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Attualità | 28 gennaio 2019, 19:21

Il futuro del pendolino e la fusione Alstom-Siemens arriva al Mise: "Necessario creare sviluppo"

Nuovo incontro dei componenti del Cae a Parigi si terrà il 30-31 gennaio. Questo al fine di valutare i “remedies” di cui si è discusso venerdi 24 Gennaio 2019 alla commissione antitrust.   Il prossimo lunedì 4 febbraio a Savigliano sono convocati dal sindaco Giulio Ambroggio le rappresentanze politiche del territorio per dettare una “linea comune” riguardo alla fusione e al futuro del pendolino.

Il futuro del pendolino e la fusione Alstom-Siemens arriva al Mise: "Necessario creare sviluppo"

E’ terminato da poco l’incontro romano presso il Mise con la dirigenza e delegazioni dei lavoratori Alstom Italia.  Presenti anche i sindacati nazionali di  Fiom, Fim e Uilm con Fismic.

Sul tavolo la fusione tra i colossi Alstom e Siemens su cui l’antitrust costituito da 27 paesi europei dovrà esprimersi.

Durante l’incontro l’A.D. di Alstom Italia Michele Viale ha dato alcuni numeri sull’attività della multinazionale francese sul suolo italiano. L’attenzione del numero uno in Italia per Alstom è stata posta riguardo ai “remedies” richiesti per ottenere la fusione e quali ripercussioni queste possano avere sugli stabilimenti italiani.

Tra questi il “caso” Pendolino, che ha fatto parlare nei giorni scorsi e ha attivato l’attenzione delle istituzioni locali. Il fiore all’occhiello dello stabilimento di Savigliano – è stato ribadito – non sarebbe a rischio cessione. Più a rischio il segnalamento del sito di Bologna che coinvolge circa 30 dipendenti: in questo caso - è stato spiegato - avverrebbe tramite cessione di ramo d’azienda qualora il merging tra le due società fosse confermato.

Durante l’incontro – dove era presente il vice capo gabinetto del Mise Giorgio Sorial – l’A.D. Viale ha poi indicato il 18 febbraio come data ultima di pronunciamento dell’antitrust sulla maxi operazione che porterebbe alla costituzione di una nuova società pronta a far concorrenza alla cinese Crrc (leader mondiale nel settore, azienda proveniente anch'essa da una fusione di due società).

I sindacati hanno riferito al Ministero il grande impatto delle strutture italiane nell’economia di Alstom chidendo al Governo di tutelare l’occupazione italiana e dall’evitare il “rischio” tagli in altre nazioni che non siano Francia e Germania (dove sono presenti le sedi centrali di Alstom e Siemens).

Sul pendolino i sindacati dei metalmeccanici hanno chiesto un’attenzione particolare da parte del governo, questo al di là di quanto possa avvenire dopo il 18 febbraio.

Il rappresentante del Mise Sorial ha poi espresso la volontà di aprire un tavolo di monitoraggio per salvaguardare l’occupazione italiana di Alstom con o senza la fusione. Il tavolo ministeriale si riaggiorna a inizio marzo.

“Auspichiamo che qualora l’antitrust si pronunciasse positivamente sulla fusione”
– avrebbero detto i rappresentanti ministeriali presenti oggi – “Questo avvenga anche nell’ottica di creare uno sviluppo a livello nazionale e portare ad allargare il mercato del trasporto su ferro italiano.”

Intanto un nuovo incontro dei componenti del Cae a Parigi si terrà il 30-31 gennaio. Questo al fine di valutare i “remedies” di cui si è discusso venerdi 24 Gennaio alla commissione antitrust.

Il prossimo lunedì 4 febbraio a Savigliano sono convocati dal sindaco Giulio Ambroggio le rappresentanze politiche del territorio per dettare una “linea comune” riguardo alla fusione e al futuro del pendolino.

Daniele Caponnetto

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