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Attualità | 19 dicembre 2018, 11:56

Pendolino a rischio nella fusione Alstom-Siemens? Per Savigliano un nodo da sbrogliare per garantire il futuro a centinaia di dipendenti

Le rappresentanze sindacali sono preoccupate a seguito del coordinamento di Parigi. Per consentire la nascita del nuovo colosso e arginare le richieste dell'antitrust c'è tra le proposte la cessione di tutte le attività riguardanti il pendolino

Pendolino a rischio nella fusione Alstom-Siemens? Per Savigliano un nodo da sbrogliare per garantire il futuro a centinaia di dipendenti

C'è preoccupazione a seguito del coordinamento sindacale europeo di Parigi che si è tenuto ieri, martedì 18 dicembre, dove le parti sociali hanno incontrato la direzione Alstom per una riunione straordinaria. All'ordine del giorno la trattativa riguardante la fusione tra il colosso francese e la tedesca Siemens, fusione al vaglio dell'antitrust che potrebbe portare alla creazione di un colosso mondiale del trasporto su rotaia.

"Le due società per potersi fondere devono avere l'approvazione della Commissione europea e in particolare dell' Antitrust." - spiegano in una nota le rsu dello stabilimento saviglianese - "La prima proposta fatta in data 29 ottobre è stata bocciata. In data 12 dicembre in seguito al respingimento, l'impegno delle due società è quello di presentare una soluzione che porti ad una riduzione del fatturato  e cessione di attività ad altri costruttori." 

Per quanto riguarda il materiale rotabile c'è tra le proposte la cessione di tutte le attività riguardanti il pendolino. Per Savigliano potrebbe essere coinvolta l'attività che riguarda l'ETR della SBB (ferrovie svizzere) che coinvolge 200 persone, la manutenzione e costruzione del pendolino Evo con Ntv dove sono impiegate 120 persone. Le rsu temono anche per il futuro dello "Smart pendolino" veicolo che potrebbe aver ripercussioni in termini di commesse sullo stabilimento di via Ottavio Moreno.

La Commissione Europea ora ha tempo fino al 18 febbraio per approvare le proposte fatte e se dare il via libera o no alla costituzione della nuova società.

"La RSU riunita in consiglio di fabbrica seriamente preoccupata sulle notizie che arrivano sia da Parigi e  sia dai media economici di tutta Europa," - continua la nota - "ha richiesto con urgenza un incontro, unitamente al coordinamento nazionale con la direzione Alstom Italia per capire gli effetti di tali scelte e le eventuali ricadute occupazionali sui siti italiani sia di produzione e sia di manutenzione."

"La R.S.U. comunica a tutti i lavoratori che le notizie che giungono sono al momento in evoluzione, pertanto i dati non sono definitivi  e si ricorda che è la data del 18 febbraio quella nella quale l'Antitrust risponderà alle proposte di Alstom Siemens."


Daniele Caponnetto

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