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Attualità | 13 maggio 2020, 18:30

“Migranti della frutta”: da Saluzzo Calderoni chiede un “commissario per aspetti sanitari, di sicurezza e logistico-organizzativi”

L’assessore regionale Icardi ha nominato, l’11 maggio, Giuseppe Guerra come “commissario straordinario per gli aspetti sanitari”. Calderoni: “Come sindaci rigettiamo ogni responsabilità come autorità sanitaria locale perché non c’è alcuna imprevedibilità, da mesi infatti segnaliamo il pericolo”. Sullo sfondo rimane sempre la questione del lavoro stagionale, da normare

Il sindaco Mauro Calderoni nel dormitorio per braccianti nell'ex caserma Filippi, quest'anno chiuso per l'emergenza Covid

Il sindaco Mauro Calderoni nel dormitorio per braccianti nell'ex caserma Filippi, quest'anno chiuso per l'emergenza Covid

Dopo le prime dichiarazioni “a caldo” rilasciate ieri a Targatocn, Mauro Calderoni, sindaco di Saluzzo, torna sulla nomina di Giuseppe Guerra a commissario straordinario regionale per l’emergenza sanitaria dei cosiddetti “migranti della frutta”.

“È ufficialmente emergenza quindi. È un primo passo” aveva dichiarato ieri il sindaco. Che, però, oggi aggiunte: “ma non basta!”.

Si apre così una lunga disamina a tutto tondo sulla vicenda.

“Come sindaci – afferma Calderoni – rigettiamo ogni responsabilità come autorità sanitaria locale perché non riscontriamo i presupposti previsti nel Testo unico Enti locali: non c’è alcuna imprevedibilità, da mesi infatti segnaliamo il pericolo con varie lettere formali e da anni sopperiamo ad una situazione non adeguatamente regolamentata”.

Calderoni chiede “un commissario ad acta che faccia da raccordo tra gli aspetti sanitari, di sicurezza e logistico-organizzativi sul tema delle persone senza fissa dimora, di cui una parte dei lavoratori stagionali agricoli sono una fattispecie”.

Infatti, nel documento di nomina sottoscritto dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi, viene espressamente rimarcato come il dottor Giuseppe Guerra sarà chiamato ad occuparsi soltanto delle criticità di natura sanitaria. Mentre tutte le altre problematiche continueranno a rimanere in capo a Protezione civile, Unità di Crisi, Comune di Saluzzo, Prefettura e Questura.

“La stessa Regione Piemonte – aggiunge Calderoni – nella lettera di nomina del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, riconosce la natura sovracomunale del problema e chiama in causa altri settori come l’Assessorato e la Direzione alla Protezione civile regionale ed altre istituzioni (Prefettura e Questura) per l’individuazione di un piano operativo generale”.

Il sindaco continua a porre l’attenzione sull’ormai annosa questione del “mercato del lavoro totalmente liberalizzato” che a suo dire “mostra la corda, in particolare nel caso di figure a bassa specializzazione e prive delle necessarie relazioni sociali e capacità economiche per provvedere autonomamente all’alloggio, oltre ad esporre le comunità locali a pesi e rischi non più sostenibili, specie con una pandemia in corso”.

“La grande politica – la chiosa – invece di perdere tempo con sterili polemiche su voucher o regolarizzazione, sia concreta e normi finalmente il lavoro stagionale in maniera sostenibile: uniformi i carichi contributivi a livello nazionale ed europeo, regolarizzi gli stranieri troppo spesso sfruttati, incentivi l’assunzione di disoccupati e cassaintegrati, risolva l’emergenza abitativa, crei un unico canale pubblico ed obbligatorio per l’incrocio di domanda ed offerta.

L’attuale sistema di reperimento della manodopera stagionale, ulteriormente minato dall’emergenza delle persone senza fissa dimora con una pandemia in atto, ha costi sociali altissimi ed espone le comunità locali a pesi e rischi non più sostenibili”.

Ni.Ber.

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