Attualità - 14 novembre 2018, 11:30

Fusione Alstom-Siemens verso la bocciatura dell'Ue? "Con o senza a Savigliano si deve garantire continuità"

Nuove indiscrezioni da un quotidiano americano riprese da Il Sole 24 Ore parlano di una probabile bocciatura per "incompatibilità con il mercato"

Si avrà un responso definitivo il 28 gennaio 2019 data in cui la Commissione Europea si pronuncerà sulla fusione tra i due colossi Siemens e Alstom. Ma stando alle indiscrezioni del portale “Politico”, ripreso da Il Sole 24 Ore, il maxi-merger tra le due multinazionali potrebbe affondare con il respingimento in quanto “incompatibile con il mercato”.

Il quotidiano statunitense parla di “due persone” che avrebbero avuto accesso a un elenco delle preoccupazioni della Commissione europea sulla fusione, elenco che le aziende avrebbero ricevuto alla fine del mese scorso.

Bruxelles – secondo quanto riporta Politico - dovrebbe bloccare la fusione a meno che le due compagnie ferroviarie offrano rimedi significativi nelle parti centrali delle loro imprese in tutta Europa, in particolare per quanto riguarda i treni ad alta velocità, i segnali e i sistemi di controllo, le reti regionali e i sistemi metropolitani.

L’Alstom ha nella sede di Savigliano un fiore all’occhiello proprio nella produzione di treni ad alta velocità e regionali. Con l’accordo tra il colosso francese e quello tedesco si calcola un fatturato di 16 miliardi annui diventando così la seconda società al mondo nella produzione di veicoli ferroviari con possibilità di tenere testa alla cinese Crrc che detiene il primato come fatturato in questa fetta di mercato.

La notizia di Politico ripresa dal maggiore quotidiano economico italiano è piombata anche sullo stabilimento di via Ottavio Moreno.

“A Savigliano si deve dare continuità con o senza la fusione” – spiegano gli Rsu Fim Cisl Perri Renato e Stefano Cassine – “a noi interessa la continuità della capacità di progettazione e produzione delle attività italiane del settore Transport”.

Daniele Caponnetto