E’ stato presentato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 4 dicembre, il piano industriale di Arcelor Mittal sull’ex Ilva di Taranto. Piano che è stato prima condiviso con il ministro Patuanelli dall’azienda e poi in seguito presentato alle parte sociali. Si parla di 6.500 esuberi entro il 2023, immediati sarebbero 2.891.
Presenti oggi all’incontro di presentazione del piano industriale anche le rappresentanze sindacali di Fiom Cuneo: tra le controllate Ilva c’è anche lo stabilimento di Racconigi. L’acciaieria che si occupa della realizzazione di profili cilindrici (tubi). Qui sono occupati 145 lavoratori.
Tra i punti del piano industriale c’è l’abbattimento degli investimenti sull’impatto ambientale che passerebbero dall’eliminazione di diversi altiforni (a minore emissione). Questo è legato a un calo della produzione (da 9 milioni di tonnellate di acciaio a 6).
Piano che non soddisfa i sindacati. Per martedì 10 dicembre è stato proclamato uno sciopero di 8 ore a livello nazionale con presidi davanti agli stabilimenti italiani di Arcelor. Racconigi compreso.
Una delegazione di Racconigi sarà a Roma per manifestare davanti al Mise e per esprimere la contrarietà rispetto al piano presentato.
Al momento gli esuberi riguarderebbero solamente Taranto.
“Restiamo preoccupati” – dichiara Corrado Denaro della Fiom - “Se l’azienda si comporta in questo modo con Taranto non vorremmo che scelte analoghe si ripercuotano anche sui 145 lavoratori di Racconigi.”
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