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Calcio | 29 gennaio 2019, 10:05

Nuovo stadio del Cuneo troppo “futuribile”? In consiglio i (tanti) dubbi su progetto e società proponente

Due le interpellanze presentate nell’incontro di stasera, lunedì 28 gennaio. Cina e Fierro: “Proposta inconsistente a livello concreto, ragioniamoci seriamente”; Noto e Clerico: “Giusto parlarne in commissione, necessario portarla nelle sedi istituzionali”

Nuovo stadio del Cuneo troppo “futuribile”? In consiglio i (tanti) dubbi su progetto e società proponente

Tanti, troppi, i dubbi emersi dalla commissione consiliare del 9 gennaio scorso in cui la Res On Network ha presentato ai consiglieri comunali il progetto “avveniristico” del nuovo stadio di Cuneo. Abbastanza da portare il MoVimento5Stelle e 'Cuneo per i Beni Comuni' a presentare due interpellanze sostanzialmente identiche all’attenzione del consiglio comunale del capoluogo, nella seduta di questa sera (28 gennaio).Dubbi, quindi, che accomunano entrambi i gruppi di minoranza. E che riguardano sia il progetto in sé (“totalmente inconsistente a livello pratico” e “forse non conforme alle leggi basilari della fisica” hanno detto Silvia Maria Cina e Nello Fierro), sia la Res On Network, la società redattrice del progetto (nel cui organigramma sembrerebbe non comparire Marco Santarelli, presentatosi il 9 gennaio come direttore scientifico della società stessa). In tutto questo, i partecipanti alla commissione non hanno espresso - sempre secondo gli scriventi - alcuna posizione.I consiglieri hanno quindi chiesto se gli Uffici tecnici comunali abbiano analizzato il progetto prima di proporlo in commisione, atto che ha “ridicolizzato il comune” e da cui è necessario smarcarsi con un’ufficiale presa di posizione congiunta di tutti i consiglieri.Se Cina si aspettava, il 9 gennaio, “che chi viene a presentarci un progetto abbia almeno la capacità tecnica per farlo”, Fierro ha invece spostato l’attenzione sul possibile riutilizzo della struttura del “Paschiero”, riservando all’amministrazione una seria stoccata: “Portare in una commissione così tanto partecipata un progetto di questo tipo va contro l’importanza dei ruoli nella macchina amministrativa. Se dobbiamo pensare a un nuovo stadio, facciamolo presentando proposte serie”.A schierarsi a difesa del senso stesso della commissione, il consigliere Carmelo Noto: “Un’amministrazione comunale deve ascoltare tutti i cittadini. Non potevamo ignorare la proposta della Res On Network. A una proposta seria e concreta l’amministrazione non potrà dire di no”.“Penso di aver partecipato a una commissione differente da quella descritta nelle interpellanze. Amministrazione supina rispetto a una proposta di progetto? È stato chiaro fin da subito che non ritengo personalmente che quanto protocollato fosse davvero un progetto - ha risposto Cristina Clerico -. Il vaglio richiesto alla commissione è di tipo politico, un’occasione per spostare nelle sedi istituzionali che da luglio si svolgeva tra me e l’azionista di riferimento del Cuneo: quest’ultimo sottolineava sin da allora che il progetto fosse stato condiviso con noi, ma non è la verità. Un incontro serio e ufficiale non c’era mai stato, prima della commissione. Era nostro dovere condividere con la commissione quanto depositato”.

“Si trattava di un’idea futuribile, a cui mettere un punto per ripartire poi con nuovi progetti più concreti. Ogni struttura sportiva non può essere presentata come progetto scisso dall’aspetto della gestione: bisogna analizzare meglio, quindi, le prospettive future della prima squadra della nostra città”, ha concluso l’assessore.

Simone Giraudi

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