sino alla vetta del Colle dell’Agnello. Il progetto non prevede l’apertura di nuovi percorsi: verranno calcate strade bianche, mulattiere, tratti a bassissima percorrenza, con un tracciato funzionale al pubblico medio, famiglie comprese. Soddisfatto il presidente dell’Unione, Silvano Dovetta: “Non pensavo e non pensavamo che però il presidente fosse così deciso”. Ancora Cirio: “Presto opera cantierabile”

Silvano Dovetta consegna ad Alberto Cirio il dossier sulla Ciclovia della Valle Varaita. Nelle altre immagini, la presentazione del progetto ieri sera a Venasca

Silvano Dovetta consegna ad Alberto Cirio il dossier sulla Ciclovia della Valle Varaita. Nelle altre immagini, la presentazione del progetto ieri sera a Venasca

Le Regione Piemonte finanzierà la ciclovia della Valle Varaita.

L’annuncio arriva – a sorpresa – dallo stesso presidente Alberto Cirio, che ieri pomeriggio è salito a Venasca, dove ad attenderlo v’era Silvano Dovetta, sindaco del paese e presidente dell’Unione montana valligiana.

La ciclovia di valle è un progetto strategico per lo sviluppo territoriale della Val Varaita. Ci crediamo tutti e vogliamo perseguire questo obiettivo” ha detto Dovetta in attesa dell’arrivo del presidente, giunto in ritardo in quanto bloccato a Torino dal braccio di ferro con il Governo per la questione scuola.

Ma nessuno si aspettava un risultato del genere.

Il progetto della ciclovia di Valle si apre nel 1990, in capo all’allora Comunità montana, prima di naufragare senza vedere la luce. L’Unione montana lo ha ripreso, due anni fa circa, aprendo un tavolo di lavoro con il coinvolgimento di Amministrazioni, Associazioni, commercianti, imprenditori turistici.

Un tracciato lungo all’incirca 65 chilometri, da Costigliole Saluzzo e Busca sino alla vetta del Colle dell’Agnello, di cui fra una settimana si celebreranno i 50 anni. Si parte da quota 476 metri e si arriva ai 2744 metri di altitudine del Colle.

L’intento era quello di consegnare lo studio di fattibilità nelle mani del presidente Cirio: “Consegniamo alla Regione un progetto di ampie vedute e di largo respiro, dai costi di certo non indifferenti, ma che vogliamo portare avanti a tutti i costi, a lotti. - ha detto Dovetta prima dell’annuncio di Cirio – Per suo tramite e per il tramite dei consiglieri regionali Paolo Demarchi e Franco Graglia avremmo piacere che questo studio non venisse dimenticato e lasciato da parte, ma messo nelle priorità della Regione Piemonte, per l’importanza che ricopre per tutta la Valle Varaita”.

Ma Cirio, non appena raggiunto il tavolo dei relatori, ha spiazzato tutti: “Sono venuto a dirvi che finanzieremo questo progetto. Con assoluta certezza. Abbiamo l’obiettivo di far diventare il Piemonte la prima regione in Italia per chilometri ciclabili. I numeri ci dicono che possiamo farcela”.

Il presidente ha spiegato che intende declinare buona arte del FESR, Fondo europeo di sviluppo regionale, proprio sulle ciclovie, con “interventi mirati e diretti. Vogliamo che i soldi vengano spesi per fare cose, non studi e relazioni. Ecco che quindi li destineremo, premiandole, alle Amministrazioni che hanno già portato avanti la fase di studio di fattibilità”.

Noi che abbiamo la possibilità di creare infrastrutture dobbiamo farlo. La bici c’è, ma dobbiamo metterci i servizi. Ha senso che non ci sia un’applicazione in Piemonte che geolocalizzi l’utente e dica i percorsi più vicini a lui?

Dobbiamo prevederlo, con investimenti strutturali per finanziare le opere. Poi costruire i servizi. Nel bando che andremo a creare ci saranno sostegni economici a chi vorrà aprire punti di noleggio bici, un chiosco lungo i percorsi delle ciclovie.

Così come fatto in altre parti del Nord Europa: copiare da chi è più bravo non è sbagliato. Loro sono innamorati delle nostre valli e delle nostre montagne molto più di noi. La Val Maira è più conosciuta nel Nord Europa che in Provincia di Cuneo.

Quello è ciò che i turisti cercano. Noi possiamo farglielo fare in mezzo alle montagne patrimonio dell’Unesco, sarebbe sbagliato non cogliere l’occasione. Avanti in questa direzione quindi”.

Il primo bando regionale sarà dedicato al passaggio dallo studio di fattibilità alla progettazione definitiva. “Covid permettendo – le rassicurazioni di Cirio – la prossima programmazione europea dovrebbe esserci il primo semestre 2021. Sono certo che presto potremo passare a cantierare, con i lavori, quest’opera bella e importante. Bella non solo perché è a casa nostra, ma perché creiamo posti di lavoro”.

Lo studio di fattibilità è stato condotto dalla dottoressa Mariolina Pianezzola.

L’idea progettuale della CM degli anni Novanta si è tradotta in un’esperienza pregressa già fortemente consolidata. “Grazie alla disponibilità delle Amministrazioni – ha spiegato – è nato un tavolo di lavoro con tutti i soggetti coinvolti, è stata costruita una rete che ha lavorato in prospettiva.

Si è lavorato sull’accoglienza turistica, sul noleggio bici, ma tutti attendono con ansia il miglioramento infrastrutturale. È stato coinvolto tutto un territorio, anche gli operatori che hanno ricadute economiche”.

La ciclovia della Valle Varaita non prevede aperture di nuovi percorsi: verranno calcate strade bianche, mulattiere, tratti a bassissima percorrenza, con un tracciato funzionale al pubblico medio, famiglie comprese, eccetto l’ultimo tratto del Colle dell’Agnello.

Un buon risultato per la ciclovia si era già avuto nel 2018, quando, “grazie agli Amministratori lungimiranti”, l’opera era stata inserita nella rete ciclabile d’interesse regionale, ed era stata inserita in rete, pronta ad essere finanziata in caso di bandi.

Questo tracciato ha una particolarità: l’innesto sul circuito Eurovelo8 (che si snoda lungo la “Saluzzo-Cuneo”: ndr), che si collega alla Francia mediterranea, con la possibilità di avere presenze turistiche direttamente dall’area mediterranea e della Liguria. Il Colle dell’Agnello garantirà invece l’asse con il Queyras”.

Una ciclovia dalla fruibilità non esclusivamente turistica: “Potrà essere utilizzata anche dai residenti, e questo è un altro aspetto sul quale si punta molto negli ultimi anni, per i tragitti casa-scuola o casa-lavoro: sarà un’infrastruttura costante”.

Come ancora aggiunto dall’architetto, le opere più importanti sono quelle previste nella bassa valle, dal momento che in quota pare non servano lavori particolarmente onerosi o significativi.

Siamo in una bellissima vallata, disposta su un territorio stupendo, mi è piaciuto molto il vostro progetto. – ha ancora detto il consigliere regionale Demarchi – La Regione è al vostro fianco in questa opportunità sì per il turismo ma anche per l’economia: ricordiamoci che le vallate, se vogliamo che i giovani e le famiglie vi rimangano, devono avere economia e servizi.

Questa è una di quelle opportunità”.

Qui, voi sindaci siete stati bravi ad anticipare tutte le altre vallate che ora iniziano a chiamarmi per parlare di progetti come questo. – ha confessato invece il vicepresidente del Consiglio regionale Graglia – Noi per troppo tempo siamo stati soggiogati a Torino, ora dobbiamo far sì che Cuneo torni ad essere protagonista.

Facciamo squadra e gruppo. Le risorse vanno spese bene, ma questo è un progetto che vale”.

Poi, la chiosa di Dovetta.

Gli Amministratori devono avere dei progetti, senza progetti le risorse non arrivano. I bandi alle volte escono veloci, e senza progettualità capita alle volte di perdere il treno. E la Valle Varaita di treni non vuole più perderne.

È stato un onore per noi avere qui, a Venasca, il presidente Cirio, al quale abbiamo sottoposto un progetto strategico, fatto da tutti gli attori del territorio con un lavoro non indifferente. Non è stato facile mettere insieme un progetto che abbia accolto la stragrande maggioranza dell’intera valle.

In due anni, invece, tanto è stato fatto.

Non pensavo e non pensavamo che però il presidente fosse così deciso. L’annuncio fatto ci fa ben sperare. Siamo di fronte ad un’opera nella quale crede molto tutto il nostro territorio, tutti noi Amministratori, tutti noi sindaci: ci abbiamo lavorato e ci crediamo. Abbiamo dato tante ore di lavoro”.

Nicolò Bertola

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