La Fondazione Fossano Musica è lieta di annunciare che, per l’anno musicale 2019/2020 sarà attivato il percorso di studi “Scuola di Jazz”.
Si tratta di una serie di progetti che vogliono portare o riportare la musica jazz nell’atmosfera musicale del nostro tempo. Citando l’affermazione “Quando non sai cos’è, allora è jazz!” del famoso Novecento, personaggio letterario nato dalla penna di Alessandro Baricco, crediamo sia importante accendere i riflettori su questo genere musicale. Fin dagli anni venti, ma in modo più radicato e consapevole a partire dal dopo guerra, nasce la grande tradizione jazzistica del nostro paese. Si accolgono e si rielaborano ritmi giunti da oltre oceano dando vita alla “nuova musica” che in quegli anni conquistò il paese.
Aperta ora alle suggestioni d’avanguardia, ora a impostazioni più consolidate, questa passione è rimasta intatta nei decenni e ancora oggi catalizza moltissimi cultori di una musica sempre “work in progress”. In questa essenza impalpabile, nella sua ricerca continua di emozioni tra suoni e dissonanze, si possono forse individuare le ragioni del fascino che il jazz ha sempre esercitato sui musicisti e su chi a vario titolo si avvicina a questo genere musicale.
Promuovendo questi progetti la Fondazione Fossano Musica vuole dare corpo e visibilità alle sonorità di una passione arrivata fino ad oggi grazie alla competenza ed impegno profuso da parte di molti musicisti tra cui i docenti della FFM.
Nella convinzione che la diffusione dell’arte e della cultura in tutte le sue espressioni sia un fattore indispensabile per lo sviluppo di un territorio di cui la FFM si sente parte integrante.
I corsi e le masterclass sono aperti sia agli studenti della Fondazione Fossano Musica, sia a quanti vogliono approfondire la musica Jazz sia in modo individuale, sia entrando a far parte di ensemble musicali.
Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://www.imbaravalle.it/masterclass/post?p=5488o chiamare il numero 0172/60113.
IL PERCORSO DIDATTICO/ARTISTICO
ITALIAN TUNES (a cura di Gianni Virone)
Il jazz si è sviluppato in America attraverso la musica popolare degli anni 30. I famosissimi Standards, terreno fertile per lunghe e intricate improvvisazioni, tutt’oggi eseguiti in centinaia di versioni anche molto diverse fra loro, altro non sono che canzoni scritte per il musical o per il teatro del tempo. Che cosa succederebbe se i brani di Puccini, di Morricone o dei Litfiba fossero tradotti in Jazz? Perché le nostre canzoni no? Voglio Vivere Così, Estate, Je So’ Pazzo e tutta la straordinaria musica napoletana, possono essere racchiusi in un progetto di Big Band?
Ecco presentato ciò che sta preparando il Maestro Virone: un concerto originale di jazz “italiano”, con una Big Band di valorosissimi studenti e degli arrangiamenti originali commissionati dalla Fondazione Fossano Musica.
Un progetto piuttosto ambizioso che segna l’inizio di una nuova formazione pronta ad affrontare i festival più prestigiosi del nostro settore.
ITALIAN TUNES (a cura di Gianni Virone)
La Fondazione Fossano Musica dopo anni di collaborazione con il sassofonista e compositore Gianni Virone ha deciso di dar vita ad un progetto musicale di alto profilo creando un corso che ha come finalità la costituzione di una big band stabile che suona un repertorio jazz originale in grado di affrontare i palchi più importanti d’Italia. Ha finanziato la stesura degli arrangiamenti e ora intende portare avanti questo progetto organizzando e promuovendo l’orchestra nell’ ambito di tutti i festival specializzati.
MASTERCLASS SOLISTI JAZZ (a cura di Gianni Virone)
La materclass per Solisti jazz è giunta alla sua terza edizione. Sono stati molti i musicisti che hanno partecipato alle lezioni precedenti, ottimi solisti che hanno saputo trarre vantaggio dall’attività di insieme proposta. E’ un corso che tengo ogni anno con molta soddisfazione. E’ stimolante cercare di assecondare i gusti e le inclinazioni artistiche di ogni partecipante cercando di aiutarlo a realizzare la propria idea musicale.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il sostegno di alcuni fra i più importanti jazzisti a livello internazionale con i quali abbiamo interagito e che ci hanno aiutati nel ruolo di accompagnatori: Fabio Giachino, Sergio Di Gennaro, Fabio Gorlier Alessandro Chiappetta, Marco Piccirillo, Davide Liberti, Mauro Battisti Francesco Bertone, Mattia Barbieri, Ruben Bellavia, Alessandro Minetto.
CANTO JAZZ (a cura di Sonia Schiavone)
Il percorso della masterclas di canto prevede tre incontri in cui verranno trattati argomenti e temi specifici,
Cole Porter songbook, I’m Blues, Bebop Tunes.
BATTERIA (a cura di Ruben Bellavia)
La storia della batteria nel mondo del Jazz, dal RagTime alla Swing Era, dal Bebop al Modern Jazz fino ad arrivare ai giorni nostri, al Contemporary Jazz. Un percorso che si sviluppa in cinque incontri, a partire da gennaio 2020
OTTONI (a cura di Sergio Chiricosta)
Il “BRASS-CLASS” inizierà a novembre e terminerà a giugno. Le lezioni si articoleranno in otto giorni di studio intensivo individuale e collettivo.
Abbinato a “ITALIAN TUNES”, progetto orchestrale curato e diretto dal Maestro Gianni Virone, BRASS-CLASS sarà un’ulteriore approfondimento e perfezionamento del suonare in sezione rivolto ai soli strumenti ad ottone. Verranno approfondite e perfezionate pagine storiche per ottoni da originali di big band dagli anni 30 fino ai giorni nostri e composizioni originali di Sergio Chiricosta, arrangiate appositamente per questo progetto. Nelle giornate di Workshop sarà altresì possibile effettuare lezioni individuali personalizzate. Il progetto è a numero chiuso (4 trombe, 4 tromboni, 1 tuba) previa audizione in data da concordare.
Corsi Ordinari di Jazz
Oltre ai corsi ordinari, la Fondazione Fossano Musica, all’interno del suo pacchetto formativo offre ai propri studenti la possibilità di prendere parte a progetti di musica d’insieme, in questo modo lo studio personale e privato, messo in relazione con quello di altre persone, diventa sempre più arricchente e stimolante.
Jazz lab a cura di Fabio Gorlier
Il laboratorio è un progetto di musica di insieme dedicato al jazz e all’improvvisazione, con lo scopo di creare un gruppo in cui sperimentare questo linguaggio. Il laboratorio è aperto a tutti gli strumentisti che desiderano avvicinarsi alla musica jazz. Attraverso la formazione di un ensemble orchestrale si affronterà lo studio dei grandi classici e si getteranno le basi per lo studio della tecnica dell’improvvisazione.
Blues lab a cura di Luca Allievi
Il progetto nasce dall’esigenza di creare un contesto attraverso cui condividere le proprie capacità e la propria esperienza in un ambito musicale molto flessibile, prendendo come riferimento quella che è la struttura formale del blues. Questo genere di musica, è formato da alcuni accordi che girano all’interno di 12 battute ripetute a loop e consente all’allievo anche alle prime armi (seppur con requisiti minimi) di suonare dei brani senza troppi ostacoli tecnici. Per gli strumentisti più avanti nel loro percorso musicale, invece, rappresenta la possibilità di mettere in pratica la creatività attraverso l’improvvisazione, elemento quasi fondamentale per lo stile che ha influenzato gran parte della musica moderna.
Canto jazz a cura di Francesca Monte
Il cantante jazz non è un semplice interprete ma un vero e proprio musicista. Come gli strumentisti deve avere conoscenze di teoria musicale e padroneggiare il linguaggio tipico dello stile. Le lezioni constano di una parte di tecnica, in cui si sviluppa l’intonazione, si cura il timbro e tutto ciò che è tipico dello stile (pronuncia, accenti, ‘swing’, improvvisazione) ed una parte di lavoro sul repertorio, che comprende lo studio di alcuni standard jazz in ordine di difficoltà crescente dal punto di vista vocale, teorico e interpretativo. Verranno inoltre proposti ascolti mirati per analizzare i vari interpreti inquadrati entro lo stile e il periodo di appartenenza.
Sassofono jazz a cura di Roberto Regis
Il corso ha la finalità di guidare nello studio graduale delle forme armonico-strutturali del contesto performativo jazzistico dal repertorio standard al free jazz, fornendo all’allievo un’ampia gamma di possibilità di espressione attraverso l’improvvisazione mediante lo studio approfondito del suono dello strumento e del linguaggio nei vari contesti storici. Si aggiunge una particolare attenzione all’interazione con altre forme artistiche attuali: cinema, immagini, danza, teatro e letteratura, arti figurative, musica elettronica.
BIG BAND (a cura di Gianni Virone)
La Fondazione Fossano Musica dopo anni di collaborazione con il sassofonista e compositore Gianni Virone ha deciso di dar vita ad un progetto musicale di alto profilo creando un corso che ha come finalità la costituzione di una big band stabile che suona un repertorio jazz originale in grado di affrontare i palchi più importanti d’Italia. Ha finanziato la stesura degli arrangiamenti e ora intende portare avanti questo progetto organizzando e promuovendo l’orchestra nell’ambito di tutti i festival specializzati
Inizio prove sabato 26 ottobre 2019
Sassofono jazz a cura di Gianni Virone
Il corso è aperto a tutti coloro che suonano il sassofono ad un livello intermedio o avanzato che intendono
proseguire i propri studi imparando il linguaggio della musica moderna (jazz/blues/funk). Il programma delle lezioni prevede un approfondimento della tecnica sassofonistica allo scopo di sviluppare un suono personale sullo strumento. Risorsa alquanto importante per soddisfare le proprie esigenze musicali sia sotto il profilo amatoriale che professionale. È prevista inoltre una parte dedicata alla lettura jazz e lo studio della tecnica dell’improvvisazione sia dal punto di vista teorico che pratico.
Basso elettrico & contrabbasso a cura di Francesco Bertone
Il contrabbasso jazz è prevalentemente suonato ‘pizzicato,’ per ovvi motivi di spinta ritmica ma il contrabbasso è uno strumento ad arco e la tecnica sul contrabbasso si fa con l’arco. Detto questo, storicamente il contrabbasso nel jazz si impone solo alla fine degli anni ’20 del Novecento, con il passaggio dall’incisione meccanica a quella elettrica. Prima gli veniva preferito il basso tuba e per un periodo di transizione abbastanza lungo tutti i bassisti sapevano suonare entrambi gli strumenti. Il mio corso di contrabbasso jazz, dopo una prima impostazione, ripercorre l’evoluzione del contrabbassista jazz in un percorso di crescente difficoltà tecnica, ritmica e armonica.
I DOCENTI
GIANNI VIRONE
Sassofonista, arrangiatore e compositore attivo professionalmente da diversi anni, collabora come polistrumentista e arrangiatore in vari gruppi jazz. Scrive musica per organici che vanno dal piccolo gruppo all’orchestra ritmosinfonica. Insegna da molti anni alla Jazz School Torino e presso la Fondazione Fossano Musica, dove oltre alle lezioni individuali e di insieme (big band) organizza Master specifici sulla tecnica dell’improvvisazione e sull’arrangiamento.
Nel corso della propria carriera ha registrato diversi dischi e ha vinto numerosi premi e riconoscimenti tra cui la prima edizione del concorso nazionale “Nuovi Talenti Del Jazz Italiano” organizzato dal Piacenza Jazz Club e il concorso “Talens 2003” per solisti dell’Istituto Musicale di Rivoli(TO). Ha vinto le borse di studio ai seminari di Siena Jazz 2002, Nuoro Jazz 2003 ed Euromeet 2003. Compositore autodidatta si è classificato tra i finalisti nei concorsi di scrittura per big band “Barga Jazz 2007” e “Scrivere in Jazz 2010 e 2014”.
Ha studiato presso il Centro Jazz Torino e successivamente si è laureato in musica jazz con il massimo dei voti al conservatorio G.Verdi di Torino.
SONIA SCHIAVONE
Cantante torinese cresciuta musicalmente nutrendosi di jazz, seguendo numerosi corsi e workshop con insegnanti di fama internazionale (Sheila Jordan, Sandy Patton, Maria Pia De Vito, Bob Stoloff, Diana Torto, Garry Dial, John Riley, Mike Abene, John Taylor, Ben Allison, Stefano Battaglia e molti altri) e collaborando da 20 anni con moltissimi jazzisti piemontesi come professionista.
Nel corso degli anni si è interessata in modo eclettico alla voce e alla vocalità nel senso più ampio possibile, al gospel, al canto lirico, alla musica vocale a cappella, allo sviluppo della musicalità infantile, al canto armonico, all’improvvisazione vocale estemporanea.
Si è esibita con formazioni di musica jazz e gospel, in numerosi festival e rassegne con progetti a suo nome. Ha vinto e ottenuto riconoscimenti in concorsi canori, di musica jazz, pop e gospel, come interprete e cantautrice.
(www.soniaschiavone.it).
RUBEN BELLAVIA
Ruben Bellavia, nato a Moncalieri (TO), il 2 dicembre 1985.
Ha conseguito nel luglio del 2018 il diploma accademico di secondo livello in Discipline musicali jazz, presso il Conservatorio G. Verdi di Torino, sotto la guida di Furio Di Castri. Vince nel 2009 la borsa di studio “Master dei Talenti” promossa dalla Fondazione CRT, grazie alla quale soggiorna per tre mesi a New York City. Durante questa esperienza di approfondimento della musica jazz, ha
l’opportunità di studiare con i Maestri John Riley, Ari Hoenig, Jim Payne e
Quincy Davis. Ha conseguito nel luglio del 2008 il diploma accademico di primo livello in Strumenti a Percussione, presso il Conservatorio G. Verdi di Torino, sotto la guida di Matteo Moretti e Riccardo Balbinutti.
Nel 2016 viene eletto fra i 10 migliori batteristi jazz italiani secondo il reader pool della rivista JazzIt. Nel 2014 diventa presidente dell’Associazione Ossi Duri, con la quale vincerà un bando culturale chiamato “Scene allo Sbando” indetto dalla Compagnia San Paolo di Torino. Nel maggio 2014 il Fabio Giachino Trio (del quale è batterista) vince il premio come “Best Band” al Jazz International Competition di Bucarest. Nell’agosto 2012 vince il primo premio per il concorso “Barga Jazz Contest” con il Fabio Giachino Trio. Nel luglio 2012 si aggiudica il primo premio per il concorso “Fara Music Jazz Live 2012” con il Fabio Giachino Trio. Nel 2011 vince il primo premio insieme al Fabio Giachino Trio per il concorso “Live e Giovani Jazz”, indetto da Porsche Italia.
Nel novembre 2008 vince il “Premio di Incoraggiamento allo Studio, Master dei Talenti Musicali”, offerto dalla Fondazione CRT, riservato ai neolaureati ed entrando così di diritto, in qualità di borsista, nell’Orchestra Master dei Talenti Musicali CRT.
SERGIO CHIRCOSTA
Considerato uno tra i maggiori trombonisti del panorama italiano ed internazionale.
Il suo stile e il suo approccio unico ed originale lo hanno reso inconfondibile nonostante le diverse collaborazioni stilistiche a cui partecipa. In molte occasioni ha avuto modo di partecipare a incisioni discografiche e a concerti con musicisti di calibro internazionale in tutta Italia, Paesi Bassi, Svizzera, Croazia, Belgio, Austria, Francia, U.S.A., Germania suonando nei più importanti teatri e festival.
Tra le maggiori collaborazioni troviamo: Randy Brecker, Ennio Morricone, Dee Dee Bridgewater, Perico Sambeat, Leora Cashe, Enrico Intra, Giorgio Gaslini, Enrico Rava, Franco Cerri, Dave Liebman, Bobby Watson, Max Roach, Bob Brookmayer, Enrico Pierannunzi, Markus Stochausen, Giuseppe Vessicchio, Giovanni Tommaso, Tullio DePiscopo, Paolo Fresu, Stjepko “Steve” Gut, Paolo Tomelleri, Joe Poole, Tony Foster, Flavio Boltro, Pietro Tonolo, Rino Vernizzi, Harold Danko, Francesco Bearzatti, Paolo Conte, Giorgia, Synphonic Orchestra of San Remo e molti altri.
Attivo inoltre come compositore e arrangiatore, alcuni dei suoi brani sono stati presi in considerazione dalla Warner Chappel e utilizzati per la realizzazione di una compilation utilizzata nei punti vendita “Ermenegildo Zegna nel mondo”.
FRANCESCO BERTONE
Se non fai il bassista qualcuno dovrà farlo al posto tuo… Ma chi meglio di te può fare il bassista?”
Francesco Bertone, nato nel 1964, si diploma in contrabbasso nel‘ 91. Il suo interesse per tutti i generi musicali lo porta a studiare parallelamente anche basso elettrico. Nell’ 84 è cofondatore del gruppo-laboratorio Loscomobile che produce centinaia di concerti e due dischi; è autore di gran parte del repertorio. Dall’ 89 al ‘95 è contrabbassista nel gruppo del cantautore Gian Maria Testa e partecipa alla realizzazione del suo primo CD “Montgolfieres” per l’etichetta francese “Label bleu”. Dal ‘91 al ‘94 collabora con l’Orchestra di Savona (Sinfonica, Lirica e da Camera) partecipando all’incisione di opere e recitals. Collabora con l’Orchestra “B. Bruni” e “G. Ghedini” di Cuneo, Ensemble Antidogma e Camerata Casella di Torino. Parallela a questa attività è la presenza nel Bolling Group, nella sezione ritmica del Serenata Trio (musiche di A.Piazzolla – Rino Vernizzi solista) e in numerose formazioni jazz accanto a solisti come Riccardo Zegna, Gianni Negro, Bruno Astesana, Alfredo Ponissi, Andrea Allione, Marco Soria, Diego Borotti, Fabrizio Bosso, Emanuele Cisi, Claudio Chiara, Luigi Ferrara, Marco Parodi, Roberto Taufic, Gilson Silveira, Luigi Tessarollo, Marcos Roagna, Skip Hadden, John Ramsay, Sergio Bellotti, Garrison Fewell, Blue Dolls e Anime di Corda. Suona ed incide con la formazione Lil’Darling Hot Club, gruppo specializzato in monografie su grandi cantanti jazz (stagioni invernali al Piccolo Regio di Torino e all’Auditorium del Carlo Felice di Genova; Cantina Bentivoglio a Bologna; Alexander Plaz a Roma; Jazz Club “Le Scimmie” a Milano; Naima a Forlì…).
Luca Allievi
Chitarrista eclettico, ha svolto un'intensa attività come musicista classico, parallelamente alle sue collaborazioni in ambito moderno, considerando la poliedricità derivata dagli studi classici e jazzistici. Numerose sono le attuali formazioni con le quali collabora muovendosi in diversi ambiti stilistici, dal funk al jazz al cantautoriale. Dal 2003 è in attivo un progetto con la cantante Raffaella Buzzi, artista particolarmente specializzata nell'interpretazione del Fado Portoghese, nel quale vengono proposti brani che appartengono alla tradizione fadista tratti in special modo dal repertorio di Dulce Pontes e riarrangiati in chiave unplugged. È possibile assaporare le straordinarie melodie portoghesi in uno spettacolo da vedersi oltre che sentirsi. I due hanno svolto molti concerti in teatri e locali in tutta Italia ed ora stanno lavorando per esportare il loro prodotto all'estero. Attualmente svolge seminari e concerti in varie località italiane come Firenze, presso l'Accademia Lizard, e Padova nell'ambito del progetto Con.Di.Da.Mus, dove spesso è invitato a svolgere master sulla sua particolare tecnica chitarristica. Collabora fruttuosamente anche con il vocal singer Albert Hera, svolgendo il ruolo di chitarrista supporter ai suoi seminari di canto. È appena uscito il suo primo album solista di chitarra acustica, nel quale propone otto composizioni di forte carattere funky ed una buona miscellanea di contaminazioni musicali più vicine alla sua sensibilità di artista; per tal motivo è spesso invitato in occasione di eventi concertistici di importanza internazionale a svolgere aperture di live come Tommy Emmanuel, Klive Carrol, John Renbourn ed altri prestigiosi chitarristi fingerstyle. A maggio del 2006 ha vinto al concorso di chitarra acustica che si svolge tutti gli anni a Sarzana, importante meeting dove chitarristi di tutta europa si incontrano per una settimana di musica all'insegna della chitarra acustica.
Fabio Gorlier
Si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio "G.Verdi" di Torino, dopo aver studiato al Civico Istituto Musicale di Alba sotto la guida di Valter Protto, ed essersi perfezionato al conservatorio di Alessandria.
Parallelamente si è accostato al jazz, partecipando ai corsi di pianoforte e armonia moderna al Centro Jazz di Torino, ai Seminari internazionali di Siena, Arquato Jazz e Nuoro Jazz, e studiando con i più grandi nomi del jazz italiano, tra i quali Enrico Rava e Paolo Fresu. Ha approfondito lo studio della musica anche a livello universitario, laureandosi in discipline artistiche, musicali e dello spettacolo e in storia della musica presso l’Università di Torino, con un periodo di studi in Francia presso la facoltà di Musicologia dell’Université «Rabelais» di Tours. Da diversi anni è impegnato in un’intensa attività concertistica che spazia dalla musica classica a quella moderna, con una particolare predilezione per il jazz. Ha partecipato, in varie formazioni,
a numerose rassegne italiane: Torino Jazz Festival, Time in Jazz di Berchidda, Mito, Dolomiti Ski Jazz, Time di Sassari, Europa Cantat, Piacenza Jazz Fest, Festival Jazz di Nuoro, Venezia Jazz Festival, Avigliana Jazz Festival, Fiorenza Jazz Festival, Expo 2015, Tor Vergata Roma Sinfonietta, Collisioni, European Jazz Expo 2009 di Cagliari, Moncalieri Jazz Festival, Piemonte in Musica, Rivoli Musica, esibendosi in teatri importanti come la Fenice di Venezia o l'auditorium “Agnelli” di Torino. Si è esibito anche all'estero in paesi quali Scozia, Irlanda del nord, Francia, Svizzera (all'interno del Festival del Cinema di Locarno 2015), Austria (nell'ambito della stagione Tiroler Festspiele di Erl), Ecuador (nell’ambito del Festival della cultura italiana), Palestina (nel “Jasmine Festival” di Gerusalemme e Ramallah), e Cina (al Festival Jazz di Shanghai).
Ha suonato con moltissimi musicisti importanti tra cui Billy Cobhan, Furio di Castri, Andy Sheppard, Diane Schuur, Javier Girotto, Terrel Stafford, Gianluca Littera, Gabriele Mirabassi, Tino Tracanna, Marco Tamburini, Roberto Rossi, Roberto Gatto, Giovanni Falzone, Diana Torto, Gianni Basso, Dino Piana, Gianni Cazzola, Carol Sudhalter, Tullio de Piscopo, Attilio Zanchi. Al di fuori dell'ambito jazzistico ha lavorato il baritono Lucio Gallo o la cantante pop Mietta.
Francesca Monte
Inizia a studiare recitazione all'età di 12 anni presso l'Accademia Teatrale G. Toselli di Cuneo per poi proseguire la propria formazione attoriale frequentando stage e seminari organizzati dalle maggiori scuole teatrali italiane. Si è avvicinata al canto con lo studio della lirica per poi passare al jazz ed è laureata con lode presso il biennio superiore del Conservatorio F. Ghedini di Cuneo in vocalità afroamericana dove ha studiato, tra gli altri, coi Maestri Danila Satragno e Riccardo Zegna, Collabora con lo stesso Conservatorio come voce recitante e speaker in occasione di concerti ed eventi. Ha partecipato al Musical ‘Broadway Brodway’ diretto dal Maestro Giovanni Giannini che ha debuttato presso il Teatro Eliseo di Roma nella primavera del 2011. Insegna recitazione presso diverse istituzioni cuneesi, conduce laboratori e seminari di teatro e dizione presso scuole medie e superiori. È stata per 2 volte finalista al premio Hystrio alla vocazione teatrale. E' regista e interprete di alcuni recital di teatro e musica in collaborazione con musicisti tra cui Riccardo Fioravanti, Gianluca Tagliazucchi, Roberto Taufic e Matteo Negrin. Appassionata di musica brasiliana, canta da solista con alcune formazioni che propongono Bossa Nova e Musica Popolare Brasiliana.
Roberto Regis
Torinese, si laurea in sassofono jazz, classico e didattica del jazz presso il Royal Conservatory dell’Aja (Olanda), dove risiede dal 1987 al 1993. Durante questo periodo prende parte a concerti, registrazioni e seminari in collaborazione con artisti di fama internazionale come: Barry Harris, Dave Liebman, Dizzy Gillespie, Pat Metheny, Lee Konitz, Bob Berg, Tom Harrel, Kenny Wheeler, John Taylor, Red Mitchell, Bob Brookmeyer, Michael Brecker, Bill Holman, Charles McPherson, Graham Collier, John Ruocco, Ack Van Royen, Ferdinand Povel, Frans Elsen. Dal 1993 vive e lavora in Italia dove inizia l’attività con il Saxea Saxophone Quartet (di cui è co-fondatore), con Forma Fluens, Blob Quintet, Ec(h)osonic, Not In A Place, A.R.A. Trio, e collabora con importanti musicisti della scena nazionale (Luigi Bonafede, Enrico Rava, Flavio Boltro, David Boato, Furio Di Castri, Roberto Cecchetto, Antonio Zambrini, Aldo Mella, Claudio Fasoli, Gianni Basso, Riccardo Zegna, Rossana Casale, Barbara Raimondi, Gianluca Petrella, Ferdinando Faraò, Paola Mei, Martin Mayes, Andrea Dulbecco, Riccardo Ruggeri, Alex Rolle, Maurizio Bucca, Enzo Zirilli, Massimo Baldioli, Paolo Porta, Alessandro Maiorino, Paolo Franciscone, Giuseppe Panzella, Alessandro Diliberto, Isabella Rizzo, Alessandro Minetto, Guido Canavese, Maurizio Cuccuini, Giorgio Li Calzi, ….) con i quali in diversi progetti prende parte a numerose rassegne. La sua ricerca si concentra sull'indagine dell'aspetto narrativo/introspettivo dell'improvvisazione e del linguaggio. Un'attitudine che lo spinge ad interagire con la letteratura, il teatro, il cinema e l'arte contemporanea, fino all'incontro con lo scrittore Gianni Celati da cui nasce il recente progetto Not In A Place, ispirato ai luoghi/non luoghi raccontati dallo scrittore.