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Economia | 31 gennaio 2019, 13:06

La cessione del pendolino non è tra i rimedi richiesti dall'antitrust per garantire la fusione Alstom-Siemens

E’ quanto si evince al termine del Cae (Comitato aziendale europeo) in corso a Parigi, dove è presente la sede centrale dell’Alstom

La cessione del pendolino non è tra i rimedi richiesti dall'antitrust per garantire la fusione Alstom-Siemens

Il pendolino non è incluso nei rimedi proposti alla Commissione antitrust. E’ quanto si evince al termine del Cae (Comitato aziendale europeo) in corso a Parigi, dove è presente la sede centrale dell’Alstom.

Il tema centrale dell’incontro è la futura fusione tra Alstom e Siemens, due colossi del trasporto ferro, su cui entro il 18 febbraio si dovrà pronunciare la commissione antitrust dove sono coinvolti 27 paesi europei.

La commissione aveva chiesto alle due aziende dei “remedies” per poter garantire la concorrenza negli altri paesi. Tra questi si era avanzata nei mesi scorsi la proposta di cedere il ramo legato alla produzione di “pendolino”, che ha nello stabilimento di Savigliano  un fiore all’occhiello a livello mondiale.

Tra gli ultimi rimedi proposti giovedì 24 gennaio c’è l’intervento sul segnalamento che coinvolgerebbe in Italia circa 40 lavoratori a Bologna. Questi dipendenti sarebbero trasferiti al nuovo acquirente.

Sulla fusione un nuovo incontro è previsto per il 6 febbraio: qui l’antitrust che valuterà le nuove proposte di Alstom-Siemens. In caso di mancato accordo ci sarà un nuovo incontro il 12 febbraio della commissione ed entro il 18 febbraio dovrà arrivare una risposta definitivo entro il 18 febbraio.  

Daniele Caponnetto

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